Artesien (ARSENALE) 1:144 (Walter Furlan)

ciao a tutti
grazie Vinicio, non sono molto bravo, ho solo un pò di esperienza e tanta passione che mi fa superare certi scogli.

altri progressi sui giardinetti e il timone, posizionato al suo posto

I miei soliti complimenti per le dimensioni e la ruota che è un bijoux, ma sei sicuro che sia montato giusto? La barra a mio avviso dovrebbe stare fuori dal portante e la si dovrebbe vedere interamente, all'interno dei portanti dovrebbe esserci solo il rullo con la cima attorcigliata, o sbaglio io?

ciao a tutti
Si e no Giulia, dipende dall' anno di costruzione e dal tipo di veliero; la ruota esterna è prerogativa dei modelli più recenti e metallici, più grande era la ruota e più era facilitato il lavoro del timoniere, ma questo comportava un notevole peso della ruota stessa che se posizionata all' esterno avrebbe gravato notevolmente sul supporto opposto con facilità di rottura delle corde di regolazione del timone.
io ho seguito la monografia in scala che ho e l' Artesien ha la ruota interna




come vedi ci sono tante tipologie di ruote, quelli con la doppia ruota sono quasi tutti interni e poi dipende se la tipologia è inglese o continentale (l' Artesien è francese, quindi continentale)

ciao a tutti
proseguo con i lavori, il castelletto di poppa

ciao a tutti
Ho provato a fare le seggioline della mensa ufficiali, poi avanti con la prua

L' asta della bandiera a poppa non farla fissa, veniva montata solo se non vi era spiegata la vela di randa, altrimenti il Boma avrebbe urtato l' asta.

ciao a tutti
Umberto, è necessaria una piccola spiegazione:
La vela latina installata sull' albero di mezzana comparve a partire dal 1550 su imbarcazioni inglesi e olandesi. col tempo ci si accorse che quando il vento cambiava direzione la vela doveva essere spostata da destra a sinistra o viceversa.  La lunghezza dell' antenna rendeva meno agevoli queste operazioni e si decise pertanto di ridurne le dimensioni e di sostituirla con un picco a forcella e un sottostante boma (ghisso).
L' antenna fu conservata a lungo nella sua forma primitiva cioè issata su un lato dell' albero. l' adozione del picco a forcella, infatti avvenne lentamente: solo in epoca napoleonica (più o meno 1800) venne attuata e nella marina inglese l' abbandono dell' antenna avvenne solo sui vascelli di primo rango (Vedi victory).
L' Artesien è un vascello di III rango (64 cannoni su 3 ponti) datato 1764  antecedente al periodo napoleonico quindi prima di questa evoluzione velica.
scusate se mi sono un pò dilungato

Allora se non ha il Boma tutto bene, la credevo più "moderna".

ciao a tutti
inizio la polena, non sono uno scultore... proverò

Accipicchia!! Ti seguo con moltissimo interesse.

Ciao Walter,
ha dell'incredibile quello che stai facendo. Per le sculture che legno usi?
Un salutone e buona continuazione.

ciao a tutti
grazie Vinicio, uso il bosso, è un tipo di legno che ben si presta ad essere scolpito, non è molto duro e soprattutto non "scheggia", costicchia un pò (un listello da cm 4x4x25 costa circa 20 euro) ma ne vale la pena.
continuo..(con le dita incerottate) non aspettavi grandi cose, il volto della fama è di 2mm e non credo di riuscire a definirlo bene

Walter Furlan ha scritto:
continuo.. non aspettavi grandi cose, il volto della fama è di 2mm e non credo di riuscire a definirlo bene.
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Stai invece facendo un ottimo lavoro e per rendertene maggiormente conto ti invito a vedere le polene recuperate dai vascelli ... non mi sembrano lavori del rinascimento ma sono rozze, spesso sproporzionate e rese piacevoli solo dalla pittura.
Buon vento

ciao a tutti
Grazie Giorgio, effettivamente hai ragione, ma sai, si cerca sempre di fare del proprio meglio.
aggiorno:

Incredibile! Io non riuscirei mai a fare una cosa del genere, ma fammi capire, queste cerniere della barra del timone, sono microscopiche, quant'è grande questo timone? 3cm?

ciao a tutti
il nano da giardino sta crescendo (23 mesi), il nonnositter Walter a volte fatica a tenere questo furetto, (ferebetoeo in veneto) scappa da tutte le parti
Giulia; il timone è di 5,5 cm e le cerniere, una volta fatte le saldo con una pasta particolare, mi spiego: le due parti vanno scaldate, avvicinate, si versa una piccola goccia di pasta e con un colpetto di stagnatore molto caldo si fonde il tutto, è anche più facile che con lo stagno normale.

aggiorno: ci sono quasi







e ho completato lo scafo, adesso tocca alle rifiniture e all' alberatura

Ciao Walter, stai costruendo qualcosa di incredibile, veramente tutto fantastico. Ti seguo sempre con attenzione e curiosità.
E' interessante anche il tuo modo di brasatura con la pasta saldante; vorrei anch'io iniziare questo nuovo modo di micro brasatura, ti chiedo se puoi dire il tipo di pasta saldante che usi.
Buona continuazione.
Un grande salutone

ciao a tutti
Certamente Vinicio, ora non ricordo il nome, (me ne ha data un pò un mio amico modellista su un vasetto di omogeneizzati)

ma glielo chiederò prossimamente..

proseguo con la polena

Walter,
la mia prolungata assenza mi ha fatto perdere i progressi del tuo cantiere.
Devo dire che stai realizzando un modello fantastico date le sue dimensioni
e ci si rende conto ancor di più con i riferimenti della tua mano...
Ottimo lavoro.
Complimenti!

Ciao Walter, fai pure con calma, per adesso non ho in programma lavori di brasatura.
Vai avanti che continuo a seguirti con molto, molto interesse.
Buona continuazione e un grande salutone.

Ciao a tutti e
continuo, applicata la polena al suo posto, può andare ?

Walter,
direi proprio di si!

ciao a tutti
quasi terminato lo scafo (mancano i giardinetti e le bottiglie di poppa), ma intanto inizio l' alberatura.
so che non è usuale montare l' alberatura su un modello in arsenale, ma date le dimensioni senza sembrerebbe un moncone e anche se si nasconderà quasi tutto il lavoro di carpenteria voglio provarci lo stesso.

inizio il bompresso

ciao a tutti
anche tutta la parte velica sarà autocostruita, tutto il cordame e vele.
mi sono autocostruito una cordatrice per i vari diametri dei cavi e acquistato del filo in poliestere del diametro di 0,15 mm con il quale assemblerò tutti i cavi.


costruito tutto il marchingegno in legno



moltiplicandi i fili (3 alla volta) ottengo diversi diametri che mi sono sufficienti per tutto il modello