Maria Asumpta

Potrei guardare sui miei piani la lunghezza della chiglia e la larghezza del ponte. Da quelle puoi far ingrandire i disegni in maniera che diventino uguali e ti ritroveresti i disegni in scala Mantua.

Secondo me un modello cosi' merita piani di lavoro originali che sono completi e dove ci sono anche le istruzioni per il montaggio.
Ti conviene spendere soldi per stamparli quandi con 15 20 euro si comprano gli originali?
Fammi sapere la tua decisione
Geppo
Scusa Gianni se abbiamo invaso il tuo laboratorio.

Ancora un pezzetto a prua e poi il ponte è tutto listellato. Mi è sembrato di lavorare a cottimo tanta è la foga che ci ho messo per finire presto.





Una volta incollati i listelli, ho passato la carteggiatrice e poi ho lamato il tutto con un pezzetto di vetro. Purtroppo ho lamato anche un paio di dita.
Ora ho bisogno di un aiutino od aiutone (dipende dai punti di vista). Per andare avanti debbo fare lo scasso per il bompresso ed inserirlo . Purtroppo non ho nè la lunghezza nè l'inclinazione che debbo dare rispetto all'orizzonte.



Dalle foto sembra di notevole lunghezza ed inclinazione.
Qualcuno ha qualche pubblicazione che tratti delle golette spagnole dell'800 da cui si possa ricavare lunghezza ed inclinazione del bompresso?.
Se non c'è nulla, andrò ad occhio ed alla spera in Dio.

Per la lunghezza del bompresso credo che tu possa ricavarla semplicemente dalla foto qui sopra Gianni; lo scafo nella foto sul mio pc è di 8,9 cm ed il bompresso 3 cm quindi circa di 1/3.

Se il tuo scafo da prora a poppa fosse di 60 cm per ipotesi, il bompresso dovrebbe essere di 20.

Ciao Giulia,
Confermo. Anche io avevo fatto lo stello calcolo. E' quello che ho chiamato andare ad occhio ed alla spera in Dio.
Considerato che la barca vera fu realizzata da un mastro d'ascia senza tanti fronzoli, speriamo che anche lui, al suo tempo, abbia fatto il nostro stesso ragionamento.
Grazie
Gianni

forse sarà piu opportuno comprarli cosicche avro maggiori dettagli a riguardo. 
grazie amici, spero di postare quanto prima qualche foto.
ciro

Ciao Gianni se e' possibile mi puoi spiegare il metodo del cartoncino? Ho capito come lo realizzi ma non e' chiaro come lo applichi al ponte.
Ti saluto geppo

Ciao Geppo,
Come ho già detto è per me uno dei lavori più menosi che esistano.
Devi procurare del compensato molto sottile che faccia da supporto (di solito uso quello da 6/10)
Ti procuri quindi i listelli con cui vuoi ricoprire il ponte. Almeno per le prime volte ti consiglio uno spessore di un millimetro e mezzo. Tagli i listelli nelle misure che ritieni opportuno e poi cominci.
Cerchi la esatta metà del ponte ed applichi un listello intero per tutta la lunghezza. Incolli poi con il vinavil una strisciolina di cartoncino sui due lati di questo listello e poi, sempre col vinavil applichi i listelli tagliati facendo attenzione che tutto sia ben compattato. Vai avanti così applicando alternativamente una fila di pezzetti di listello a destra ed a sinistra. Quando hai finito, fai asciugare bene la colla e poi cominci a grattare ed a pareggiare. Di solito uso la carteggiatrice e poi per togliere i residui di colla uso una lama oppure un pezzo di vetro.
Per listellare un ponte solitamente impiego dai tre giorni in su lavorandoci diverse ore al giorno.
Se hai ancora dubbi, chiedi pure.
Gianni

Forse ti sorgerà un dubbio. Nella fretta di scrivere non ho specificato che con il compensato da 6/10 ritagli la sagoma esatta del ponte e provi diverse volte la misura finchè trovi quella giusta.
Su questo compensato costruisci il tuo ponte tutto listellato e tutto a lavoro di listellatura finito, va incollato sullo scafo.
Gianni

Grazie Gianni non mi era chiaro perche' bisogna partire dal presupposto che i listelli devono essere almento di 1,5 millimetri di spessore per realizzzare questo tipo di lavorazione.
Ti ringrazio e ti saluto. Geppo

Ciao Ginni, chiedo scusa se ho partecipato poco a questo tuo post ma purtroppo siamo sotto le ferie e sembra che ogni giorno dovesse finire il mondo.
Come dicevo ti seguo molto dal cellulare è solo che avendo le mani gigantesche a volte mi viene difficile scrivere, ti volevo chiedere riguardo la tecnica del pezzettino di vetro sul ponte... come funziona? E' un passaggio che nomini spesso e che mi pacerebbe moltissimo apprendere.

Ciao Federico,
Col pezzetto di vetro non ho inventato niente. Credo che la tecnica della lamatura esista da secoli e secoli. Non vorrei esprimermi con parole non esatte ma comunque consiste nello spianare una superficie mediante una lama.Infatti se una lama la tieni ad una certa angolazione, porta via una quantità impercettibile della superficie trattata. E' in pratica quello che fa la lama del rasoio quando ti fai la barba. Le lame bisogna affilarle spesso ed allora perchè non usare un comunissimo pezzo di vetro che quando non taglia più lo puoi buttare via? E' tutto qui . Niente di complicato o di misterioso. Sinceramente pensavo che fosse usato da tutti.
Ora pensa alle ferie e prepara per bene i bagagli. Ricordati il portafogli che è la cosa più importante.
Gianni

Grazie della spiegazione Gianni, la verità è che non la conoscevo. Riguardo le ferie ancora ho un altra settimana di lavoro intenso e poi... FIESTA!!!
Quest'anno andiamo con la mia fidanzata in Romania (casa sua), abbiamo un pò di cose da sbrigare su da lei però credo che troveremmo del tempo anche per un pò di relax. Grazie ancora...
...Federico...

