STO COSTRUENDO UN CLIPPER

Gianni,
stai andando veloce come... un clipper!

un caro saluto, renzo

Anche te con la storia che sono veloce.
Non so voi quante ore ci mettete per fare un modello non complicatissimo. Solitamente io ci metto trecento ore circa.
Tieni conto che solitamente lavoro sei ore al giorno.
Contraccambio i saluti
Gianni

Caro Gianni,
non era mia intenzione prenderti in giro, la velocità è soggettiva e non dipende solo da quante ore impieghi ma anche da quante ore ci dedichi al giorno.
Io non riesco a dedicare al modellismo altro che qualche ora il fine settimana e per finire un modello ci impiego più di un anno per cui vedere il tuo modello crescere di giorno in giorno e vedere che hai messo alberi, sartie con griselle e pennoni in meno di un mese mi ha fatto piacere. Tutto qui.

un caro saluto, renzo.

Sto cominciando a mettere un pò di fili tanto per vedere se tutto verrà bene
Ho il timore che qualcuno venga a trovarmi e cominci a toccare facendo casini.
Meglio mettere un bel cartello in vista.


Gianni

Ho sistemato un pò di fili ed ho montato le prime vele. Per ora ho tagliato tre fili dopo averci messo un bel pò di tempo a legarli. Non sono solito imprecare ma credo di averlo fatto.

IGianni Giordano ha scritto:
Ho sistemato un pò di fili ed ho montato le prime vele. Per ora ho tagliato tre fili dopo averci messo un bel pò di tempo a legarli. Non sono solito imprecare ma credo di averlo fatto.

non faccio fatica a crederti Gianni! Quando capita a me vado fuori di testa.

Io uso vari colori; nero per cavi catramati;varie tonalità di refe grigio; cucirini di cotone beige-canapa. Lo so che non è corretto ma così si distinguono bene i vari fili e non confonde la vista (soprattutto per me che ci vedo poco)

Una cosa simile nella realtà la ho vista sul veliero polacco Pogoria. Anni fa ebbi la possibilità di salire a bordo e chiesi al comandante il perchè di tanti colori per le manovre la risposta fu che imbarcavano spesso ragazzini con handicap ed era semplice spiegare quale cima dovevano prendere indicando semplicemente il colore.
Il mio caso è invece diverso. Mi trovo a dover lavorare con la luce artificiale causa il cattivo tempo e così perdo parte della tridimensione di un oggetto e taglio dove non devo. Pazienza.

Come sempre ammirevole, Gianni!
Sono arrivato un po' in ritardo, perdonami, ma ora non ti perdo più di vista fino alla fine.
Buon Vento,
Laerte

Posso solo ringraziarti. Questo modello lo sto facendo un pò controvoglia. Non so se è il tempo, se è il desiderio di fare altro fatto sta che sto andando avanti per inerzia e guardo spesso il peschereccio Nordkap che è mezzo fatto e mezzo da fare. Come se non bastasse, mi sta girando per la testa il desiderio di fare il Leone di Caprera ma di questa barca per ora ho solo il nome. Qualcuno ha i disegni?
Gianni

Non hai mai lasciato un lavoro a metà!
A questo punto fatti forza e completa il simpatico clipper,   poi lo amerai come tutte le tue creature...
Il Nordkap non skap, domani sarà ancora li ad aspettarti fiducioso.
Non dimenticare che sei più fortunato di moltissimi di noi, puoi dedicare molto più tempo alla passione... io sono tra quelli che ti invidiano, figurati che al momento non solo mi devo dedicare esclusivamente al mio stupido lavoro ma addirittura non ho più neanche uno straccio di posto dove esercitare la mia (nostra) insana arte!
Il Leone di Caprera non lo conosco, ma adesso mi metto in traccia, chissà che non ne venga fuori qualcosa .
Buon Vento,
Laerte

Purtroppo del "Leone di Caprera" ci sono solo immagini, in gran parte prese dal Museo della Scienza di Milano dove è custodito, ma non servono per fare un modello. Però se te le senti scrivi "Leone di Caprera", clicca "Immagini" e ne avrai a volontà.

Grazie Umberto, gentilissimo come sempre.
Mi sono reso conto che non si trova nulla per poter costruire un modello.
Per ora ho provato a scrivere al Politecnico di Milano, al prof. Gabriele Guidi, allo studio Faggioni,alla Arie ed al sig. Pino Veneroso che anni fa ha voluto ripetere il viaggio.
Vediamo ora se qualcuno risponde oppure se mi mandano tutti a quel paese.

IGianni Giordano ha scritto:Grazie Umberto, gentilissimo come sempre.
Mi sono reso conto che non si trova nulla per poter costruire un modello.
Per ora ho provato a scrivere al Politecnico di Milano, al prof. Gabriele Guidi, allo studio Faggioni,alla Arie ed al sig. Pino Veneroso che anni fa ha voluto ripetere il viaggio.
Vediamo ora se qualcuno risponde oppure se mi mandano tutti a quel paese.

