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    Il cad nel navimodellismo

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    Il cad nel navimodellismo Empty Il cad nel navimodellismo

    Messaggio Da Mario Tibollo Lun 28 Nov 2011, 18:41

    Il cad e il navimodellismo
    (secondo Mario Tibollo)

    Carissimi Amici, inizio la saga sul cad ed il navimodellismo. Dovrete armarvi di santa pazienza, ma vedrete che alla fine qualcosa otterrete, se non sarà così la colpa sarà soltanto mia. Queste note le ho scritte e pubblicate su altro Forum nel febbraio 2011 usando AutoCad 2008. Ora sono passato alla versione 2012. Nessuna paura per noi comuni mortali, le novità maggiori le abbiamo nel dise-gno 3D che in questa sede non ci interessa. Comunque tutte le immagini che pubblicherò sono state create con la versione 2008.

    Breve ma doverosa presentazione: ho 68 anni, sposato da 45 anni, un figlio, bancario in pensione, dal 1986 vivo a Torino e mi ci trovo bene, sono nato a Foggia ed ho vissuto per motivi di lavoro anche 7 anni a Napoli ed interland, aeromodellista da sempre, passato alle navi verso il 2000. Due realizzazioni da fascicoli settimanali di cui ora mi vergogno pesantemente, ma piacciono a mia moglie e non posso bruciarle nel camino; l’Harvey su disegni Lusci e due o tre progetti abortiti, non vi annoierò. Seguendo riviste inglesi e francesi ho scoperto le pubblicazioni dell’architetto francese Jean Boudriot – ediz.Ancre-, è stato un colpo di fulmine…ed ora ho quasi tu-te le monografie (incurabile collezionista). Ho cominciato ad interessarmi al cosiddetto stile “ammiragliato” ma non ho l’ardire di asserire che è il vertice del nostro hobby in quanto, proprio perché trattasi di hobby, ognuno lo pratica come vuole. Ho visto realizzazioni non in ammiragliato fantastiche e discutibili in ammiragliato. Argomento chiuso…

    Come prima realizzazione ho scelto “La Belle” che a detta di tutti dovrebbe essere la più facile tra le monografie Ancre, questo lo dicono gli esperti, per me che sono alle prime armi è stato un mondo nuovo che sto scoprendo man mano. La realizzazione sta procedendo molto ma molto lentamente, un po’ perché posso dedicarvi poco tempo, un po’ per le difficoltà incontrate –ricordate sono un apprendista in questo campo- e forse anche perché mi interesso di troppe cose… ora c’è anche questa mia iniziativa. E’ in corso d’opera una nuova, sempre relativa al nostro hobby, ma è un’altra storia, forse ve ne parlerò alla fine di questi miei appunti, se ci arri-vo…

    Le premesse sono odiose, ma d’obbligo, quindi: cercherò di intervenire con la massima umiltà, non mi ritengo un insegnante in cattedra, lungi da me; chiedo umilmente scusa ai professionisti del cad; la maggior parte di quello che dirò non è farina originale del mio sacco, ma cose rubacchiate qua e la ed un po’ di esperienza acquisita nel tempo. Non si tratta di un “tutorial” professionale, bensì “dello spiegone” passo-passo di quello che faccio e che so fare, se altri lo sanno fare meglio sono felicissimo per loro e con il loro con-tributo imparerò a fare qualcosa che ora non so fare…(scusatemi i troppi “fare”)

    Ma perché ritengo utile usare il cad? Qui entriamo in un campo minato, chiarirò in seguito. Chi non è interessato può usare “il teleco-mando” e passare ad altro…canale.

    Discorso difficile dove vorrei non essere frainteso: ho parlato di Boudriot, ha dedicato la sua vita, penso nel tempo libero e non, a fare ricerche negli archivi francesi (beati loro che li hanno, li curano e se li coccolano) ed ha pubblicato un’opera che viene considerata fondamentale non solo da me ma anche dai veri esperti: Il Vascello da 74 cannoni, per chi non lo sa trattasi di 4 ponderosi volumi pieni di magnifici disegni (venduti anche separatamente dai volumi). La casa editrice Ancre non mi dà percentuali, ma consiglio a chi vuol interessarsi veramente della materia di acquistarli, costano un po’ a dir la verità…Prendete un volume all’anno, sono tradotti in italiano da quel “demonio” di G.Santi- Mazzini, espertissimo del settore e che mi sembra conosca 4 o 5 lingue. Oltre a questa opera fondamentale ci sono decine di altre monografie scritte da Boudriot e da altri, compreso l’italianissimo Franco Fissore……Date un’occhiata al sito Ancre o contattate Fissore che ne è il fiduciario per l’Italia ed ha tutte le pubblicazioni per la vendita e…parla italiano…

    Per iniziare mi pare che basti ed avanzi, vi lascio per ora con la “suspance” sul perché può essere utile ridisegnarsi, in effetti e una copiatura, con il cad i disegni originali…

    Per chiarimenti, consigli (nel mio piccolo) ma soprattutto critiche -siate buoni però- vi aspetto sul Forum, per cose più “personali” mi potrete contattare con MP.

    Salvo diverso avviso dei gestori del Forum, aprirò un altro topic che chiamerò “Commenti al Cad e il modellismo” che dovrà contenere solo commenti, critiche, domande ecc. Questo per non pasticciare il primo topic che è già “impiccioso” (difficile, ostico, fate voi) e se ci mettiamo i commenti ecc. diventa un po’ difficile seguire e gestire il tutto, consentitemi un termine che chiarisce tutto, insomma un “casino” che vorrei evitare. Sfoghiamoci nel secondo topic e lasciamo il primo esclusivamente ai miei scritti. D’accordo?

    Saluti affettuosi a tutti, arrivederci

    Mario

    Torino, 28/11/2011 – seconda edizione revisionata


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    Il cad nel navimodellismo Empty Re: Il cad nel navimodellismo

    Messaggio Da Mario Tibollo Mar 29 Nov 2011, 18:20

    Il cad e il navimodellismo
    Seconda puntata
    Devo dirvi, con un po’ di rammarico, che parlerò de La Belle, ma non preoccupatevi i contenuti possono essere applicati anche ad altri disegni ed a chi si è disegnato “a mano” il suo progetto. Il tutto sarà corredato da immagini (non ci crederete ho imparato a catturarle ed a pubblicarle da qualche mese…come vedete sono un comune mortale…) immagini che valgono mille parole.

    Allora, eravamo rimasti alla “suspance” .

    I disegni di Boudriot li considero opere d’arte dal punto di vista dell’architettura navale francese degli anni 1600/1700, tenendo presente anche l’immenso lavoro di ricerca fatta dal “Nostro”, però purtroppo, non sono disegni “operativi” per poveri modellisti alle prime armi come me. Bisogna capirli, interpretarli, fare delle scelte ecc..Il problema può essere risolto in vari modi, come sempre. Uno di questi è affidarsi ai disegni originali, tagliare i vari pezzi “grassi” cioè con un ragionevole margine, usare molta cartavetro ed essere disposti a rifare spesso qualcosa che non torna. Si può fare, il mio obiettivo è restringere il più possibile quanto innanzi e/o quantomeno prendere coscienza di quelle che forse con un eufemismo mi permetto di chiamare “discrepanze o incongruenze”.

    Quali sono le cause delle discrepanze ed incongruenze? Posso fare solo delle ipotesi: i disegni sono stati fatti negli anni ’80 con il classico tecnigrafo, farne 20 o più per ogni monografia, sovrapponendo fogli trasparenti, mezzo millimetro o decimo di mm. quà, un altro là…e ci siamo capiti…Poi c’è la distorsione della carta, la riproduzione a stampa e forse qualche “ errorino” involontario, conce-diamoglielo. Tutto questo senza assolutamente criticare l’opera del Maestro che come detto ha ed aveva ben altri scopi più seri…sicuramente non il solo modellismo.

    Detto e chiarito, spero in modo esaustivo, il mio pensiero, andiamo avanti. Mi chiederete ma quando passiamo al cad? Presto, ma vorrei cercare di informarvi sul percorso mentale che ho usato per cercare di ridurre, diciamo “normalizzare” il possibile –sempre secondo me, non mi stancherò mai di ribadirlo- se sarete d’accordo qualcosa l’otterrete con il mio sistema o con qualche altro migliore che vi inventerete o vi verrà suggerito. Il mio non è un “dogma” è solo come ho cercato di risolvere il tutto a modo mio ed ottenere disegni quanto più possibile “operativi”. Punto.

    Torniamo a noi, in virtù di quanto innanzi, per La Belle ho fatto le mie scelte che ritengo “ragionate” e non “incapotiche” (ora mi sfugge la parola giusta in italiano, scusate) e vedremo in seguito. Ho cercato di capire come era progettata una nave nel 1684, sicuramente con pochissimi disegni e calcoli, ci si basava sulla tradizione, in marina i cambiamenti –fino ad una certa epoca- sono stati sempre molto lenti, solo nel 1700 avanzato si è cominciato ad usare la matematica più seriamente e si sono gettate le basi di una scienza che ora chiamiamo “idrodinamica” . Tutto questo è un semplice accenno, solo per capirci meglio, al riguardo si saranno scritti centinaia di volumi e trattati, chi ne ha voglia può approfondire…
    Non ricordo dove l’ho letto, forse ne parla anche Boudriot nel 1° volume del 74 cann., forse sarà un cosiddetto falso storico, non lo so, ne ho avuto comunque riscontri pratici positivi proprio immaginando il modus operandi del Maestro Boudriot.

    Non intendo assolutamente “sciorinare” il mio sapere, mi ritengo sempre un apprendista nella materia, ma seguitemi e vedrete che le mie conclusioni “empiriche” forse non sono del tutto lontane dal vero, basta, andiamo nel pratico:

    A seconda del tipo di nave che si voleva costruire “l’architetto” chiamiamolo così per capirci, nel caso di piccole imbarcazioni poteva essere il “capo mastro d’ascia”, in base alle sue conoscenze ed alle tradizioni, disegnava per prime le sezioni trasversali, v/immagine
    Il cad nel navimodellismo Sez_tr12[/url
    sezioni trasversali

    Dette sezioni erano più o meno “panciute” o “stellate” a seconda se si trattava di un mercantile, di una nave di linea dei vari ranghi… ecc.
    Boudriot, studiando i relitti de La Belle scoperti al largo del Texas (o i rilievi fatti dagli scopritori, non so) e facendo ricerche negli archivi francesi, ha disegnato così le sezioni trasversali. (così è se ci pare, non entriamo nel merito, non ci compete). Assumiamo per ipotesi che il nostro Maestro sia il progettista originale dell’epoca. Poi a seconda del tipo di nave e tenendo presenti le varie sistemazioni interne, diciamo ad esempio: gli alberi, gli argani, punti di forza, stive, alloggi del comandante e di altri e così via, dimenticavo i cannoni…disegnava una vista laterale
    [url=https://servimg.com/view/17067410/7]Il cad nel navimodellismo Vista_11


    Visto? A questo punto doveva assicurarsi che il tutto fosse diciamo coerente, “fair” dicono gli anglofoni e sembra che nel linguaggio moderno nel campo navale non ci sia una traduzione univoca in italiano per cui ormai è usato fair. Come faceva? Disegnava le cosiddette “linee d’acqua”, eccole (possiamo anche chiamarla vista da sopra). Spiego meglio: diciamo che ad una certa altezza di una sezione trasversale ne misurava la larghezza, tale larghezza la riportava sulla vista da sopra, alle distanze determinate con la vista late-rale, e così via per altre altezze e per tutte le sezioni trasversali. Si capirà meglio quando andremo a disegnare. Vi sarete resi conto che era un lavoraccio per l’ architetto navale dell’epoca, fatto rigorosamente a mano. A suo favore c’era che aveva molti assistenti ed apprendisti, sottopagati e che erano disposti ad essere trattati quasi come schiavi dal “maestro” pur di apprendere la nobile arte….

