Motovedetta ognitempo Guardia Costiera CP305

Cari Amici,
dopo un po di noia del cantiere in corso (Itama 38) ho voglia di fare qualcosa di diverso e soprattutto dinamico perché finalmente è arrivato il momento di fare qualcosa per me e di giocarci.

E' da tempo che ho nel cassetto questo progetto, ci ho messo un anno e mezzo a recuperare documentazione in ogni dove,
adesso sono pronto ed a lanciare una sfida a me stesso, si è una sfida perché come l'originale ho deciso di costruirlo in alluminio, cosa che non ho mai fatto,
come l'originale deve essere inaffondabile e come l'originale deve essere autoraddrizzante ed infine come l'originale dovrà essere in grado di affrontare qualsiasi condizione meteo.

Ho scelto la CP 305 perché è la più vicina a casa mia, io sono di Roma e lei risiede a Civitavecchia,
questi i dati più significativi della motovedetta:


e questo è quello che voglio far fare al modello:

Ora, per poter arrivare a fare questo il modello dovrà essere di dimensioni importanti ed avere un certo peso affinché possa frangere le onde anziché galleggiarci sopra come una foglia seguendo l’andamento della cresta.

La scelta finale quindi è quella di un modello in scala 1/12 che tradotto in centimetri risulta essere di circa 157 e sarà in alluminio come già anticipato prima.

La propulsione è affidata a due idrogetti di ultima generazione (completamente in alluminio lavorati in CNC) e da due motori brushless alimentati a celle LiPo, una batteria per ogni motore e due regolatori, uno per ogni motore.
Motori e regolatori saranno raffreddati ad acqua.

Ogni idrogetto sarà comandato separatamente in modo da poter fare qualsiasi manovra come ad esempio lo spostamento laterale o girare su se stesso.

Bene, ora il via al modello.
Per evitare errori e spreco di materiale costoso ho realizzato la chiglia, in tre pezzi, e le ordinate con compensato da mm.3 ovvero dello stesso spessore previsto per l’alluminio.

Ho fatto questo che seppur all’apparenza lo scafo sembra una ciabatta ci sono più piani che hanno andamenti diversi: la chiglia ha il suo, il ponte il proprio ed il bottazzo perimetrale del tipo Balmoral che contiene il tubolare un altro ancora.

Di seguito le prime immagini, i pezzi sono tutti poggiati a secco, non saranno incollati e serviranno successivamente come dime per la realizzazione di quelli in metallo.

Marco

Non potevi fare scelta migliore, è come la vuoi realizzare tu, sarà veramente una sfida a te stesso. Seguirò i tuoi progressi con molto entusiasmo!

Buon navigare

Pier antonio

Grande Marco! Finalmente sei riuscito a partire.
E' un progetto che a me sembra impossibile, ma certamente non per te!

Avrei un migliaio di domande, ma te le farò quando vedrò i progressi.

Pier Antonio,
vero, dopo tante peripezie modellistiche è una cosa che mi mancava ...

Grazie

Giulio,
bhè in effetti è bello ardito, ma sai ... come diceva Battisti ... "tu chiamale se vuoi, emozioni"

questo che hai detto è ancora più ardito   vedremo cosa riuscirò a fare, ce lo dirà il tempo ...

sono pronto a rispondere

cantierimodellinavali ha scritto:Cari Amici,
dopo un po di noia del cantiere in corso (Itama 38) ho voglia di fare qualcosa di diverso e soprattutto dinamico perché finalmente è arrivato il momento di fare qualcosa per me e di giocarci.
E' da tempo che ho nel cassetto questo progetto

Ah! Finalmente.
Hai fatto bene a iniziare ora, ti seguirò con molto interesse.
Il modello promette bene e ha tantissima originalità. Sono proprio curioso.

Cari Amici buonasera, le armi sono pronte ed il materiale per fare l'ossatura pure:

Marco
dopo la nostra "chiaccherata romana" la curiosità è ancora più grande!
voglio vedere tutto!!!

PS ma i tubolari come li fai? Gonfiabili???

Osvaldo,

... dopo la nostra "chiaccherata romana" la curiosità è ancora più grande! voglio vedere tutto!!!...

sarà fatto
direi di no! Per il semplice fatto che la vera motovedetta non ha tubolari gonfiabili!
In verità i tubolari sono realizzati in schiuma di polietilene nella parte interna ed in elastomero poliuretano sulla superficie esterna ...  ovviamente so già come fare, svelerò a tempo debito ...

cantierimodellinavali ha scritto:
direi di no! Per il semplice fatto che la vera motovedetta non ha tubolari gonfiabili!
In verità i tubolari sono realizzati in schiuma di polietilene nella parte interna ed in elastomero poliuretano sulla superficie esterna ...  ovviamente so già come fare, svelerò a tempo debito ...

non è giusto!!!!!
voglio sapere!!!!!


va be' aspetterò!!!!!

Caro Marco non scrivo da parecchio tempo ma vi seguo sempre con interesse sono molto curioso di vedere questo modello nella sua esecuzione in Cu@@o alla balena come si dice e buon lavoro..

