I LAVORI DI GIANNI GIANNI GIORDANO

Credo che i disegni siano su un libro fuori commercio in vendita a Montecarlo per una cifra astronomica.
Io me li sono fatti molto alla buona probabilmente con molti errori e molti particolari tralasciati.Per ora mi accontento. Se poi qualcuno pubblicherà i disegni fatti bene, ricomincerò tutto.

la caratteristica di questo veliero e che , se ricordo bene, le vele fuoriescono dagli alberi stessi, da questo l'aspetto insolito di quest' ultimi.
Giusto Gianni?
Ciao sal.

Hai ragione. Questa realizzazione però no posso farla. Esula dalle mie possibilità. Per contro questa sera su internet ho visto una foto che mi era sfuggita. Si vede che lo specchio di poppa si apre e diventa una scala.Debbo provarci anche se dovrò demolire quasi tutto.

Modello sempre più particolare ed interessante..........

Se devi per forza demolire , fatto trenta allora fai trentuno, Metti nuovi listelli sul ponte della misura che avevi giustamente intuito e che poi hai cambiato con pentimento. Per gli oblò, appoggio pienamente l'idea di Salvatore. Questo modello mi piace sempre più.! Ciao.


Alex.

Per fortuna che sono in pensione ed ho tempo da perdere.Oggi o rifatto tutti i fori per gli oblò ed ho tappato i preesistenti.Per fortuna esiste lo stucco a due componenti per auto carrozzeria e tutto è andato per il meglio anche se è stata una faticata carteggiare( diventa duro come una pietra).
Sarà perchè non conosco tanti particolari ma a me piace sempre meno. Mia moglie che è stata una velista migliore di me, ha decretato che su una barca del genere non salirebbe mai. Ha anche stabilito che le vele non devo nemmeno pensarci a metterle.Ho provato a fare delle prove per modificare lo specchio di poppa ma, finora, i tentativi sono stati un flop.Ho messo questo modello a fianco di un bel modello di barca di Sangermani e devo riconoscere che come barca è più bella quella del noto costruttore di Chiavari.

Ciao ragazzi!
Per chi non lo conoscesse eccolo!




Voi sentite l'audio? Io no peccato, ma le immagini si commentano da sole!
Ciao gianni e scusa l'irruzione, ma il natante merita!
Sal.

Merita sì! grazie Sal. Che barchetta!

Ps: mi sa chel'audio non c'è proprio.

Paolo

Sapessi quante volte ho guardato questo filmato. Questa barca la ho incontrata lo scorso anno al largo di Porto Cervo. Ero a bordo di una imbarcazione presa a noleggio( un plasticone come li chiamo io).Mi sono accodato ma andava troppo piano. Dopo pochi minuti, mia moglie dalla prua con voce perentoria mi ha gridato di stringere il vento.La barca su cui ero, tuttaltro che perfomante, ha fatto un balzo in avanti ed ha facilmente superato il mostro. Bella a vedersi ma viva le vecchie barche in legno anzi in legno nostrano.

Rispondo ad Alex.
Questo non me lo chiedete. Sono molto anziano e faccio modellismo per passatempo e non per fare opere d'arte.Gli oblo li ho spostati; la poppa ho capito come dovrei farla ma non la faccio in quanto dovrei demolire troppo e men che meno listellare di nuovo i ponti. Farei prima a buttare via tutto e ricominciare da capo. Nel diario di bordo che scrivo man mano che eseguo il lavoro, ho messo delle note in merito.Dovessi un giorno rifarlo, saprei come procedere.
Questo modello è nato storto e continua peggio. E' bello solo se lo si vede collocato in una casa con un arredamento particolare e non si va a curiosare nei particolari costruttivi.

Ho letto il motto di Pompeo Magno adottato da un membro di questo forum
Mai nessuno ha utilizzato il discorso che pare Andrea Doria fece ai suoi marinai prima della battaglia di Lepanto. La riporto in italiano e non in genovese." Genovesi! Figli di gran puttane, non sia mai detto che ce lo facciamo mettere in Cu@@o da questi stronzi di turchi senza farci dare nemmeno una palanca".
Se i moderatori la considerano volgare, provvedano a cancellarla.

E' un piccolo modellino di una piccola barca.
E' un gozzetto da regata; barca popolare a Genova fino agli anni 80 quando lo sport del canottaggio era molto in voga.
Le sue origini sono incerte. Pare sia originario del ponente genovese.
Sue caratteristiche: poteva avere la forma che più piaceva al costruttore purchè la lunghezza fosse rigorosamente di 24 palmi.
Metodo di voga: al centro due vogatori con un remo ciascuno chiamati bracciali; a prua un vogatore con due remi chiamato prodiere; a poppa un vogatore con due remi che voga stando in piedi ed è chiamato sciere e funge anche da capo barca e da timoniere.
Peso circa 80 chili.
Ormai ne esistono meno di una diecina. La ho riprodotta per ricordare questo tipo di imbarcazione. Il modellino lo ho donato al locale circolo di canottaggio.
Le misure sono quelle usate a Genova nella marineria ossia:
Un palmo di canna = 12 once = mt. 0,24776
Una canna = 12 palmi = mt.2,97312
Oggi il palmo lo si fa corrispondere a cm.25

Ciao Gianni, molto particolare questo modello e anche la distribuzione dell'equipaggio.

Ben modello

Paolo

Caro Gianni, questo modello è stupendo e dà senso al modellismo.
Con queste due righe e questo modello non troppo complicato ci hai reso partecipi di una tradizione Italiana che stà scomparendo.

Mauro

Ciao gianni, bella riproduzione, una canoa unica nel suo genere.
Ciao sal.

Vi ringrazio.
Un giorno di questi vi racconterò anche del modellino che è il mio avatar.
Fossi bravo a disegnare, mi piacerebbe riprodurre le vecchie barche siciliane e venete quasi completamente scomparse.Questo non tanto per un piacere personale ma per lasciare un ricordo di come si andava per mare a chi verrà dopo di noi e chissà con quali natanti.

Ciao Gianni, veramente molto bello!!!

Complimenti, veramente un bel modello...e interessante nella sua particolarità...

Un bel profilo...elegante

ciao

Veramente carino questo Gozzetto!

ma questo gozzetto non ha niente a che vedere con il gozzo?

Le notizie sono molto vaghe. Pare che agli inizi le gare, specie per il palio di San Pietro, si facessero con dei veri gozzi.I vari sestieri fecero di tutto per avere barche più veloci e così dal vero gozzo si arrivò a questa imbarcazioni che del gozzo avevano solo la lunghezza.
Sarà vero? Lo raccontano .

posso sapere dove hai preso i disegni?

Abito quasi in riva al mare nel vecchio borgo di Vernazzola e questa barca la ho vista per anni quasi tutti i giorni. Alla fine, con l'aiuto di un anzianissimo mastro d'ascia purtroppo scomparso,ho tirato giù un disegno di massima ed un prototipo bocciato in pieno dal mastro d'ascia.
Al quarto tentativo,mi ha detto che lo avevo fatto proprio bene.

IGianni Giordano ha scritto:Abito quasi in riva al mare nel vecchio borgo di Vernazzola e questa barca la ho vista per anni quasi tutti i giorni. Alla fine, con l'aiuto di un anzianissimo mastro d'ascia purtroppo scomparso,ho tirato giù un disegno di massima ed un prototipo bocciato in pieno dal mastro d'ascia.
Al quarto tentativo,mi ha detto che lo avevo fatto proprio bene.

Che dire Gianni... onore al merito!!!

Ah, l'hai fatto tu?
Complimenti davvero!