    Il cad nel navimodellismo Linee_10
    linee d'acqua o vista da sopra

    Non sempre la “frittata” riusciva al primo colpo e quindi aggiustamenti opportuni finchè non si giungeva ad un risultato “fair” io direi anche “coerente”. Mi permetto di anticipare che dette linee d’acqua sono tutto sommato una convenzione, mi spiego meglio: il loro numero e la distanza tra di loro in altezza penso che non avessero una regola precisa, ognuno le disegnava all’altezza e nel numero che voleva, certo che più ce ne erano e più “fair” era il progetto. Ma tutto questo lo vedremo più avanti quando finalmente (direte voi e sono d’accordo) passeremo al disegno pratico.

    Vi anticipo che ho controllato minuziosamente i tre disegni che ho postato e senza esagerare posso dire che nei punti giusti corri-spondono perfettamente, quasi, è d’obbligo dirlo. Mi permetto di inchinarmi con il cappello in mano al cospetto del Maestro Boudriot e, consentitemelo, ritengo confermate le mie teorie “maccheroniche”. Comunque vedremo in seguito più dettagliatamente, vi anticipo che le tre citate viste le ho prese a “fondamenta” dell’intero progetto, adattando le piccole incongruenze che si possono rilevare nelle altre tavole…non vi preoccupate non ho stravolto il lavoro di Boudriot né ho disegnato (copiato?) un’altra nave, ho solo fatto delle scelte, giuste o sbagliate, sono le mie e me ne assumo la responsabilità, non dovete assolutamente seguirmi se non ne siete convinti e se avete altre idee, figuriamo, sono molto “liberale” non nel senso politico ma nel senso di rispetto della libertà di ciascuno.

    Ora me so’ stancato, chissa se il “papillo” entra in un messaggio, eventualmente lo “spiezzo in due” .

    Dimenticavo di dirlo, visto che l’ho imparato di recente, se volete alla fine di ogni puntata posso accludere un file pdf visto che non so-no pratico nell’inserimento delle immagini sul forum, che non sempre vanno a finire dove vorrei e spesso non nell’ordine giusto, parliamone nei commenti.
    Grazie dell’attenzione, alla prossima. Saluti a tutta la ciurma, buon vento,

    Mario

    Torino, 29/11/2011 – seconda edizione revisionata

    P.S.: scusatemi per eventuali errori di ortografia e/o orrori grammaticali, di sintassi ecc. non sono uno scrittore di professione…

    PP.SS.: purtroppo non posso accludere i files pdf, ma, se interessano, andate a leggere il mio primo intervento nella sezione “commenti”











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    Messaggio Da Mario Tibollo Gio 01 Dic 2011, 17:32

    Il cad e il navimodellismo
    Terza puntata

    Nel timore di essere malmenato da tutti voi, ho deciso finalmente di parlare di cad, già mi sento ronzare nelle orecchie: era ora, mi associo.

    Allora diciamo che abbiamo accesso ad Autocad, il mio è del 2008, secondo me andranno benissimo anche versioni precedenti e quella LT. Mi permetto di dare un consiglio a chi ha il programma, non lo usa e vuole seguirmi più facilmente, vediamo di “sincronizzare” la schermata iniziale, le iconcine ed altro che vi dirò, sarà più semplice capire quello che dirò anche perché posterò le schermate con le indicazioni di cosa cliccare, scegliere ecc. e se abbiamo gli strumenti al posto giusto sarà molto più semplice. E’ come avere ciascuno lo stesso tecnigrafo (tavolo da disegno) con tutte le matite, la gomma, i righelli, i goniometri, i compassi ecc..allo stesso posto sul tavolo. Coloro che conoscono già il programma possono fare come vogliono (anche gli altri, ma potrebbero poi trovarsi in difficoltà…). Insomma come tutti i consigli, se vengono dati un motivo ci sarà…

    Avete lanciato il programma? Se no, fatelo, probabilmente avrete uno sfondo nero, personalmente preferisco il bianco, non è che cambi granchè, è solo che ci vedo meglio. Opzione facoltativa. Se volete cambiare lo sfondo il percorso è questo:

    Menù (quello in 2^ fila insieme a file, modifica, visualizza ecc.) scegliete strumenti, poi opzioni (ultimo nell’elenco) nella finestra che si apre cliccate su colore, altra finestra andate su colore, cliccate sulla freccina ed a distesa vedrete i colori, scegliete bianco, facile no? Visto che in genere lo si fa una volta e basta, non mi ricordavo bene ed ho controllato sul manuale autocad 2008 ediz.Tecniche Nuove… 891 pagine direbbe Fantozzi ed ho controllato i comandi da dare…devono funzionare.

    Ora altra scelta importante le unità di misura: menù, formato, unità…e copiate l’immagine n.1 ovvero fate le scelte che ho fatto io: (sempre se volete)

    Il cad nel navimodellismo Immagi11

    Le istruzioni che sto dando sono dirette a chi non ha mai usato il programma, abbiano pazienza gli altri. Ove possibile posterò immagini, in specie quando i comandi e le scelte sono molteplici. Per comandi tipo file, modifica ecc. non mi dilungo, sono i soliti dell’ambiente Windows. A questo punto dovreste avere la seguente schermata: sicuramente no, vedremo come “sincronizzarci” in seguito:

    Il cad nel navimodellismo Immagi12

    ATTENZIONE LE LINEE ROSSE CHE VEDETE NELL'IMMAGINE PRECEDENTE LE HO DISEGNATE IO CON PHOTOSHOP, NON LE FA AUTOCAD.
    Dico questo perchè qualcuno era impazzito perchè AutoCad non gli faceva ste righe rosse...capiti ci siamo?

    Se la vedete troppo piccola ditemelo, la ripubblico divisa in due. Ora chiudo la puntata, provate ad ottenere tutte le iconcine, chi ci riesce vince un “bravo”, se non si conosce bene il programma sarà un po’ difficile…ma vedrete che sarà facile perché avete un maestro BRAVO. Chi si loda si sbroda….!!!!

    Dimenticavo, una cosa molto importante che potete e dovete fare subito è far apparire le cosiddette “barre di scorrimento” che servono moltissimo per i nostri lavori. Se le avete ok (vedete l’indicazione in rosso sulla precedente immagine 2) se non le avete (consulto il librone): scrivete opzioni sulla riga dei comandi, parte sotto della finestra,dovete posizionarvi col mouse dove dice “comandi:”, cliccare e poi scrivere ed invio -appare la stessa scheda con cui abbiamo scelto il colore di sfondo- poi in “visualizzazione” selezionate : visualizza barre di scorrimento nella finestra di disegno (spunta nel quadratino corrispondente). Dovreste avere le barre.

    Quelli più attenti avranno capito che si è ripetuto il comando per cambiare colore allo sfondo ed è vero, la finestra che appare consente di fare più cose per cui la faccio vedere:


    Il cad nel navimodellismo Immagi13

    Ecco, fate venire tutti i segni di spunta che vedete, il colore l’abbiamo già scelto ed anche le barre di scorrimento, avremmo potuto fare tutto insieme, ma ho preferito una cosa alla volta per non ingenerare confusione.

    In autocad un comando lo si può dare in diversi modi. Se siete curiosi compratevi uno dei tanti “libroni” altrimenti fidatevi e seguite le mie indicazioni. Dico questo per prevenire “tirate d’orecchi” da parte di chi già conosce il programma.

    Vi lascio, prossima puntata “sincronizzazione” delle icone dei comandi e, forse, SI DISEGNA.

    Compitino a casa: soffermatevi con il mouse sulle icone che già avete e vedrete succinta spiegazione di cosa otterrete cliccandoci su, fate prove varie ed alla fine non salvate nulla.

    Arrivederci e buon vento

    Mario

    Torino, 1/12/2011 – seconda edizione rivista






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    Messaggio Da Mario Tibollo Gio 01 Dic 2011, 17:53

    Perbacco, cari Amici, questa volta l'impaginazione è venuta meglio...sto imparando ad usare il Forum.
    Visto che la 4^ puntata è breve -vi ricordo che ho già tutto scritto, faccio solo eventuali correzioni e/o piccole aggiunte- ve la dò in pasto, buon appetito.

    MOZIONE D'ORDINE

    comunicazione per i sei Amici che mi hanno contattato per avere i files pdf (che consiglio) ai quali ho già mandato i primi due, per agevolarmi il compito, posso fare un invio collettivo? Vi chiedo questo per motivi di privacy, con i messaggi collettivi tutti posso leggere l'indirizzo email degli altri destinatari.
    Non perdete tempo a mandarmi 6 messaggi, in caso di silenzio entro domani 2/12/11 -ore 14- considererò accettata la mia proposta, naturalmente chi non è d'accordo si faccia vivo al più presto.
    Se ci saranno altri che vorranno i files pdf, nel mandarmi la loro email si sottintende che accetteranno gli invii collettivi.

    Scusate, era doveroso e purtroppo non ho una bella segretaria, ma data la mia età mi piacerebbe averla, ma non ricordo bene cosa ci potrei fare... Evil or Very Mad Evil or Very Mad Evil or Very Mad Embarassed Embarassed Embarassed
    Bacioni a tutti,
    Mario


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    Messaggio Da Mario Tibollo Gio 01 Dic 2011, 18:22

    Il cad e il navimodellismo
    Quarta puntata

    C’eravamo lasciati sulla sincronizzazione, che significa? Significa avere tutte le iconcine che ho io, per un buon 80/90% dei comandi che daremo useremo queste iconcine per cui è molto importante averle e se mi consentite anche nel punto giusto. Ricordate la mia schermata iniziale, ora vi do un parziale della stessa. Le icone che vedete dovrebbero apparire all’apertura iniziale del programma, lo spero perché per quanto ho cercato non son riuscito a trovare il comando per farle apparire, al limite chiedo aiuto ai più esperti…ma ritengo che queste appaiano per “default”

    Il cad nel navimodellismo Immagi14

    Cliccate con tasto dx sull’icona che ho cerchiato in rosso (non date retta a quello che è scritto quando vi posizionate sopra) e voila dovrebbe apparire la seguente schermata:


    Il cad nel navimodellismo Immagi15

    Visto? Bene, fate uscire il segno di spunta dove vedete (clic sulla scritta, es. Zoom).
    Semplice? Si, ma purtroppo potete “spuntare” una sola scelta alla volta, morale, ripetere l’operazione per 9 volte, se non ho contato male. Non so se è possibile scegliere tutto insieme, non mi sembra, esperti aiuto!!