Luigi,
che piacere averti ritrovato, come stai? spero tutto bene.

... anche io! Ormai mi sono messo in testa questa cosa, già i problemi sono iniziati ma come si dice: Chi la Dura la Vince "Vincit qui patitur"

cantierimodellinavali ha scritto:Luigi,
che piacere averti ritrovato, come stai? spero tutto bene.

... sono molto curioso di vedere questo modello nella sua esecuzione ...

... anche io! Ormai mi sono messo in testa questa cosa, già i problemi sono iniziati ma come si dice: Chi la Dura la Vince "Vincit qui patitur"

Buonaseraaaaaa egregio
Mamma mia che progetto una vera e propria impresa
Mi ricordo che l'ultima volta nella Skype ci avevi fatto vedere i primi accenni ma ora vederti all'opera lo è di più
Complimenti e buon lavoro e non farci aspettare troppo con le prossime foto

Cari amici eccoci qua.
scusate se ultimamente sono stato un po assente, purtroppo oltre ai modelli altre mille e mila cose da fare ci sono;
comunque qualche piccolo avanzamento di cantiere l'ho fatto anche io.
Acquisita la lamiera di alluminio, ricordo che ha uno spessore di tre millimetri, ho attaccato le dime in legno su tale lamiera a mezzo di nastro biadesivo:

presentate tutte le dime sulle rispettive lastre di alluminio ho provveduto a tagliarle, il risultato finale tutto appoggiato e nulla fissato è quanto potete vedere quì sotto:

ora, al momento, non mi rimane che aspettare l'arrivo della saldatrice che, per questo tipo di lavoro, deve essere necessariamente di tipo TIG Ac e che purtroppo adesso ne sono sprovvisto

P.S. l'effetto trasparente della chiglia è dato dalla superficie riflettente, quello che sembra essere l'altra metà dell'ordinata dell'altro lato è invece la stessa metà di destra riflessa.

Ciao Marco, bentornato tra noi.
La struttura in alluminio è impressionante, e sembra già tutto in squadra anche se non hai fissato niente.
Ho un paio di curiosità:
1) Hai detto che hai usato alluminio da 3 mm. Io ho usato dell'alluminio da 2 mm per il supporto motore semplicemente piegandolo a L in una morsa ed è così rigido che non produce alcuna vibrazione con motore in moto. Come hai fatto i tagli curvi? con il seghetto alternativo della Proxxon? E se sì che lame usi?

2) Forse è prematuro, ma quando passerai al rivestimento che mi pare di aver capito sarà sempre in alluminio, che spessore pensi di usare?

Buon proseguimento

Giulio,
grazie.

Si ho usato elettroutensili Proxxon, per quanto riguarda tutti i tagli esterni mi sono avvalso della sega a nastro MBS 240/E con lama extrasottile da 3,5mm art. 28 180
I tagli asolati di alcune ordinate e la separazione delle stesse dal foglio di alluminio per via delle dimensioni (sbraccio dell'archetto) e per ovvie ragioni di inserimento lama nel foro da asportare ho usato invece la sega da traforo DSH (ho quella vecchia) e lame con pernetto dentatura fine art. 28 745

Bhè, di prematuro ormai non c'è più nulla, il progetto su cosa e come fare è completo in ogni sua parte.
Si lo scafo sarà completamente in alluminio, lo spessore che utilizzerò per il rivestimento sarà da 1,5mm, prima di iniziare l'impresa ho fatto delle prove ed ho riscontrato che il compromesso migliore per lavorabilità e modellazione delle lamiere è per l'appunto ossatura 3mm e rivestimento 1,5mm

Grazie.

Ciao Marco, nonostante i tuoi modelli siano distanti anni luce da quello che mi piace, la realizzazione e' praticamente perfetta, ti faccio i miei complimenti.

Claudio,
grazie, detto da te è un onore

Ciao, ti ringrazio, ma non dimentico mai che c'è sempre qualcuno piu bravo.

Ciao Marco,
questo modello era alla fiera di Verona, simile a quello che stai costruendo.
Naturalmente nulla a che vedere con la tecnica che hai messo in campo, anche la serie del battello reale è diversa. Te la invio per farti notare il membro della marina italiana, lì fuori a poppa...

Giulio,
grazie del pensiero!
E' un po squadratotto ma è carino, ho una cera attrazione per i mezzi della Guardia Costiera, la mascotte poi è la ciliegina sulla torta ...

Arrivata!
Babbo Natale è oggi, saldatrice, maschera, Argon e tutto il necessario per saldare l'alluminio a TIG.
Adesso bisognerà programmare la saldatrice (ci sono parecchi parametri da impostare) testare e provare, provare, provare fino al raggiungimento dell'obiettivo di una perfetta saldatura; raggiunto questo a mezzo dei pezzi di risulta si memorizzano i parametri e si passa alla saldatura delle parti dello scafo.
I parametri che dovrò stabilire saranno tre serie:
- mm.3 con mm.3 (ossatura)
- mm.3 con mm.1,5 (rivestimento su ossatura)
- mm.1,5 con mm. 1,5 (tutto il resto)

Certo che non molli mai!