Motovedetta ognitempo Guardia Costiera CP305

Giulio,

domani ritiro la bombola che ho fatto caricare ad Argon, potrò così iniziare l'addestramento alla saldatura a TIG

Cari amici ecco un piccolo aggiornamento.
Purtroppo il tempo da dedicare all'addestramento (autodidatta ovviamente) è stato poco, però mi stò avvicinando all'obiettivo, sono quasi arrivato a realizzare delle buone saldature,
qui di seguito alcuni risultati, le immagini sono molto Macro:


non sono ancora pienamente soddisfatto, farò ancora un pò di pratica poi passerò al modello.

In bocca al lupo!

Ieri sera non mi sono ricordato dell'appuntamento
... il prossimo l'ho segnato sul calendario ...
felice per l'affuenza

Giorgio,
grazie, "viva il lupo"

bene, ti aspettiamo, come detto tra noi nell'ultimo incontro, per il prossimo farò il conto alla rovescia per rammentarvi meglio

Bene signori, riprendiamo in mano il progetto.
Data la mole di lavoro che dovrò affrontare ho deciso di farmi aiutare, per questo motivo mi farò assistere da due personaggi "Ridotti" TIG e TAG
Sono della stessa scala del modello ovvero 1/12 che userò, cantiere procedendo, come riferimenti dimensionali e magari anche per qualche simpatica vignetta, eccoli:

Ciao Marco.
Va bene, se questo è lo scotto per riprendere il cantiere, ok fatti pure aiutare!
Finalmente, sono molto curioso di questo progetto grandioso e originale, ti seguo col massimo interesse. Sicuramente ci sarà da imparare.

Alessandro,

sono molto curioso di questo progetto grandioso e originale, ti seguo col massimo interesse.

Signori buongiorno,
oggi parliamo del sistema idogetto.
Il modulo che ho scelto è costruito interamente in lega di alluminio a macchine CNC ed è anodizzato nero (non verniciato)
La girante di importanti dimensioni, di diametro 39mm portata a 30.000 giri/minuto permette di dare una spinta di 5Kg (il modello come l'originale ne monta due).
Il sistema di leveraggi per il comando di direzione e posizione della conchiglia sono in metallo di grosso diametro poichè le forze in gioco in modalità "dinamico" non sono poche,
è prevista inoltre una presa d'acqua, inviata a pressione dalla girante, per permettere il raffreddamento del motore e del regolatore di velocità.
L'oggetto in questione è fatto così:

Ciao Marco, ignoro completamente questo apparato, non l'ho mai usato. Mi interessa molto quindi, per me puoi anche dilungarti nella descrizione tecnica.

Alessandro,
va bene, nei prossimi post provvederò ad entrare di più nei dettagli

Amici modellisti,
oggi parliamo dei servocomandi scelti per i comandi di direzione destra/sinistra e direzione avanti/indietro.
Si tratta di un dispositivo digitale controllato in PWM veloce e preciso, con guscio in alluminio lavorato a CNC ricavato dal pieno dotato di ingranaggi in acciaio Inox che lavorano su cuscinetti ed è anche impermeabile (IP67).
Ha una coppia piuttosto elevata 35Kg/cm se alimentato a 7,2V, io lo alimenterò a 6,6V poiché intendo usare batterie LiFe 2S vale a dire con pacco batteria da due elementi (ogni elemento LiFe è di 3,3V).
In queste condizioni la coppia scenderà intorno ai 30Kg/cm comunque più che sufficiente perché il costruttore dell’idrogetto raccomanda 15Kg/cm
In generale (sarà per deformazione professionale) tendo sempre a stare molto largo sulle specifiche in modo da far lavorare i dispositivi in un “range più tranquillo” e non al limite dello stress.
In questo modo l’elemento avrà più durata nel tempo alla massima efficienza.
Qualcuno si domanderà perché non usa il sistema BEC?
Come ho già detto in altre occasioni preferisco avere circuiti separati in modo da settorializzare eventuali danni.
Questo modello avrà quattro impianti di alimentazione separati:
- Radio
- Motore Dx
- Motore SX
- Servizi
Ecco di seguito come è fatto e come viene assemblato, o meglio assemblati (uno per la direzione destra/sinistra e l’altro per la direzione avanti/indietro) sul gruppo idrogetto:

Ciao Marco, concordo con le tue scelte.

Adesso inizio a capire meglio.

Il servo mi ha fatto venire l'acquolina in bocca, è veramente bello (per chi piace il genere, ahahahahahah).

Se non sono troppo indiscreto posso chiederti quanto costa sia il servo sia l'idrogetto?
Comunque su questi non puoi certo risparmiare, devi prendere materiali di qualità.