    Posto immagine di esempio di cosa succede ad ogni “spuntata”, farò venir fuori icone che non ci servono, non vi spaventate e tenete presente che è solo un esempio:


    Il cad nel navimodellismo Immagi16

    Va bene? Ora vado a cancellarle, non mi/ci servono. Come? Clic sulle X. Ok. Dopo aver ripetuta l’operazione per ben nove volte avrete la vostra finestra piena di queste figurine, forse qualcuna è già al suo posto, se vi rendete conto che ci sono duplicati, cancellateli come detto. Per “buttarle” al loro posto –SU- dove devono stare per non ingombrare il tavolo di disegno (finestra) andate con il mouse sulla zona celeste (dove vedete anche il nome e la X) e spostatele su, oltre il margine della finestra. E’ più difficile dirlo che farlo. Comunque ditemi sempre se avete difficoltà, nella sez. commenti please…e se volete semplificarvi la vita in seguito cercate di metterle dove le ho messo io ed avremo SINCRONIZZATO, se non volete prendervi questo fastidio, fate pure, lasciatele in ordine sparso…ma vi ho avvisato. A proposito dell’ordine vedete l’immagine mia (l’ho spezzata in due per maggior visibilità)



    Il cad nel navimodellismo Immagi17

    Il cad nel navimodellismo Immagi18

    Se volete spostarle, ma sempre sopra, spazio riservato alle icone, clic sx su quelle specie di doppie aste, vedi sopra in rosso, tenete premuto e spostatele. Divertitevi…

    Quando tutto è a posto potete uscire da autocad dopo aver detto no alla richiesta di salvataggio, riapritelo e dovreste avere la vostra finestra “sincronizzata”. Se ciò non avvenisse vedremo…

    Penso di avervi fornito parecchio “mangime” mi fermo, non voglio che facciate indigestione…e neanche oggi abbiamo disegnato…mannaggia, vedrete che alla prossima faremo sul serio, finalmente, inseriremo un file “raster”, non vi spaventate è un ,jpg, ed inizieremo a copiare.

    Buon lavoro, ciao a tutti, il vostro Mario

    Torino, 30/11/2011 – seconda edizione revisionata












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    Messaggio Da Mario Tibollo Dom 04 Dic 2011, 19:14

    Il cad e il navimodellismo
    Quinta puntata

    Lanciamo il programma e…ricapitoliamo: dovremmo avere la finestra bianca, le misure metriche (millimetri), le barre di scorrimento, le icone, forse allo stesso posto delle mie. Dimenticavo, quando si deve digitare una misura i numeri vanno scritti così, altrimenti il programma vi farà impazzire:

    mm.1,5 digitare 1.5 cioè il punto al posto della virgola (asse x) e poichè di norma non basta indicare solo l’asse x, ma anche l’asse y, potremmo avere mm.1,5 all’altezza 2,55 quindi x=1,5 y=2,55 (in italiano) per il cad, invece: 1.5,2.55 mi ho spiegato? Diciamo anche intero punto decimali – virgola che separa x da y – intero punto decimali. Chiaro?

    Vi ricordate la tecnica che usavamo a scuola per copiare dei disegni (tanti anni fa purtroppo) : disegno contro vetro finestra, sopra un bel foglio bianco…e si copiava. Non ci crederete con il cad faremo lo stesso: disegno base, e tanti fogli trasparenti quanti ne vorremo –uso dei Layers (il mio dizionario traduce “strati” sost. maschile- il tutto in un modo più “sciiieentifico” come diceva balbettando Vittorio Gassman ne “I soliti ignoti” che adoro.

    Il disegno base da copiare diciamo che è quello delle sezioni trasversali anteriori de La Belle, ma potete usare quello che volete o che vi interessa di più, l’importante è la tecnica. Per questo dobbiamo avere a disposizione dei files .jpg, si ottengono scansionando gli originali, col proprio scanner, se l’abbiamo, per i formati A4, in eliografia per originali più grandi. Vedremo il perché operando, le scansioni devono essere “ortogonali”. Che vordì? Guardate una ortogonale:

    Il cad nel navimodellismo Immagi19

    Ed ora una non ortogonale (diciamo anche storta)

    Il cad nel navimodellismo Immagi20

    Sulla prima l’ortogonalità l’ho verificata con quella linea rossa disegnata col comando “orto on” e corrisponde alla linea di mezzereria del jpg sottostante.

    Le linee che vedete sulla seconda servono invece per raddrizzare il tutto. Si può già fare con PhotoShop ad esempio col comando ruota immagine, ma si può fare anche in autocad, qualcuno dice che è meglio perché con PhotoShop si possono avere errori di parallasse…??? Troppo difficile per me…
    Ora che mi son ricordato, a fatica ed a furia di prove, come si fa con autocad, me lo sono scritto. E’ un suggerimento che ebbi da qualche parte. Visto? C’è sempre da imparare. Devo solo abituarmi a scrivere, la memoria…fa scherzi.

    Visto che non siete stati buoni vi dico “arrangiatevi”, in effetti voglio cominciare a disegnare, ma se me lo chiedete “con le maiuscole” vi dirò come fare con autocad, non voglio essere fucilato per via telematica.

    Abbiamo tutto a posto, ok? Ora dobbiamo far “entrare” il jpg in autocad. Guardate l’immagine e cliccate sul comando azzurro, linea rossa, non potete sbagliare: Inserisci, scegli riferimento immagine raster

    Il cad nel navimodellismo Immagi21

    Ed appare la schermata che chiede dove si trova il file jpg che vuoi inserire, trovatelo, apri ed ecco cosa vedete in autocad: cioè dove e in che scala lo metto?

    Il cad nel navimodellismo Immagi22

    Sopra = nome: il file jpg. Punto di inserimento= x0,y0,z0, scala= 1. In breve, se punto inserimento e scala sono diversi perché c’è il segno di spunta sul quadratino, levate la spunta cliccandoci su, la finestra deve essere uguale a quella che vedete.

    Ottenuto ciò cliccate su OK e viene fuori nell’angolino sotto a sinistra della finestra quello che vedete, un po’ piccolo néh! Non si vede un tubo!

    Il cad nel navimodellismo Immagi23

    Niente paura con il comando che vi dirò la faremo apparire alle dimensioni massime della finestra di lavoro: cliccate sull’ultima icona degli zoom, quello con una croce, che si chiama “zoom estensioni” e, come diceva qualcuno: la parola dice tutto. Immagine:

    segue...










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    Messaggio Da Mario Tibollo Dom 04 Dic 2011, 19:18

    seguito 5^ puntata...

    Il cad nel navimodellismo Immagi24

    E finalmente vedrete:

    Il cad nel navimodellismo Immagi25

    La nostra bella immagine da copiare.
    Ora fermiamoci qui, vediamo di “digerire” quanto detto. Non spaventiamoci, presa la mano il tutto richiede pochissimi minuti…allenatevi…
    La prossima puntata useremo i layer, costruiremo una griglia, disegneremo linee ortogonali e curve (spline).
    Forza e coraggio, potrà sembrare difficile, ma appena si ha un po’ di padronanza con i comandi si andrà velocemente. Succede un po’ con tutti i programmi che non si conoscono, per cui allennatevi “a vuoto” e non salvate alla fine. Ve lo dico con la massima sincerità: se lo faccio io che alle volte mi faccio certe litigate con il computer, lo potrete fare e bene anche voi, basta volerlo.
    Come al solito su “commenti” potete, e vi invito, a chiedermi eventuali ulteriori chiarimenti.
    Salutoni,
    Mario
    Torino, 4/12/2011 – seconda edizione revisionata

    P.S.: alla fine delle “puntate” vi dirò come raddrizzare quelle storte…


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    Messaggio Da Mario Tibollo Gio 08 Dic 2011, 17:14

    Il cad e il navimodellismo
    Sesta puntata

    Ora si fa sul serio, finalmente si disegna, può interessare anche a chi conosce già il programma, ma non lo ha mai usato per fare quello che faremo.

    Eravamo rimasti con questa immagine:



    Il cad nel navimodellismo Immagi26

    Bene! Ora dobbiamo organizzarci al meglio e la prima cosa da fare è usare i “layer” il perché lo capiremo dopo, per cui usiamo il comando relativo. Vedete:

    Il cad nel navimodellismo Immagi27

    Cliccate nel quadrato cerchiato in rosso “gestore proprietà layer” e vien fuori questo:

    1° passaggio, leggetelo in rosso nell’immagine, vediamo se riesco ad usare la stessa immagine per più comandi, mi risparmio lavoro ed occupo meno spazio;

    2° passaggio: creiamo nuovo layer immagine:

    Il cad nel navimodellismo Immagi28

    3° dichiariamo “corrente” il nuovo layer facendo uscire il segno di spunta (1) e scegliamo rosso per il colore(3 e 4),
    per distinguerlo dal nero del jpg sottostante, e chiamiamolo “griglia”(2) si fa come per rinominare un file in ambiente windows. Va bene così? In una immagine 4 comandi…immagine

    Il cad nel navimodellismo Immagi29

    Alla fine OK ed ecco il risultato: spunta verde su secondo layer, nome: griglia, colore rosso. A questo punto un ulteriore OK e torneremo a vedere su Autocad il file jpg “inserito”

    Il cad nel navimodellismo Immagi30

    Ora disegniamo la griglia in rosso e siamo sul secondo layer. La griglia in effetti rispecchia la spaziatura delle linee d’acqua disegnate da Boudriot che attribuisce livello 0 alla parte superiore della chiglia (quest’ultima è alta mm.10 –l’ho deciso guardando i vari disegni e facendo una media, ma potrebbe non essere così, è una delle tante decisioni che ho preso in mancanza di certezza sulla misura esatta, scusatemi ma era doveroso spiegare) le altre linee d’acqua il “Nostro” le distanzia di un piede francese. Per convenzione e arrotondamento si assume sia mm.325 (quello non arrotondato è 324 ed una caterva di decimali… arrotondiamo) visto che la scala è 1:24 abbiamo 325:24 = 13,541666 la mia calcolatrice si ferma qui. I mm.13,541666 li imposteremo per fare tante rette parallele.

