La Belle 1684 (onip)

Dopo un po’ di giorni di assenza mi rifaccio vivo con il mio “scarrafone”, proprio nel senso che “ogni scarrafone è bello a mamma soja”, e credo che sia la prima cosa che conta, poi il resto del gradimento se c’è.

Scassa dell’albero di maestra, ho commesso un paio di errori, rimediati, e quello che mi ha di più soddisfatto è di averne capito i perché, mi serviranno in un’altra costruzione:










Mancano i cunei, sono da fare, come i fori nelle serrette per le pompe di sentina, tutto è solo appoggiato e da rifinire.

Prima ghirlanda, credo che le farò tutte da pezzo, rimanendo fedele alle indicazioni della monografia.

Puoi condividere con noi il tuo errore?
Così si evita che anche eventuali altri modellisti incappano nello stesso tuo errore

Giusto Stefano.

Il primo errore è stato nell’uso del profilometro, quello che ho è di poco più lungo dell’ampiezza interna dello scafo, e non mi consentiva di prendere un profilo unico per la realizzazione degli elementi più lunghi della mastra, e mi ostinavo a prendere i singoli profili a destra e sinistra, cosa che mi rendeva precaria l’unione dei due profili, tanto che per alloggiare il pezzo realizzato stavo per modificare il profilo interno del quinto.

Mi sono reso conto in tempo che, in questa situazione, andava invece preso tutto il profilo possibile da destra e da sinistra, facendo poi coincidere i tratti comuni; un errore banale nell’uso del profilometro. Comunque ora cercherò un profilometro più piccolo, è sempre utile.




L’altro errore è stato quello di aver eseguito le scasse per il passaggio delle pompe di sentina sull’elemento posto verso prua anziché su quello verso poppa, nel rileggere le tavole per altro motivo mi sono accorto dell’errore, in mancanza avrei rischiato di incollare e chiodare il tutto con un bel problema sul successivo posizionamento delle pompe.




Va sempre tutto letto e riletto e confrontate tra loro le varie tavole, che ripropongono gli elementi della costruzione da diverse prospettive.

Complimenti per il realismo, una domanda tecnica sugli attrezzi, nel post 197 nella quarta immagine, si intravede sullo sfondo una levigatrice, è una Dremel? se non lo è che marca è ? dove trovi le carte di ricambio? . Ciao.


Alex.

Ciao Alex,

la levigatrice è una Valex, ha anche il platorello, per il quale mi ritaglio io la carta vetrata circolare, mentre per quella a nastro provvedo presso i rivenditori del prodotto.

Per quelli che vogliono dotarsi di questo tipo di attrezzo suggerisco un prodotto che ha l'attacco della carta vetra con il velcro, perché quelle che utilizzano il bostik è meno pratico, per la difficoltà a staccare la carta vetrata consumata e la necessaria pulizia del platorello dei residui di colla e carta.

Un saluto.

Ho capito, è una gemella della Dremel, ma come posso trasformare il plattorello con attacco adesivo della carta con il sistema velcro? resto affascinato dal lavoro che fai su quel modello, il mio problema è riuscire a leggere i disegni per ricavare poi come hai fatto ti tutti i pezzi. Complimenti. Ciao.


Alex.

ALEX70 ha scritto:...... ma come posso trasformare il plattorello con attacco adesivo della carta con il sistema velcro? resto affascinato dal lavoro che fai su quel modello, il mio problema è riuscire a leggere i disegni per ricavare poi come hai fatto ti tutti i pezzi.........


Alex.

Un amico restauratore mi suggeriva di incollare sul platorello la stoffa con lo strappo ed acquistare carta vetrata predisposta, io non ho ancora provato.

Non è uno scoglio da poco quello di riuscire a leggere correttamente le tavole, comunque se si sceglie un modello del quale c'è un cantiere in corso con un accettabile passo passo, ci si può avventurare e apprendere dal confronto tra lavoro eseguito e disegni, nonché dalle discussioni contenute nei post.