Ti seguo con sempre maggiore interesse.

Alessandro,
l'idrogetto 320 € ciascuno il servo 26€ ciascuno.                    Ebbene si, quella foto mi è costata 372€ ...

A breve vi illustrerò il motore scelto

Amici modellisti, oggi motore.
Il motore scelto è un brushless a 4 poli in 12 slot ad alta torsione della famiglia 40xx (40=diametro xx=Lunghezza),
io ho scelto il 4092 da 1250KV, anche questo come gli altri elementi prima descritti è realizzato in lega di alluminio lavorata a CNC.
Questo motore può lavorare fino a 50.000 RPM con una tensione massima di 37V.
Io lo alimenterò con batterie LiPo 6S (sei elementi da 3,7V) per una tensione di 22,2V che lo porterà a girare a 27.750 RPM (1250KV x 22,2V) cioè sotto il massimo consentito dal costruttore dell’idrogetto che è pari a 30.000 RPM, questo sempre per lavorare in sicurezza.
L’avvolgimento è costituito da fili di rame di alta purezza, il rotore bilanciato lavora su cuscinetti di grandi dimensioni garantendo la massima affidabilità in relazione all’elevato numero di giri a cui è sottoposto.
Infine per dissipare al meglio il calore il motore è provvisto di una camicia che permette di raffreddamento ad acqua.
Di seguito come è fatto il motore e come viene montato sul modulo:


Alla fine ho ottenuto un concentrato di tecnologia applicata al modellismo lungo 33 centimetri per un peso di 1216 grammi

Che forza!

Non sono esperto di idrogetti ma quella cifra me l'aspettavo. D'altro canto questo non era un progetto modesto fin dall'inizio.

Anche il motore mi piace tantissimo nonchè la tua scelta di lavoro.

Hai previsto telemetria per il controllo da remoto?
Spero di si perchè vorrei imparare qualcosa in questo campo.

Alessandro,
si l'ho prevista, al momento ho il modulo base che monitora le tensioni.
Non credo che andrò oltre, dal momento che il modello è una barca e non un aereo o drone,
leggere parametri come GPS, Altitudine, coordinate, potenza segnale, velocità, beccheggio, rollio e qualcos'altro che adesso mi sfugge mi servirà a poco;
quando arriverò a quel punto vedrò ... magari per sfizio ...
Certo, tu dirai: visto che ci metti tutto!

P.S. se la tua curiosità è più spinta vai a vedere quì e quà

Ciao Marco.
Si sono della tua opinione, anch'io metterei un rilevatore per la tensione, magari anche della temperatura, e se proprio uno vuole strafare pure per la rilevazione dei giri del motore, ma gli altri sono abbastanza superflui.
A meno che, in un'ottica di spesa allargata, uno non voglia stabilire anche un "Return to home" basandosi sul GPS. Sarebbe molto utile in caso di navigazioni a largo raggio in caso di perdita del segnale radio.
Io ne parlo perché so che esistono sui droni, ma non saprei da che parte incominciare per installarli a bordo.

Alessandro,
delle batterie intendi? Questo magari si che le LiPo sono abbastanza pericolose.

infatti, anche i giri motore ad esempio essendo un idrogetto, sapendo che il motore arriva a girare al massimo 50.000RPM ed io lo faccio lavorare poco meno di 30.000RPM,
se in telemetria leggo che stò ad esempio a 15.000, 20.000 ... a cosa mi serve saperlo?
Anche la rilevazione della velocità tramite GPS dal momento che non è un modello da gara a me sapere quanto corre serve a poco.

le specifiche della la mia radio la danno per 4000mt in aria e 3000mt a terra, non arriverò mai a questo,
quando metti un modello in acqua quanto lo vuoi allontanare da te? Qualche centinaio di metri immagino, non di più;
in queste modalità la perdita del segnale è scongiurata.

Ovviamente tutte le cose che hai scritto sono più che leggittime ed interessanti, io dico questo solo nell'ottica di una applicazione su un modello navale come quello che stò realizzando,
poi, aspetta, se il modulo costa poco ...  

Chiaramente la telemetria per la tensione è molto utile se non essenziale, soprattutto in un modello dall'alto costo.
Il numero di giri è solo perché "è figoooooo" ahahahah.
Poi magari un riduzione anomala degli rpm può essere utile conoscerla in tempo.
Effettivamente non è essenziale ma su questo non c'erano dubbi.
Il segnale radio può ridursi a pochissimi metri per tanti motivi. Il GPS non è per la velocità ma per il "return to home" automatico.

Che sia costoso non ho dubbi ma mica pago io, ahahahah, scherzo.