    Andiamo a fare perché è più facile del dire, la griglia o meglio le linee d’acqua sulle sez.trasversali, con le misure dette innanzi:

    1) Ingrandisco immagine jpg con comando “zoom finestra” (la 1° icona degli zoom) un clic a sx, altro a dx (intorno alla chiglia) vedete (non tenete conto del quadrato “zoom estensioni”, servirà dopo):

    segue...

















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    Messaggio Da Mario Tibollo Gio 08 Dic 2011, 17:28

    seguito 6^ puntata

    Il cad nel navimodellismo Immagi31

    2) Clicco su “ORTO” (ultima riga finestra), poi scelgo linea (1° icona delle linee ecc.), mi posiziono col puntatore a croce al centro (più o meno) del “salsicciotto” ingrandito del jpg, clicco, clicco su zoom estensioni (l’abbiamo già visto ) riappare il jpg alla grandezza iniziale, vado su, clicco, premo “enter, Invio”, quello che avete sulla tastiera ed appare una bella linea rossa, vediamo:

    Il cad nel navimodellismo Immagi35

    Il cad nel navimodellismo Immagi33

    Risultato finale:

    Il cad nel navimodellismo Immagi34

    Vedete la linea rossa? Ho fatto una “magia” è sparito il jpg sottostante, non è vero, c’è ancora, cosa ho combinato ve lo dirò prossimamente. Non ridano sotto i baffi quelli che “sanno”….Che fatica disegnare una linea…
    Arrivederci,

    Mario

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    Messaggio Da Mario Tibollo Mar 13 Dic 2011, 17:03

    Il cad e il navimodellismo
    Settima puntata

    Ci eravamo lasciati alla sesta puntata con una “magia”, si vede una linea solitaria, ortogonale, rossa e niente più. Quelli con più iniziativa avranno “smanettato” e forse avranno capito, i principianti, se mi passate il termine, i “marpioni” lo sanno cosa è successo. Dun-que? Niente di difficile: ho solo “lavorato” sui layer che sono molto importanti perché gestendoli appropriatamente consentono di avere in un unico “file” un insieme di disegni. Si possono vedere tutti insieme, uno alla volta, due o tre alla volta ecc..Per ora ne abbiamo solo due in seguito ne creeremo altri…ma vediamo:

    apro i layer, non vedete differenze nell’”ortografia” dei due che abbiamo? Avevamo una retta disegnata da noi in rosso (griglia) ed un jpg sottostante con nome “0” –zero- che non si può né rinominare né cancellare (della cancellazione dirò in seguito). Noterete un segno di spunta, il nome, una lampadina, un sole ed altre quisquiglie. Soffermatevi sul “sole”: quello del primo layer, dove sta il jpg, è spento, l’altro dove c’è la linea rossa è acceso. A questo punto avrete capito la magia, il sole l’ho spento io cliccandoci su, ovvero l’ho congelato come da scritta. Divertitevi a congelare e scongelare i due layer alternativamente. Attenzione per far ciò dovete, nell’ordine: scongelare con un clic il layer, dichiararlo corrente col segno di spunta (clic) agire sull’altro. Provate e riprovate. Immagine:

    Il cad nel navimodellismo Immagi41

    Scusate se sono stato “lungo” sui layer, ma sono importanti per avere in ordine i disegni. Alle volte predico bene e razzolo male: mi dimentico di aprire un nuovo layer, non gli cambio il nome ecc. piccole cose che però in seguito possono far perdere tempo… A pro-posito, dovevo dirlo alla fine della scorsa puntate: ora potete cominciare a salvare il lavoro fatto, scusate.

    Anche qui create le cartelle che volete, chiamate a piacere i files, cercate che il tutto abbia un nesso logico. Avrete capito che anche qui predico bene…è triste esperienza personale, mi “perdo” i files, un sacco di tempo per trovarli, capire cosa contengono, insomma consiglio attenzione. Ad esempio potete nominare il primo “salvataggio” Sez-trasv-av.dwg, ad ogni salvataggio successivo aggiungete ad “av” 1, 2, 3, e così via, avrete un precedente e se sbagliate potrete ripartire da quello e non da zero. Quando avrete finito e sarete soddisfatti al posto dei numeri potrete aggiungere “fine”.
    Ritorniamo al disegno, riposto dove eravamo rimasti:


    Il cad nel navimodellismo Immagi42

    Ingrandiamo con “zoom finestra” nella zona della chiglia, sempre con “orto on” attivo (sotto la finestra) ora disegniamo una linea orizontale che interseca la verticale. Dove? Al centro del “salsicciotto” del jpg, quella lineetta che rappresenta il disotto della chiglia, vediamo che è meglio:
    Ovviamente avremo prima ingrandito la zona che ci interessa, sapete come si fa, vedete:


    Il cad nel navimodellismo Immagi43

    Vediamoci più chiaro: apriamo i layer e congeliamo il primo, abbiamo visto come si fa ed avremo:

    Il cad nel navimodellismo Immagi44

    Come avrete visto, con le linee abbiamo esagerato (rispetto al jpg) la verticale oltrepassa in basso l’orizzontale e quest’ultima sulla destra la verticale, in parole povere dobbiamo “tagliare” queste sporgenze indesiderate. Useremo il comando Taglia vediamo come:

    Il cad nel navimodellismo Immagi46

    Come al solito un’immagine vale 1000 parole. Ho dimenticato di dire, guardate sempre sotto la finestra, dove c’è scritto qualcosa dopo comando:, può essere utile. Chiudete l’operazione col solito ENTER, sulla riga di cui innanzi riapparirà solo “comando:” e significa che il programma è pronto a ricevere un altro comando. Alla fine avremo:

    continua...














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    Messaggio Da Mario Tibollo Mar 13 Dic 2011, 17:40

    continua 7^ puntata

    Il cad nel navimodellismo Immagi47

    Mi son risparmiato una immagine: la linea che vedete tratteggiata con quei quadratini blu, prima era continua, visto che dobbiamo cancellarla, clicchiamoci su ed appare come vedete e fate quello che è scritto in rosso. Abbiamo imparato a cancellare (uno dei modi per). Punto. Ora abbiamo una linea verticale che parte dal basso al punto giusto e possiamo procedere a disegnare la griglia ed impareremo altri comandi.

    Mozione d’ordine: ogni volta che una immagine è speculare, cioè la parte sx è uguale alla dx, per evitare spiacevoli confusioni, fatica inutile, quasi sempre la sx non è uguale alla dx, tracciamo una “mezzeria” (quella che abbiamo disegnato) scegliamo un lato (preferisco il sx) ricalco, alla fine, se mi piace e tutto va bene, col comando “Specchio” ottengo anche il lato dx perfettamente uguale al sx. Andiamo con ordine:

    Le sez. trasv. originali (jpg nero) sono incluse in un quadrato diciamo di cm.24x24 per cui dobbiamo spostare la “mezzeria” a sinistra di cm.24:2=12 (scusatemi faccio così per non ingenerare dubbi). Usiamo il comando “Offset”, clic su icona relativa, la riga comandi (sotto) mi dice di specificare la distanza ecc., digito 120 (ricordate il programma ragiona in millimetri, vi risparmio l’equivalenza tra cm. e mm….), premo enter, guardate cosa mi chiede la riga dei comandi, va bene? Allora clicco sulla linea di mezzeria (l’unica che abbiamo adesso) leggete…spostatevi a sinistra con il mouse, cliccate e…forse non vedete la nuova linea, è fuori campo, ma c’è, cliccate su zoom estensioni ed appare, ultimo enter per chiudere il comando. Immagine:

    Il cad nel navimodellismo Immagi48

    La cattura di questa immagine mi ha fatto penare, si vede che PhotoShop si è stancato…veramente anch’io…devo anche pulire le cime di rape, compitino assegnatomi da mia moglie che è uscita per la sua passeggiata serale, abbiamo tutti una moglie no? Le mangeremo a cena (le cime di rape, non le mogli), lessate e condite con buon olio, mi piacciono molto è fanno bene alla glicemia…sono “umano” anch’io. Scusatemi lo sfogo cari Amici, come vedete non vi tratto solo formalmente ma…”da amici veri”
    .
    Nella prossima finiremo la griglia e disegnereno, pardon copieremo, una sezione trasversale. Ne stiamo imparando di comandi, che è lo scopo di queste chiacchierate, che ne dite?

    Arrivederci a presto,

    il vostro Mario

    Torino, 13/12/2011 – seconda edizione revisionata






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    Messaggio Da Mario Tibollo Dom 18 Dic 2011, 17:49

    Il cad e il navimodellismo
    Ottava puntata

    Eravamo rimasti a quelle due belle “aste” rosse alla fine della puntata precedente. Ora dovremo collegarle con rette parallele, a qualcuna cambieremo colore, farò vedere anche alcuni modi per disegnare linee, basterebbe solo disegnare le parallele, ma dobbiamo imparare quanto più si può. Dunque:

    colleghiamo le due aste cominciando dal basso, se volete vederci meglio potete ingrandire lo spazio che vi interessa, avete visto come si fa sia in “andata” che in “ritorno”. Immagine:

    Il cad nel navimodellismo Immagi49

    Dimenticavo, quando dico per es. comando offsett, linea, snap fine ecc., cioè indico una icona è sottinteso che dovete cliccarci su.

    Bene abbiamo la linea di base, ora dobbiamo disegnare tante parallele quante ce ne servono alle distanze che vedremo, il comando l’abbiamo già usato per far apparire la linea verticale sx partendo dalla dx (siamo sempre sul layer griglia).

    Comando offset , alla richiesta digitiamo 10 (altezza della chiglia come già detto che sarà il punto zero della nostra griglia)- Enter – posizioniamoci sulla linea orizzontale, clic e diventa tratteggiata (prima era continua) alla domanda successiva spostatevi sopra la linea e cliccate, appare la nuova parallela, enter per chiudere il comando. Immagine:

    Il cad nel navimodellismo Immagi50

    Facile no? Ora dobbiamo disegnare le altre distanti fra loro (325:24) 13.541666.

    Ripetete quanto vedete nell’immagine con le opportune differenze, al punto 1 digitate 13.541666, enter, selezionate la linea di partenza (la seconda partendo da sotto), spostate il mouse e clic MA NON DATE ENTER, dandolo chiudereste il comando e dovreste ricominciare, nulla di molto grave, senza enter invece, basta cliccare sull’ultima linea ottenuta, spostarsi su e clic e così via ne farete quante ne vorrete, provate, io ne farei 12 oltre alla linea –zero- alla fine dovreste avere questo:

    Il cad nel navimodellismo Immagi51

    Molto più difficile a dirsi che a farsi. La griglia potremmo considerarla finita, ma, vogliamo darle un tocco più professionale (impariamo a scrivere in ambiente AutoCad) ? Si, allora “numeriamo” le linee parallele. Questa volta non usiamo la icona, quella con la “A”, è un comando antipatico, non mi piace, ma sceglieremo “Disegna”, “testo” “linea singola” prima però dobbiamo “settare” questo comando. Immagine:

    Il cad nel navimodellismo Immagi52

    Scelgo disegna, testo, riga singola (v/sopra) mi posiziono all’incrocio della linea da numerare (vedremo comando nuovo “Snap intersezione”), clicco, mi chiede l’angolo –di default esce 270° anche se nella immagine precedente tale angolo è posto a 0 –zero-, come mai? Non lo so, quindi alla richiesta dell’angolo digito 0 e finalmente scrivo il numero (potrebbe essere anche un testo) e premo due volte enter per chiudere il comando. Fortunatamente premendo ancora una volta enter si ripete il comando, per cui mi riposiziono, digito, 1 doppio enter e così via. E’ un po’ noioso, ma non so fare meglio. Avremo:

    Il cad nel navimodellismo Immagi54

    segue....




