Avanzamento: cunei della mastra dell’albero di maestra, che bloccano il piede dell’albero e manovrati ne modificano la posizione





il tutto è solo appoggiato

Bellissima Pino.
veramente notevole
Ti seguo
franco
 

Ciao Pino , non posso che rimarcare quello che ha appena detto Franco ,davvero splendido lavoro . Giancarlo

Avanzamento.

Ghirlande di poppa, loro chiodatura e chiodatura della mastra dell’albero maestro.







Bisognerà rallentare il lavoro, in questi giorni fa troppo freddo in garage, non ci si concentra bene, ed arriva anche Natale e bisogna dar retta a moglie e figli che arrivano con il loro seguito.      

Pino

Pino ,veramente un eccellente lavoro continua cosi buon lavoro Luigi

Avanzamento,

scassa dell’albero di trinchetto, almeno la mia interpretazione, incastro del cuneo non agevole








Per un po’ rallenterò i lavori dovendo preparare alcuni oggetti di legno per mio figlio che si sposa, segnaposti e  segna tavoli, gli amici dicono che va controcorrente.

Spoiler:

Che bella idea però, buon lavoro allora, e tanti auguri di tanta felicità e prosperità agli sposi Pino. ...ed auguri a te come futuro suocero e... ...nonno magari.   

Grazie Giulia,

mio figlio in questo periodo sta lavorando in trasferta a Trieste (da Milano), te lo saluto, oggi è anche il suo compleanno (33); sono già nonno, l'altro figlio che è a Torino, mi costringono a viaggiare.

Bella idea Pino, condo... ops. volevo dire auguri a tuo figlio

Paolo

Auguri x tuo figlio, benvenuto nel club, ottima l'idea di prepare i segna posti con questi tempi......molto belli anche a vedersi.

PERDONAMI pino non ti ho detto che la tua Belle e stupenda, ti seguo da molto.

continua cosi e alla fine ne uscira' fuori un modello eccezionale

lello 49

Cantiere ripreso.

Ho provato a realizzare le ghirlande di prua, tutte di spessore diverso:  mm. 7 (ghirlanda del ponte), di mm. 6 (ghirlanda della cubia) e mm. 7,5 (ghirlanda del Castello).

Mentre le ghirlande di poppa, la scassa dell’albero di maestra e la scassa dell’albero di trinchetto, realizzate con dime ricalcate dal piano di costruzione si sono alloggiate perfettamente nel modello, le ghirlande di prua le ho dovute ridisegnare risultando leggermente più lunghe di quelle del pdc, con una problema per la ghirlanda del ponte, dove non ho realizzato un buona concavità degli scalmi di cubia, concavità che migliorava salendo verso il Castello.

Pezzi per ora solo appoggiati che metterò in opera con le rifiniture definitive man mano che realizzo gli altri componenti della prua (sperando che me la cavo…..):



così avrò anche il tempo di riflettere sulla loro fattura e design.  

Bagli tagliati e da rifinire nella lunghezza e nello spessore

Taglio dei bagli nella loro lunghezza, successiva operazione l’incastro a coda di rondine (ovviamente il loro posizionamento definitivo avverrà più avanti solo dopo aver realizzato le strutture interne dello scafo)





continuo a postare piccoli passaggi perché mi piace illudermi che possano essere utili ad altri neofiti, ed anche perché posso correggere più facilmente gli errori che gli altri modellisti rilevano.    

Pino, continua a postare piccoli passaggi, non devi pensare che non servirà a qualcuno, anzi è proprio grazie questi passaggi passo passo che aiuti molti neofiti del' arsenale, magari un giorno io sarò tra quelli che userò il tuo vip per imparare. Pure io con la mia Victory faccio il passo dopo passo con le manovre.  Ciao.


Alex

Eseguiti gli incastri a coda di rondine sui bagli,

pensavo si dovessero o potessero fare con le macchine, ma dopo alcune prove mi sono arreso e deciso a farli con taglia balsa e limetta ad ago triangolare,  in effetti dopo alcuni bagli (o quasi) cambia l’inclinazione …….. con il tempo migliorerò ……. non demordo …..   

Bagli della camera del comandante, il risultato dopo alcuni tentativi