Alessandro,
ho dato una prima occhiata ai prezzi, non sono poi così alti ...
quando sarà il momento ci penserò!
Per ora la meccatronica si ferma quì, ora ho a disposizione tutti gli ingombri che mi serviva conoscere,
da questo momento in poi si passa alla carpenteria

Ciao marco hai pesnato a come proteggere gli apparati elettronici ed elettromeccanici?

Metterai un fusibile?
Se decidi di metterlo lo posizionerai fra motore ed ESC oppure fra ESC e batteria?
Hai già stabilito quale valore dovrà avere un eventuale fusibile di protezione?

Ho scoperto da poco l'esistenza dei fusibili ripristinabili o autoripristinabili. valuta anche questi.

Alessandro,
al momento no, entrerò nell'argomento quando inizierò a cablare gli impianti, purtroppo con il tempo che al momento ho a disposizione dovrò aspettare un bel pò

il primo di questi l'ho usato quarant'anni fa ...

L'ESC che ho scelto ha già numerose protezioni già di suo, lo desrciverò appena mi arriva;
intanto ti anticipo che è protetto da:

- Interruzione della tensione di ingresso
- Iinterruzione a bassa tensione
- Surriscaldamento
- Perdita del segnale dell'acceleratore
- Sicurezza alta potenza, ovunque si trova la leva dell'acceleratore, il motore non si avvia immediatamente.
- Termica, quando la temperatura ESC supera i 100 gradi, la potenza di uscita si riduce automaticamente. Quando la potenza di uscita inferiore a 80 gradi torna alla normale.

in più se come al mio solito lavoro a 2/3 delle specifiche massime dovrei stare abbastanza tranquillo.
Grazie dell'interessamento al progetto

Amici modellisti, oggi ESC (Electronic Speed Controller) ovvero Regolatore di Velocità.
Il motore scelto alimentato con 6S come spiegato nel post precedente avrà un consumo massimo intorno ai 100A.
Come più volte detto anche in questo caso mi voglio tenere al disotto dei limiti massimi in modo da lavorare all’interno di un range di sicurezza per non stressare troppo il dispositivo;
per questo motivo ho scelto un regolatore da 150A continuo, Burst 900A fino a 10 secondi, tensione di ingresso da 2S a 6S

Questo regolatore per motori brushless è impermeabile, ad eccetto della presa BEC, per ovvi motivi, che provvederò a sigillare.
La particolarità di questo Speed Controller è quella di essere programmabile oltre via trasmettitore anche per mezzo di una tastiera esterna provvista di display per la lettura delle funzioni,
questa permette di impostare:
- Modalità di avvio
- Risposta dell’acceleratore da lento a rapido
- Solo marcia avanti
- Valore della soglia di protezione a bassa tensione
- Anticipo

Oltre a questo sono previste numerose funzioni di protezione, che sono:
- Da interruzione della tensione di ingresso
- Da interruzione a bassa tensione
- Da surriscaldamento
- Dalla perdita del segnale dell'acceleratore
- Sicurezza alta potenza, ovunque si trova la leva dell'acceleratore, il motore non si avvia immediatamente.
- Termica, quando la temperatura ESC supera i 100 gradi, la potenza di uscita si riduce automaticamente. Quando la potenza di uscita inferiore a 80 gradi torna alla normale.

Il raffreddamento oltre alle piccole alette che sono la parte superiore del contenitore è assicurato anche da un doppio circuito di raffreddamento a liquido,
i cavi viste le potenze in gioco sono di generose dimensioni con guaina in silicone.
Il dispositivo ed il suo pannello di programmazione sono fatti così:

Ciao Marco.

Questo ESC è molto interessante, soprattutto le protezioni.
Non ho capito solo queste:
- Da interruzione della tensione di ingresso
- Da interruzione a bassa tensione
- Dalla perdita del segnale dell'acceleratore

Il circuito di raffreddamento ad acqua è obbligatorio per avere le prestazioni di targa, ma questo tu già lo sai.

L'unica cosa che non mi piace sono i cavi molto corti e privi di connettori, li devi mettere tu.

Alessandro,
Se la tensione di ingresso della batteria è inferiore alla soglia di protezione di bassa tensione,
l'ESC ridurrà la potenza di uscita, fermerà per 5 secondi il motore.
Spostando lo stick dell'acceleratore il motore si avvierà.
Questo processo può funzionare ripetutamente.

Quando il motore è in funzione, se l'ESC rileva la perdita del segnale dell'acceleratore
questo interromperà l'uscita per evitare danni causati dalla girante in rotazione, ovvero se ne va per fatti suoi.
La potenza in uscita tornerà normale quando il segnale dell'acceleratore viene ripristinato.