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    Messaggio Da Mario Tibollo Dom 18 Dic 2011, 18:01

    seguito ottava puntata...

    Lo snap mi fa allineare numeri o lettere e rende il tutto più professionale…

    Abbiamo finito con la griglia, no cari, voglio cambiare il colore della linea 7 che è la linea di riferimento per lo scalo di costruzione, ma questi sono fatti miei, a voi interessa vedere come si cambia un colore: seleziono la linea n.7 (clic su) clicco dove vedete, scelgo blu, premo enter una o più volte…la linea 7 è blu, ma se continuo a disegnare ritorna il colore iniziale del layer, il rosso. La griglia è fatta. Uffa!

    Il cad nel navimodellismo Immagi55

    (veramente nell'immagine postata la linea n.7 appare ancora rossa, ma se fate come vi ho detto diventerà blu, volevo solo visualizzare i comandi da dare, in seguito la vedrete blu)

    Ora dobbiamo “copiare” la sagoma della chiglia, lo potremmo fare sul layer “griglia”, ma è meglio su un nuovo layer. Abbiamo visto dove sono i layer (risparmiatemi l’immagine), ne apriamo uno (il terzo), lo chiamiamo “chiglia”, colore rosso, sole acceso. Accendiamo quello del jpg -0- e lasciamo acceso quello griglia, se no non riusciamo a disegnare. Sono buono ecco l’immagine, i comandi che vi dico li controllo sempre con AutoCad, devono funzionare:

    Il cad nel navimodellismo Immagi56

    Questa e la situazione, ora clicchiamo su ok ed avremo:

    Il cad nel navimodellismo Immagi57

    Avete visto che la linea n.7 è blu?

    Ingrandiamo con “zoom finestra” la zona della chiglia sotto. E ricalchiamo.

    Ora forse vi sarà più chiaro quando parlavo di “normalizzazione”, non ricalco a caso, ma con misure decise da me. Mi spiego: la larghezza della chiglia la stimo mm.7,5 (non sono il solo) poiché disegniamo la metà in effetti dobbiamo fare una linea di mm.3,75 a partire da un punto “giusto” e così via.

    Ma questo lo vedremo alla prossima puntata, altrimenti vi viene il mal di testa, io ce l’ho già…Devo aggiornare i dati della borsa (quella delle azioni) che prendo dal televideo e trasferisco su file Excel dove mi sono inventato un sistemino con grafici vari…lo faccio dal 2000. Ora però non opero in borsa E’ PERICOLOSO in questo momento. Un altro dei miei interessi/hobby…è un’altra storia anche non troppo felice…fortunatamente sono in pari, più o meno…

    Ciao

    Mario

    Torino, 18/12/2011 – seconda edizione revisionata












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    Messaggio Da Mario Tibollo Mar 27 Dic 2011, 13:40

    Cari Amici, è passato un mese dalla prima puntata...come passa il tempo. A proposito, dopo il Santo Natale vi propino la nona puntata, buon divertimento!

    Il cad e il navimodellismo
    Nona puntata

    Il cad nel navimodellismo Immagi58

    Eravamo rimasti con questa immagine, bene, ingrandiamo sotto intorno alla chiglia. Fatto, però rosso con rosso non si evidenzierà la sola chiglia, allora apro i layer, è corrente (spunta) il 3°, nome chiglia (se non lo fosse fatelo diventare), colore rosso, clicco su e scelgo blu. Ok? Immagini non ve ne do, son tutte cose già viste.

    Dobbiamo fare quella linea di mm.3,75 (la metà di 7,5) partendo dal punto giusto ed un’altra di mm.6 in verticale a partire dalla fine di quella di 3,75. L’immagine chiarirà, spero

    Il cad nel navimodellismo Immagi59

    Visto? Spiego: punto 3- la chiocciola è questa @, 3.75 sono millimetri a partire dall’incrocio delle due linee (quadratino rosso) il comando vuol sapere in quale direzione, digitando <180 glielo dico. La faccenda dei gradi è una specie di rosa dei venti, ve la faccio ve-dere:

    Il cad nel navimodellismo Immagi60

    L’orientamento è antiorario di default, perché non lo so e non me lo chiedo, comunque se andate a vedere l’immagine “Unità disegno” –terza puntata-, vedrete un quadratino con scritto a fianco “in senso orario”, se lo spuntate avrete andamento orario, fate come volete, l’importante è saperlo….

    Il segmento di mm.6 l’ho ottenuto con gli stessi comandi cambiando però la distanza in 6 e la direzione in 90 e “attacandomi” al punto giusto (0, 90, 180, 270 avrete capito che sono “gradi”).

    Viste le quotature? Molto professionali, ma, per non “affollare” i miei disegni quasi sempre non le uso tanto disegno in scala 1:1. Alle volte nel dubbio misuro e poi cancello cliccandoci su evidenziando e canc

    Se il segmento da misurare è ”finito” cioè ha un’origine ed una fine, uso Quotatura, rapida, seguite le istruzioni della riga di comando, se invece il segmento che voglio misurare fa parte di una linea più lunga uso sempre quotatura, ma scelgo lineare e dichiaro l’inizio e la fine cliccando alle intersezioni con il comando Snap intersezione. Non invio immagine per non offendervi, ormai dovreste essere pratici dei comandi…eventualmente ci vediamo nella sez.commenti…
    Torniamo alla chiglia: ecco cosa ho disegnato, tante lineette usando gli snap opportuni e “orto off” per quella non ortogonale , ho anche quotato l’altezza della chiglia (mm.10) e le misure della “battuta” definita un po’ da tutti “anomala”

    Il cad nel navimodellismo Immagi61

    Cancello le quotature e resta una sola linea per finire la chiglia, la potremmo disegnare con “offset”, verrebbe rossa come l’origine, ma potremmo cambiare il colore in blu ed infine spezzarla al punto giusto con “taglia”.

    Preferisco però fare diversamente, è più breve e vedremo il comando “estendi”. Ecco:

    Il cad nel navimodellismo Immagi62


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    Messaggio Da Mario Tibollo Mar 27 Dic 2011, 13:45

    seguito nona puntata...

    Ora la linea blu la voglio estendere sino alla linea d’acqua n.12, userò il comando “estendi”:

    Il cad nel navimodellismo Immagi63

    Visto? Abbiamo imparato ad estendere una linea, purtroppo per quanto ne sappia non si possono estendere le spline (curve-se non sbaglio con la versione 2012 questo è possibile) ma vedremo come aggirare il problema. Alla fine della puntata avremo:

    Il cad nel navimodellismo Immagi64

    Urca! Ho congelato il sole del layer griglia e vedo che manca una linea, disegniamola, immagine finale (spero):

    Il cad nel navimodellismo Immagi65

    Ok fine della chiglia, alla prossima disegneremo una curva col comando “spline”, ci divertiremo. Accendete e spegnete i vari layer, potrebbe essere apparso uno nuovo “defpoint”, fregatevene, lo fa uscire il sistema, servirà a qualcosa, ma non lo so.

    Arrivederci,

    Mario

    Torino, 27/12/2011 – seconda edizione revisionata





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    Messaggio Da Mario Tibollo Mar 03 Gen 2012, 17:03

    Il cad e il navimodellismo
    Decima puntata

    Miii!!! Siamo alla decima e non abbiamo ancora finito, pazienza Amici, così è se vi pare…forza e coraggio disegnamo stà “spline”…eravamo rimasti qui:

    Il cad nel navimodellismo Immagi66

    Ora creiamo nuovo layer, 3-sez.6, colore rosso, attivo, accendiamo tutti i soli spenti ed avremo

    Il cad nel navimodellismo Immagi67

    Dato ok avremo:

    Il cad nel navimodellismo Immagi68

    Ricalchiamo la sezione VI, è la più corta, vi stancherete di meno, ma la procedura sarà sempre la stessa, ricordiamoci però di creare un nuovo layer per ogni sezione.

    Quindi: ingrandiamo fino ad avere un “salsicciotto” diciamo di mm.1, cliccare su icona spline, spostarsi all’inizio della sezione e cliccare cercando di tenersi al centro del salsicciotto (più o meno, non siamo fiscali), spostare il mouse lungo la linea nera da copiare e clic, e così via.

    Mi chiederete, ma quanti punti dobbiamo cliccare, vi rispondo quanti necessari (potremmo dire pochi dove la curva è dolce, di più dove la curva è più accentuata) diciamo uno ogni videata, non sono chiaro, visto che abbiamo ingrandito abbastanza dobbiamo necessariamente usare “le barre di scorrimento” vi ricordate che le avevo definite importanti e necessarie, ecco perché. Clic e sposta, clic e sposta (sempre che la curva da copiare esca fuori campo) a me fa venire un po’ di mal di mare…non saprei far meglio. Lasciamo stare la rotellina del mouse, mi fa perdere l’ingrandimento scelto ed il salsicciotto lo vedo come un capello…Ultima ma fondamentale avvertenza, se sbagliate a cliccare e volete rimediare perderete tutto quanto il cliccato già fatto, ho provato “esc”, indietro (quello con la freccia a sx) ed altro, ma si cancella sempre tutto. Se qualcuno ha la soluzione ce la dica, farebbe un grande favore. Non vi spaventate, provate e riprovate, anche a me succede di ricominciare tutto da capo. Vado a disegnare e farò vedere, dimenticavo, disattivate orto on, deve essere orto off, comunque ve ne sareste accorti da soli…:

    Il cad nel navimodellismo Immagi69

    ho copiato bene? Direi di si. Una ventina di clic, un po’ meno barre scorr.vert., 4/5 volte quella orizzontale, tempo max 2 minuti, se la prima volta lo farete in 5 minuti o poco più sarete bravi. Con l’esercizio le cose migliorano molto…Naturalmente quando avrete finito pigiate TRE VOLTE ENTER. Perché maiuscole e grassetto?