Ho finito di listellare il ponte. Dato due mani di turapori e carteggiato dopo ogni mano. Incollato tutto al suo posto e rifinito con un niente di cera per mobili. Spenta la luce e chiusa la porta.
Fa troppo caldo per continuare. Aspettiamo il primo temporale che rinfreschi l'aria e poi si riprenderà il lavoro.
Gianni

Ciao Gianni, siamo messi tutti uguale, quì alle 14.30 ha fatto temporale, vento bollente che rompeva tutto, anche le ..... ,sono cadute quattro goccie di pioggoa, non hanno nemeno bagnato la strada. Ora fà più caldo di prima, a me il caldo non dà fastidio, ma l'afa mi fa morire, in questo momento siamo sui 35 gradi. I lavori bisognerebbe farli alle quattro di notte.

Cari saluti

Marino

ciao Gianni,ti seguo con interesse anche se non mi faccio sentire spesso,comunque complimenti per il tuo modello e buon modellismo Luigi

Oggi non fa tanto caldo. E' tutto nuvolo, c'è un pò di vento e cade qualche goccia di pioggia.
Ho riaperto il magazzino e ricominciato a fare qualcosina.
Da una lastra di ottone di due decimi, ho tagliato delle striscioline da due millimetri e poi le ho fatte tutte a pezzetti di otto centimetri circa cercando di farle tutte di lunghezza leggermente diversa.
Su di un lato ho fatto una piegolina e dall'atro lato ho praticato tre forellini per farci passare i chiodini.

Ho preparato le bigotte con un pò di filo di ottone e le ho montate sulle striscioline di ottone.Fatto gli scassi sullo scafo sotto al capo di banda ed inserito le striscioline.Inchiodate allo scafo e stuccato lo scasso.
E così le lande sono a posto ( sono trentadue). Che Dio le abbia in gloria.
Non posso fare foto. Probabilmente per il caldo questa mattina ho trovato telefonino e macchina fotografica fuori uso.- batterie ko.
gianni

Comperato batteria per la macchina fotografica. La prossima volta compro una macchina nuova. Forse risparmio.
Lavorare di modellismo in questi giorni è difficoltoso in quanto quasi tutti i negozi sono chiusi,Se ti manca anche un chiodino, sei nei guai.
Ho fatto gli alberi ed ho provato a montarli con del nastro adesivo per controllare che tutto vada bene.
Non avevo tondino di misura ed ho dovuto arrangiarmi con una specie di manico di scopa e quindi ridurre, ridurre ed ancora ridurre il diametro,
Ho fatto questo pre montaggio in quanto non ho delle misure esatte ma debbo procedere per tentativi. Pare che tutti sia a posto, anche quella specie di incintore azzurro che è sullo scafo.
Ora bisogna dare una ultima verniciatina allo scafo e poi passare a colorare gli alberi ed attrezzarli con anellini e gancetti,

Ognuno do noi ha cercato il modo di trovare refrigerio dal caldo di questi giorni e continuare a fare il lavoro solito.
Io ho trasferito il modellino in casa. Con l'aria condizionata si lavorava abbastanza bene. Oggi sono tornato in magazzino in quanto pare che l'afa sia passata.
Me la sto prendendo comoda in quanto questo modello è solo mio. Ho deciso , non so nemmeno io il perchè, forse per fare qualcosa di diverso, di montare sartiame e griselle prima delle sovrastrutture del ponte. Finita questa lavorazione inizierò con le sovrastrutture.
Se poi ho sbagliato,vale il vecchio detto genovese:
Sbaglia finn-a o praeve in to di messa
( sbaglia anche il prete a dire messa).

Bel lavoro Gianni, ieri ho provato a stare una decina di minuti nel mio piccolo laboratorio ma sono dovuto scappare. Speriamo passino queste temperature.

Bella Gianni, Sei grande!!!!!!!

Per tutto il giorno ho lavorato cercando di finire la prua con tutti gli annessi e connessi. Arrivato in fondo,mi sono reso conto che qualcosa non funzionava. Una visione alle foto mi ha confermato che a prua sembra sia passato un tornado. Una sola scaletta appoggiata in modo precario. Niente pazienze. Sartiame talmente mal ridotto che fa angoscia. Smontato tutto e buttato nella spazzatura.Domani cercherò di costruire una scaletta mezza rotta e farò delle gallocce anche quelle tutte rotte.
Gianni Giordano

I lavori,per diversi motivi, procedono a rilento.
Comunque, scartata l'idea di fare dei particolari mezzi rotti ,ho fatto il capo di banda-fatte le pazienze alla base degli alberi e lungo le murate- fatto il tambuccio di prua e le due scalette( in realtà dovrebbe essere solo una ed anche rotta) . Mi sono preso la licenza di fare come probabilmente era la nave quando era nuova.









Gianni Giordano

Ciao Gianni, com'è bella questa barca!!! Ne avessi io una così, andrei in giro per il mondo.

Ciao Marino,
Devi sapere che questa barca fu costruita nel 1850 come nave da carico. Durante la guerra civile spagnola fu adibita a trasporto merce di contrabbando . Abbandonata su una spiaggia e prossima alla demolizione, fu vista ed acquistata da un gruppo di inglesi che, dopo averla restaurata,fecero quello che vorresti fare te ossia girare il mondo. Uno spupidissimo errore di manovra ed eccoti un bel naufragio con tre morti.
Gianni Giordano