Ci sarebbe un' altro metodo, ma non so se è gradito; dalle immagini della nave vera (ce ne sono a volontà) scolpire e lavorare un tronchetto di legno, sarebbe a scafo pieno, poi tagliarlo a fette, che diventerebbero le ordinate, ricalcarle su carta girando intorno con matita o biro, poi portare il copisteria e fare copie delle dimensioni desiderate. Le varie parti sul ponte, attrezzature, manovre sono visibili nelle immagini, come già detto scrivi "leone di Caprera", clicca "immagini" e avrai quello che cerchi. Ma non so se il sistema potrà piacerti.

In passato ho usato spesso un sistema quasi uguale a quello indicato da te.
La mia variante è che costruivo dei mezzi scafi che poi tagliavo a mò di salame e ricavavo le ordinate. Era un lavoro lunghetto ma il difetto maggiore è stato che lo ho praticato negli anni 90 dove non so per quale motivo, tutti volevano comprare dei mezzi scafi. Conclusione, facevo mezzi scafi per venderli.

Anche questo modello è giunto alla fine. Per la verità mancano ancora un pò di matassine di filo sparse per tutto lo scafo. E' un lavoro che farò a settembre. Volevo fotografare come al solito il modello in riva al mare ma in questo periodo c'è più gente sulla spiaggia che cavallette in un campo infestato.
Mi sono dovuto arrendere e ridurre il numero delle manovre perchè non ci stavano. Modelli come questo bisogna farli almeno di un metro e non 60 cm  come ho fatto io.











Per quanto riguarda il Leone di Caprera mi sa che non se ne farà niente perchè nessuno ha risposto.
Auguro a tutti loro un buon sonno eterno.
Gianni

Bhe, pazienza per il Leone di Caprera, almeno hai la soddisfazione di avere finito questo modello e fatto veramente un buon lavoro, complimenti!

Vorrei precisare che questo modello mi è servito per provare alcune cose.
La possibilità di fare il modello di un tre alberi della lunghezza di 60 cm. e volerci mettere tutto ma proprio tutto- un pauroso flop-
Usare per lo scafo , come stucco a finire, non quello per autocarrozzeria a due componenti ma del normale stucco alla nitro molto diluito - tre mani.
Usare come filo metallico, non più quello di ottone ma quello che vendono ora per il decoupage.
Usare per le saldature il filo di stagno che si usa in elettronica-una goduria-

IGianni Giordano ha scritto:
Fatina biondaaaaaaa. Pensaci tu.
Gianni

G R A Z I E G I U L I A

Gianni,

un'altro modellino firmato "Gianni" con il suo ormai  inconfondibile stile è completato,
un ennesimo lavoro encomiabile da affiancare agli altri (prima o poi verrò a visitare il tuo museo navale).
Complimenti Gianni, ora pensa al "Leone di Caprera" non demordere,
non farti suggestionare dalle prime difficoltà relativamente al reperimento della documentazione,
ad esempio tu hai detto:  

... Per ora ho provato a scrivere al Politecnico di Milano, al prof. Gabriele Guidi, allo studio Faggioni,alla Arie ed al sig. Pino Veneroso ...

secondo me gli unici che potrebbero darti una mano sono i signori della Arie che hanno eseguito il restauro, in particolare potresti contattare per telefono il Dott. Alessandro Bagno   che è dell'Ufficio Stampa oppure la Dott.ssa Serena Galvani che è il Presidente.
Troverai i loro recapiti telefonici all'interno del sito Arie
Buona fortuna.

La sig.ra Galvani la interpellai molti anni or sono chiedendole i disegni della sua barca. Era una creatura dell'ormai scomparso cantiere Costaguta ed in quel periodo facevo molti modelli di yacht.
Non aveva niente. La ho interpellata ancora ora ma non ha nuovamente niente. Mi sa che è una persona che non ama gli archivi. Forse non ama nemmeno gli archivisti di altre associazioni . Nessuno risponde ai miei messaggi perchè li ha soppressi tutti.

Sono ora in contatto con uno degli ultimi mastri d'ascia. E' di Torre del Greco ed è un abilissimo modellista.Unico difetto è che usa solo il mezzo garbo come tutti i veri mastri d'ascia anche per i modelli. Nei mesi estivi si imbarca dove può per poter guadagnare qualcosina. Mi ha promesso che ad ottobre metterà sottosopra Torre del Greco  per potermi fornire i disegni del San Giuseppe due. E' un'altra storica barca costruita a Torre del Greco molti anni or sono ed usata per spedizioni in Antartico.
E' rimasta per molti anni quasi abbandonata ed ora è stata trasportata a La Spezia dalla Manina Militare per un restauro completo.Speriamo non faccia la stessa fine di un famoso leudo. Cercherò quindi di fare almeno questo modello.
Abbiamo in Italia un sacco di imbarcazioni che andrebbero ricordate almeno con un modellino  ed invece tutti costruiamo strane barche straniere. Siamo proprio un popolo strano.

IGianni Giordano ha scritto: Siamo proprio un popolo strano.

Decisamente strano Gianni, concordo con te.

IGianni Giordano ha scritto:La sig.ra  Galvani la interpellai molti anni or sono...
...non aveva niente. La ho interpellata ancora ora ma non ha nuovamente niente. Mi sa che è una persona che non ama gli archivi. Forse non ama nemmeno gli archivisti di altre associazioni . Nessuno risponde ai miei messaggi perchè li ha soppressi tutti.

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