    Mi confesso, fino a qualche anno fa non riuscivo a disegnare con spline e quindi il cad mi serviva poco o niente…leggete cosa chiede il sistema dopo il primo ed il secondo enter, andavo nel panico, cliccavo di qui e di la e uscivano curve che non vi dico…se volete pro-vate e poi annullate. Come ho risolto il problema? Non ho avuto un Mario che me l’ha detto. Una volta mi sono inc..nero, me ne son fregato delle richieste e…ho premuto con forza TRE VOLTE ENTER con parolaccia finale: miracolo è venuta fuori la curva che volevo…Non è una storiella è tutto vero, lo giuro. Aggiravo il problema disegnando le curve con un programmino da $ 100= le salvavo come dxf e le importavo in autocad…che tempi. Ma non mi sono arreso ed alla fine ci son riuscito, morale: ARRENDERSI MAI….ecc. ecc... come dice la Simona Ventura. Ritorniamo a noi (°)

    Adesso vado a spegnere il layer 0 (dove sta il jpg) per vederci meglio, clicco sulla curva e vedrete tanti quadratini blu, sono i clic che ho dato, se cliccate su uno di essi e vi spostate con il mouse vedrete cosa succede, dopo: modifica e annulla e ritornerete dove eravate. L’ultima cosa da fare è tagliare la curva all’intersezione con la chiglia con il comando

    (°) ora con la versione 2012 (forse anche prima ma dopo la 2008) per chiudere una spline basta UN SOLO ENTER, si vede che i cervelloni di Autodesk hanno finalmente capito che quanto richiesto in precedenza dal sistema era inutile e creava solo confusione.

    Il cad nel navimodellismo Immagi70

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    Messaggio Da Mario Tibollo Mar 03 Gen 2012, 17:07

    Segue decima puntata...

    taglia, l’abbiamo già visto, quindi:

    Il cad nel navimodellismo Immagi71

    Chiudo qui la puntata, avrete capito l’importanza del comando “spline”. Compitino a casa: disegnatevi le altre sette sezioni e la prossima volta voglio vedere i quaderni. Ricordate di creare un nuovo layer per ogni sezione.

    Nella prossima penso che vi farò vedere come si stampa, tutte le sezioni o una alla volta. La stampa per me è una cosa tra le più difficili da fare, il programma pensa che abbiamo il “plotter”, ci chiede il colore delle penne ed altre str…, calma vi dirò come arrangiarci.

    Altre poche puntate (10 o 20) scherzo e vi lascerò in pace.

    Per adesso vi saluto, arrivederci,

    Mario

    Torino, 3/1/2012 – seconda edizione revisionata






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    Messaggio Da Mario Tibollo Lun 09 Gen 2012, 13:30

    Il cad e il navimodellismo
    Undicesima puntata

    Allora abbiamo ricalcato tutte le sezioni trasversali avanti. Bene. Vi faccio vedere quelle “dietro” che ho nel mio archivio, (triangolo delle Bermude) vi ho detto che bisogna essere ordinati, no? Noterete che la chiglia è rossa, per voi l’ho fatta blu e forse è meglio.
    Naturalmente tutta la procedura per quelle “dietro” è uguale a quelle “avanti”. Scusatemi se faccio queste precisazioni, ma l’intento è di farmi capire…

    Il cad nel navimodellismo Immagi72

    Con tutti i soli dei layer accesi…vediamo se spengo il n.0 –zero-

    Il cad nel navimodellismo Immagi73

    Bello no? Qui ho disegnato anche la M, in quelle avanti, per non avere duplicati inutili non l’ho ricalcata (ho dimenticato di dirvelo, ma se lo avete fatto non fatelo con quelle dietro)…”Specchio poppa” si fa con lo stesso comando con cui abbiamo scritto i numeri, solo che qui abbiamo usato le lettere…Due ultime cose e chiudo l’argomento sezioni trasversali.
    Potrebbe essere necessario e/o opportuno far sparire definitivamente il jpg che abbiamo copiato, previo salvataggio, vediamo come si fa e dopo risalviamo aggiungendo per es.”bis”. Perché cancellare il jpg? Per contenere le dimensioni del file dwg –dimensioni già ridotte ce le da il sistema- , esportazione del dwg in altro programma, es. Rhinoceros dove il jpg potrebbe dar fastidio…è successo a me. Allora vediamo l’immagine alla fine di pag.61 (caspita la numerazione serve…) posizioniamoci su uno dei quattro lati del rettangolo che include il jpg (è nero) clic e vedremo che la linea cliccata diventa punteggiata, pigiamo cancel, del, quello che abbiamo e…il jpg è sparito…anche se il layer 0 –zero- è sempre la, con il sole acceso e non si può cancellare. Ho detto di salvare prima e dopo il file per mia esperienza, per fare delle modifiche avevo bisogno del jpg da copiare e…non ce l’avevo più…parolacce ecc. ecc. Alla fine della favola avremo l’immagine di cui a pag.62 senza però linee nere.
    Ultima cosa da fare è far diventare intere le semi-sezioni che abbiamo ricalcato, semplicissimo, vediamo: comando “specchio” mi dice selezionare oggetti, li seleziono cliccando in alto a sx, tengo premuto e mi sposto in basso a dx e clic (avete visto il rettangolo che comprende tutti gli oggetti selezionati?) premo enter e mi chiede primo punto linea speculare, seleziono snap intersezioni e clicco dove vedrete, sono con orto on, muovete il mouse, quando vedete le due metà “azzeccarsi”, unirsi per i polentoni, cliccate dove siete ed è fatto.

    Il cad nel navimodellismo Immagi74

    Notate che le scritte a dx sono normali? Alcune versioni fa si invertivano.
    Ora STAMPIAMO tutto, se spegnete tutti i soli meno uno, potrete stampare una sezione alla volta:
    comando: File, stampa e viene fuori

    Il cad nel navimodellismo Immagi75

    Ve l’avevo detto che stampare è un po’ “impiccioso” diciamo meglio un po’ complesso, mi sono stampato l’immagine e cercherò di darvi le dritte giuste, dunque:
    Quella che vedete è la schermata che appare dopo aver scelto file e stampa, andiamo con ordine
    1-Se non vedete quello che c’è nel rettangolo cliccate sulla freccina 1a, dovrebbe uscire quello che vedete;
    2-Stampante – cliccate su freccina e deve apparire il nome della vostra stampante, cliccateci su e poi vedremo con altra immagine;
    3-Dimensione foglio, come sopra e scegliete A4;
    4-Se c’è adatta al foglio togliete la spunta, altrimenti non siamo in scala 1:1;
    5-Scegliete finestra;
    6-Esce mm. va bene; ho dimenticato un passaggio, lo faccio e lo chiamo 6a;
    6a –cliccate, si srotola, scegliete 1:1;
    7-Fate uscire spunta su stampa centrata;
    8-Cliccate Ok, il numero 9 ci servirà dopo, scusate
    Alla fine avremo

    Il cad nel navimodellismo Immagi76

    continua....



















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    Messaggio Da Mario Tibollo Lun 09 Gen 2012, 13:39

    continua 11^ puntata...

    Ma non è finita, scegliamo finestra e viene
    Il disegno ed il comando ci chiede: specificare 1° angolo, cliccate su a sx, poi 2° angolo, clic giù a dx, in parole povere dovete comprendere nel rettangolo TUTTO il disegno da stampare, riappare la finestra di cui innanzi, cliccate su anteprima:

    Il cad nel navimodellismo Immagi77

    E vediamo:

    Il cad nel navimodellismo Immagi78

    Va tutto bene, cliccate sull’icona sopra a sx, quella con l’immagine della stampante e se siete fortunati, finalmente si stampa, sempre se avremo acceso la stampante, succede anche di questo…Ve l’avevo detto che è complicato, i passaggi li ho provati tutti, spero di non aver omesso nulla. Sono sempre qui…
    Dimenticavo, per le stampate successive sarà più semplice, vediamo perché:

    Il cad nel navimodellismo Immagi79

    Ok? Fate comunque una verifica veloce di come appaiono gli altri comandi. Poi solo finestra (la fate), anteprima e stampa…

    Mi è stato chiesto: ma se voglio ingrandire o rimpicciolire per avere una scala diversa da 1:1 come faccio? Provo a dirvelo nel modo più semplice.
    Se vogliamo diminuire del 50% il nostro disegno (la metà): scala 1:2 (aprite la tendina e scegliete, se non trovate quello che serve a voi vedremo come si fa)
    Se invece vogliamo ingrandire del 50% il nostro disegno (il doppio) scegliete scala 2:1. Semplice no?
    Se invece volete ridurre o ingrandire in una scala che non troviamo nella “tendina”?
    Ho provato “personalizzato” ma non funziona, dobbiamo cambiare unità cancelliamo quello che appare e scriviamo ad esempio 7.88 e la stampa si riduce,
    se invece digitiamo 0.77 la stampa si ingrandisce. Provate e vedrete, comunque posto immagine

    Il cad nel navimodellismo Immagi80

    Cari Amici, questa volta mi sono stancato VERAMENTE, ho anche dimenticato la numerazione delle pagine, lo farò domani…e saranno cavoletti di Bruxell quando posterò la puntata sul forum (5 immagini per volta, spezzatino…mi divertirò…)

    Buon divertimento, ciao

    Mario

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    Messaggio Da Mario Tibollo Sab 14 Gen 2012, 19:56

    Il cad e il navimodellismo
    Dodicesima puntata

    Carissimi Amici ho chiuso la scorsa puntata cercando di spiegarvi come si stampa con AutoCad, ho risolto il tutto a modo mio, ma può servire anche a voi. Nulla vieta che facciate esperimenti e se trovate un modo più razionale per farlo, ditelo, c’è sempre da imparare. Per disegni “più grandi” bisognerà rivolgersi ad una eliografia e se vi diranno a che scala stampo? Rispondete al 100% che per noi comuni mortali vuol dire 1:1 ovvero così come sta.

    In teoria i miei “spiegoni” potrebbero finire qui, ne abbiamo visti di comandi e di trucchetti, ma ritengo di dovermi soffermare su alcuni punti, almeno sommariamente:

    -disegnare e non copiare (caso di Pino e spero di qualcun altro intraprendente come lui –Pino l’ho conosciuto su altro forum e lo cito solo come esempio, spero che non me ne vorrà. In breve ha preso le misure di una barca vera in corso di restauro e vuole costruirsi il modello, vedremo in seguito);

    -cosa ho copiato oltre le sez.trasversali per La Belle (può interessare a chi ha in progetto la sua realizzazione od altro modello più in generale);

    -veloce carrellata sui comandi “iconcine” che non vi ho descritto e come “raddrizzare un jpg “storto” con AutoCad, ricordate? L’avevo lasciato in sospeso, dimenticavo il comando “scala” che ho imparato grazie ad un Amico dopo la stesura della prima versione del mio spiegone;

    -conclusioni finali.

    Ho fatto l’elenco per non dimenticare quello che ora ho in mente; se mi viene qualcosa d’altro lo dirò.

    Disegnare e non copiare
    Tanto di cappello a chi ci sta provando o vuol provarci, a mano o con il cad, è lo stesso, con il cad ritengo meglio per vie delle misure al centesimo, la possibilità di cancellare facilmente ecc. ecc. ne abbiamo già parlato e vedremo ancora nelle conclusioni.

    Tutto quello che dirò è come la penso, non si offenda chi la pensa diversamente. Un collega napoletano anni fa, agli inizi della diffusione dei computer casalinghi, in una riunione di lavoro, a proposito di queste macchine “infernali” argutamente disse:
    “Munnezza in, munnezza out” in seguito scoprii che era la traduzione letterale dall’inglese in partenopeo della frase “garbage in, garbage out” pronunciata da un personaggio famoso nel campo dell’informatica (mi sembra). Cosa vuol dire esattamente? Come in tutte le cose, per ora e fortunatamente, le macchine le comandano gli uomini (maschi e femmine, please) e visto che essi non sono infallibili non è detto che usando male un computer lo stesso restituisca qualcosa di buono, anzi il contrario.

    Torniamo a noi,
    presupposto per disegnarsi una barca/nave è avere delle misure le più precise possibili, come possiamo fare? Le prendiamo noi dal vivo (Pino) o dai sacri testi inglesi dove sono elencate tutte le misure dei vari componenti la nave, quasi tutte fatte di proporzioni, es. lo spessore di una costa all’altezza del madiere è 5/10 dello spessore della chiglia (misure a caso) e così via…Boudriot da delle misure, ma andiamoci cauti (vedere ultime pag. 1° vol 74 cann., provate a fare i calcoli con il piede di mm.325 e ne vedrete delle belle…) insomma non è per niente facile non avere “immondizia in”…

    Torniamo a Pino (mi scuserà per la continua citazione) ha le sue misure, ci ha fatto anche vedere il modo ingegnoso con cui le ha prese, Ok? Ora ha sviluppato a mano i disegni delle ordinate, della chiglia, ha tagliato i pezzi e…si è accorto che qualcosa non andava (in effetti non ci ha detto cosa). Che consiglio posso dargli? Provare e riprovare fino a che non ha un risultato buono oppure disegnare il tutto con il cad e verificare preventivamente. Come? Non ho i suoi disegni e le sue misure, ipotizzo: disegnarsi le ordinate come abbiamo visto per le sez. trasv. e già potrà farsi un’idea, mi spiego, se una ordinata è più larga o più stretta della seguente o precedente mentre logicamente dovrebbe essere il contrario e lo si vede ad “occhio nudo” evidentemente c’è qualcosa che non va. Ammesso che le ordinate appaiano ok, svilupperei una vista da sopra della barca, alle distanze prese sul posto traccerei delle rette parallele rappresentanti la larghezza delle ordinate ad una altezza uguale per tutte, diciamo cm.2, poi congiungerei le estremità di tali rette con una “spline” e vedrei: se la curva è “fair”, filante, coerente direi io, tutto ok; se invece sembra un “tratturo” (Pino mi capisce, siamo entrambi pugliesi) e cioè ondivaga, allora ci sono problemi. Come rimediare? O riprendere meglio le misure, ma non è facile sia perché la barca non “sta” a Torino e sia perché è oggettivamente difficile anche avendola a disposizione. Reputo Pino persona intelligente e quindi sicuramente riuscirà nel suo intento, sono a sua disposizione per eventuali altri consigli. Morale? Almeno per cominciare partiamo da una buona monografia, da prendere sempre “con le molle”, ne abbiamo già parlato troppo…studiare i disegni, misurare, controllare, ricopiare con cad ecc.ecc.ecc. ed alla fine realizzare comunque una “ciofeca” (parlo in generale, Pino non c’entra e mi ci metto io per primo) ovvero comprarsi una bella scatola di montaggio e…fare gli stessi errori di chi l’ha progettata…A voi la scelta…Argomento chiuso.

    Cosa ho fatto con La Belle
    Attualmente le sezioni trasversali (planche 3), la vista laterale (pl.1), la vista da sopra (pl.2 ), la vista laterale con dettaglio delle doppie coste (pl.7), particolari vari tipo arcaccia, dritto di poppa ecc., mi riservo, quando ci arriverò, sistemazione dei bagli, interni, tutto quello che mi potrà servire ed aiutare, dimenticavo tutte le doppie coste (29) di cui a pl.4 e 5. A parte le sez.trasv. il tutto nasce da una gri-glia di base derivante da misurazioni e decisioni. Se interessano più dettagli parliamone in commenti
    Carrellata sui comandi “iconcine” che ho nella mia finestra AutoCad

    Apro e vedo cosa non vi ho illustrato. Qualcuno di buona volontà, potrebbe fare un elenco dei comandi che ho dettagliato, con la pagina relativa…scherzo. Vediamo, mi accorgo che sarebbe troppo lungo, ormai siete “svezzati” e potrete (dovrete) provare da soli altrimenti “facciamo notte”…. Comunque:

    -File, Modifica ecc. comandi più o meno comuni in ambiente windows

    -2a riga, abbiamo detto che appare di default, abbiamo cliccato con dx su “design center” per avere le iconcine che non appaiono di default

    -3a riga, guardatevi i primi quattro, il quinto “colore” l’abbiamo visto, il sesto “DaLayer” ci dice il tipo di linea, cliccate sulla freccina e guardate la “tendina” se volete anche su “altro” e vedrete quanti tipi di linea potrete usare, il sesto, sempre “DaLayer” ci fa scegliere lo spessore delle linee…

    -4a i vari tipi di “snap”, basta provare, layer ne abbiamo parlato ampiamente

    5a i vari tipi di linee, curve, poligoni, cerchi ecc., sempre da provare; poi tutti i tipi di zoom ed altri comandi, alcuni già visti, altri da provare.
    Non vi parlo dei blocchi, come si maneggiano, come si esplodono. Perché? Perché non ne ho la padronanza e potrei dire corbellerie, potrebbero servire, ma se ne può fare a meno…se volete sperimentate… TUTTO QUI e scusate se è poco…
    Raddrizziamo con AutoCad un jpg storto
    Ve lo dovevo, vado a ripostare una immagine già vista, se non sbaglio è la n.10 quinta puntata, eccola, la ottengo con il comando: inserisci file raster:

    Il cad nel navimodellismo Immagi81

    L’angolo di “stortura” l’ho dato con PhotoShop e quindi l’immagine è stata inserita già “storta”, vediamo come misurare l’angolo col cad e come raddrizzarlo:
    Comando “quotatura” scegliere “angolare” a 1a domanda cliccare su linea storta, a 2^ cliccare su quella dritta e vedete:

    Il cad nel navimodellismo Immagi82

    Cancello la scritta 10°, comando ruota, seleziono tutto il jpg (TUTTO) sappiamo come si fa, mi chiede “specificare punto base”, clicco con snap intersez. al vertice, mi chiede “specificare angolo”, digito 10, enter ed ecco:

    Il cad nel navimodellismo Immagi83

    La “storta” è ora ortogonale, l’ex ortogonale è diventata “storta”. A questo punto vado avanti dopo aver cancellato l’ attuale “storta” (quella a sx.) . Ci siamo? Penso di si.

    Conclusioni finali con ultima puntata.
    Ciao
    Mario

    Torino, 14/1/2012 – seconda edizione revisionata
    P.S.: non ci crederete, ma ho imparato qualcosa di nuovo e subito ve la passo. Numererò la/le pagine 75bis, ter ecc. per non incasinare le puntate già scritte e numerate.
    Mi è capitato di vedere non perfettamente ortogonale il jpg inserito, l’occhio umano è una grande cosa, ho fatto tutto come ho dettagliato innanzi, ma arrivato alla quotatura ho avuto risultato 0 –zero- e mi son detto: “evidentemente non ci vedo bene”, me ne son fre-gato ed ho ricalcato (niente di male, come vedremo trattasi di decimi di grado, diciamo 0,5 se superiore avrei avuto risultato 1, ininfluenti forse, ma non preciso al 100%) sbagliavo, mi son ricordato un certo settaggio che abbiamo fatto, la sezione gradi aveva 0 –zero- come intero e nessun decimale…Ho riesumato questa immagine ed ho fatto uscire gli stessi decimali (4) degli altri settaggi. Bingo! Ho rifatto tutta la procedura e quando ho quotato ho visto 0,15 (è un esempio) continuata la procedura ho digitato angolo 0,15 e finalmente il jpg si è veramente raddrizzato…
    Se volete leggetevi velocemente il capitolo precedente, è un po’ “ostico”, vediamo in pratica cosa fare:
    Apro la finestra che appare a pag.8 -3^ puntata-: formato, unità, nella sez. “angolo” apro la tendina “precisione” e scelgo 0,0000 cioè 4 decimali, alla fine clicco su ok. E’ tutto, se e quando andrò a misurare angoli avrò una precisione maggiore, il sistema fa vedere i primi due decimali, ma fa i calcoli con quattro. Immagine:

    Il cad nel navimodellismo Immagi84

    Grazie a tutti voi ho imparato una cosa nuova, avrei dovuto pensarci prima, ma l’ho fatto solo ora che mi sono “concentrato” sulla materia.

    P.S.: il comando “scala” ve lo farò vedere prossimamente







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    Messaggio Da Mario Tibollo Dom 22 Gen 2012, 13:28

    IL COMANDO SCALA, questo sconosciuto (breve riassunto dell’opera di Kempson sul disegno di una nave partendo da un disegnino trovato su di un libro con il cosiddetto “metodo geometrico”-manuale trovato su internet)

    Allora Amici, eravamo rimasti al ridimensionamento con il comando AutoCad SCALA che non conoscevo. Il librone sul cad al riguardo dà diverse soluzioni, cerco di riassumere quelle che possono interessarci.

    1)-Se i fattori scala x, y sono uguali si può tranquillamente usarlo

    2)-Se invece, come quasi sempre succede, i fattori scala x ed y sono diversi allora è necessario creare un blocco del disegno che si vuole scalare, inserirlo ed alla richiesta di x immettere il suo fattore di scala, altrettanto per la y.

    3)-In particolare per i files raster inseriti, se in scala diversi è possibile agire su di essi prima di ricopiarli. Mi riservo di approfondire.

    Scusatemi Amici, mentre scrivevo quanto innanzi quasi quasi non ci capivo un tubo, figuriamoci chi non conosce il cad. Niente paura, cercherò di spiegarmi meglio, anche con immagini (cribbio mi fate lavorare pesantemente…)

    Ritengo opportuno spiegare per primo con un esempio cos’è il fattore scala, supponiamo di avere due rettangoli, uno lungo 20 (x) ed alto 10 (y) ed un altro lungo 10 (x’) ed alto 5 (y’). Dal semplice esempio (fatto apposta) si capisce subito che il secondo rettangolo è la metà del primo sia sull’asse x che su quello y, infatti x:x’=20:10 = 2, y:y’=10:5 = 2. In conclusione se vogliamo far diventare il rettangolo piccolo uguale al grande, quando il comando scala ci chiederà il fattore scala dovremo digitare 2 ed i due rettangoli saranno uguali. Se invece vogliamo ridurre il grande alla misura del piccolo il fattore sarà 0,5. Vi risparmio il calcolo, fatevelo voi.
    Vediamo le schermate di AutoCad:

    -disegnate due rettangoli con le misure dette tenendoli vicini ma separati, digitate nella riga di comando “scala” – invio, immagine-1

    Il cad nel navimodellismo Imm-110

    CONFESSIONE DI UN POVERO CRISTO: IO
    AVEVO FINITO LO SPIEGONE, MI PAREVA ANCHE ABBASTANZA COMPRENSIBILE, A RICHIESTA DI WORD SE VOLEVO SALVARE IL TUTTO HO RISPOSTO: NO. POTETE CAPIRE L’ARRABIATURA, LE PAROLACCE ECC.

    VA BE’, PAZIENZA, RICOMINCIAMO


    Riferimento all’immagine precedente, dopo aver dato invio, il programma mi chiede la scala e quindi digito 2 ed i due rettangoli diventano uguali (v/quotatura). Semplice no?

    Imm.2

    Il cad nel navimodellismo Imm-810

    Ora vediamo il caso n.2, quello più ricorrente in cui i fattori di scala x ed y sono diversi. Disegno i soliti due rettangoli: il primo 20x10 (x-y) ed il secondo 15x8 unità (sempre x-y). Ora i fattori di scala, se voglio ingrandire il rettangolo piccolo, sono: 20:15 (x:x’) =1,3333 e 10:8 (y:y’) = 1,25, ometto l’immagine. Poi devo creare un “blocco” contenente il rettangolo piccolo,

    ecco Imm.3

    Il cad nel navimodellismo Imm-510

    Ed ho creato un blocco col nome “blocco” (che fantasia..)
    Ora inserisco il blocco (meno male che le immagini le avevo salvate in PhotoShop, devo solo scrivere e richiamarle)

    immagine 4

    Il cad nel navimodellismo Imm-610

    Viene fuori la seguente finestra dove alla x scrivo 1.3333 (attenzione: punto e non virgola) ed alla y 1.25, insomma i due fattori di scala innanzi descritti e…voilà, dopo aver dato invio, ho i due rettangoli uguali. Uffa!!!!

    Imm.5

    Il cad nel navimodellismo Imm-710

    segue...














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    Messaggio Da Mario Tibollo Dom 22 Gen 2012, 13:33

    seguito comando scala...

    Il cad nel navimodellismo Imm-811

    A scanso di equivoci ho fatto un “salvataggio”.

    Brevemente il punto n.3 e cioè intervenire sul raster importato nel cad prima di ricopiare. L’Autore è però intervenuto sul disegno cad.

    Il “librone” dice che ci vogliono 6 passaggi che mi/vi risparmio. Condizione essenziale per l’uso di questo metodo è che si conosca con esattezza la lunghezza di una linea e questo non sempre è possibile, per cui DIMENTICHIAMOCI di questa possibilità. Chi vuol approfondire acquisti il “librone” e legga da fine pagina 362 a pagina 363. Dico questo anche in virtù delle mie considerazioni finali su tutto quanto abbiamo visto sin qui.

    CONSIDERAZIONI FINALI DI MARIO (si possono anche non condividere è una questione di essere o no masochisti, fate voi, io non lo sono).

    Allora, così come ho avuto modo di dire in altre occasioni, a cosa serve ricalcare –badate bene, non disegnare con il cad- uno o più disegni fatti da qualcuno più bravo di noi? Per quanto mi riguarda lo faccio per normalizzarli e correggere errori dovuti alla distorsione della carta, stampa non perfetta e qualche eventuale errorino del disegnatore. Ne ho già parlato. Punto e basta ed avanza.

    Ove mai volessimo realizzare una nave di cui non si reperiscono i disegni, come pare sia successo all’Autore che ha trovato un trittico su di un libro, usiamo lo scanner e non la foto digitale, ci eviteremo lavoro inutile. Non sto sminuendo l’opera di Kempson, lungi da me, tanto di cappello, arrivati a pagina 31 ho imparato a scalare i disegni che prima non sapevo fare, questo perché con il metodo dello scanner da me seguito non ne ho mai avuto bisogno. Quindi, grazie, c’è sempre da imparare e penso che andando avanti nella lettura dell’opera spero di trovarne ancora.

    Mi direte che anche il sistema dello scanner può avere qualche problema, forse si, per evitarli al massimo insieme ad ogni disegno da scansionare metto in posizioni diverse segmenti di cm.10 disegnato con il cad e stampati su carta da lucidi (quella chiara che si usa per le proiezioni a schermo nelle conferenze, ora forse soppiantata da proiezioni di files Power Poin). Stampata la scansione controllo che i 10 cm. Siano esatti nelle diverse posizioni. Fino ad ora, e disegni ne ho fatti molti, è sempre andata bene.

    Ok vi ho annoiato abbastanza, scusatemi, comunque l’argomento è interessante.

    Saluti affettuosi a tutti Voi dal vostro
    Mario

    Torino, 20/9/2011 – seconda edizione 22/1/2012 rivista

    P.S.: scusate eventuali errori di grammatica o di sintassi, non ho fatto studi classici, sono ragioniere….


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    Messaggio Da Mario Tibollo Dom 22 Gen 2012, 13:35

    Scusate, forse ho duplicato la seconda parte, ho provato a cancellare, non so se ci sono riuscito.
    Ciao
    Mario

    Si, cancellazione riuscita....


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    Messaggio Da Mario Tibollo Dom 29 Gen 2012, 12:25


    Il cad e il navimodellismo
    Appendice

    Ritengo di non essere stato esaustivo alla fine della 11^ puntata quando ho parlato di stampe a scale non predefinite. Ci ritorno cercando di essere più chiaro.

    Faccio un esempio con La Salamandre disegni di Boudriot scala 1:48.

    Il mio amico che costruisce in scala 1:250 mi ha chiesto: 1) che numeri devo impostare in AutoCad, 2) e quali in PhotoShop. Purtroppo i due programmi usano sistemi diversi.

    Sono sempre un “sempliciotto” e nel timore di sbagliare e di dire cavolate faccio “la prova del nove”, dunque partiamo da qualcosa di concreto: la distanza tra due punti ben precisi de La Salamandre in scala 1:48 è mm.488,25 (me lo dice AutoCad col comando “quotatura”) e cioè in scala reale della nave vera 488,25x48= 23436 ora dividiamo per 250 (la scala che vogliamo ottenere) ed avremo mm.93,744 (che con approssimazione potremo misurare col decimetro sulla stampa finale).

    Facciamo un passo indietro per vedere come ottengo “stì numeracci” da dare in pasto a PhotoShop ed AutoCad.

    Due semplici formulette che ho preso da qualche parte:

    INGRANDIRE – (scala attuale(72) / nuova scala(48)) = 1,5 cioè moltiplicare per

    RIDURRE – 100–(48/72 X 100) = 33,333% cioè ridurre del 33,33%

    Non è che ci capisca molto delle due formulette, la mia aritmetica è datata ed arruginita, ma funzionano. Vediamo:

    riduciamo nel nostro caso e avremo 100-(48/250x100) = 19,2%
    Con PhotoShop è semplice, quando ci chiede come stampo (di regola 100%)? Gli diciamo invece 19,2%.

    AutoCad è più “rognoso” e ragiona diversamente come faccio ad ottenere lo stesso risultato di PhotoShop? Ecco la formula 100/19,2 = 5.21 che sono le unità che dobbiamo impostare nella sez.scala della finestra che appare dopo aver dato il comando “stampa” e cioè 1mm.=5.21 unità

    Confronto stampe PhotoShopm e Autocad = coincidono, altrimenti con AutoCad provo 5,22 ad esempio (così ho ottenuto disegni uguali con i due programmi)
    Misuro la distanza predefinita =mm.93,744, per quel che si può apprezzare ad occhio e con il righello, e coincide.

    Se mi è consentito C. V. D. Ve l’avevo detto che stampare con AutoCad è difficile…

    Mi piacerebbe conoscere il parere di qualcuno più “matematico” di me, ad ogni buon conto il sistema forse empirico funziona e credo di averlo dimostrato. Fate delle prove, ad esempio con una linea di mm.100 e vedrete…

    Di più “nin zo”

    Mario

    Torino 29/1/2012 – seconda edizione revisionata


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    Messaggio Da Mario Tibollo Dom 29 Gen 2012, 12:31


    Il cad e il navimodellismo
    Considerazioni finali

    Carissimi Amici, sono finalmente arrivato alla fine della “saga”, non le chiamo istruzioni, tutorial, insegnamenti od altro dal sapore “professionale” ma semplicemente una carrellata su quello che so fare in modo artigianale con AutoCad, non molto, ma basta ed avanza per lo scopo che ci eravamo prefissi: “normalizzare” copiandolo un disegno fatto da altri e, volendo ed avendo fonti attendibili , disegnarsi la nave dei sogni di cui non si trova un disegno decente. Chiedo scusa per eventuali imprecisioni ed “incasinamenti” –vedi stampa- ma il programma è quello che è ed io non sono uno scrittore professionista. Se almeno un Amico tra di voi avrà avuto giovamento sarò molto contento. Altrimenti mi sono impegnato, divertito, imparato cosucce che non sapevo fare con PhotoShop e con AutoCad, postare messaggi lunghi ed immagini sul Forum e così via.

    Disegnare e/o copiare col Cad risolve tutti i problemi? Assolutamente no, ricordate “munnezza in, munnezza out”. Boudriot disegnava a “mano” altri col Cad, ma hanno commesso errori pure loro, cito solo Delacroix con il Fleuron e Fissore con la sua tartana ligure “Gemma” siamo tutti “umani” ed è naturale sbagliare.

    Ed allora mi chiederete perché devo imparare ad usare il Cad? A cosa mi serve? Posso rispondere: 1) avete imparato una cosa nuova e può servire anche per altre faccende; 2) avremo preso coscienza di eventuali errori (molti dovuti alla riproduzione a stampa non precisa) che potremo cercare di correggere, sia disegnando, sia quando andremo a tagliare i legnetti tenendoli presente (gli errori) e stando “grassi” o “magri” di conseguenza 3) una forma di curiosità per le cose nuove, non conosciute.

    Non mi viene in mente altro.

    Non mi resta che salutarvi con affetto, avete avuto coraggio a leggervi tutti questi polpettoni che vi ho propinato, spero di essere stato utile e comunque sono a vostra disposizione per quanto possibile. Non esiterò a dire: “questo non lo so fare” e non mi offenderò se farete critiche puntuali e costruttive.

    Un abbraccio collettivo e telematico dal vostro,

    Mario

    Torino, 29/1/2012 – seconda edizione revisionata.



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