LO SCORPIONE sec.XVI

Quest'arma da lancio può essere considerata come precursore dei cannoni veri e propri a polvere pirica in grado di lanciare a più di 200 metri palle di ferro, sassi o dardi, aveva una grande precisione di tiro rispetto alle catapulte, ed era micidiale come le prime bocche da fuoco del XV o XVI secolo.

Ciao Ethan,
ti sposto 1 foto, mi raccomando di non inserire più di 5 foto per messaggio

Un salutone

Ecco il seguito...

Anche questa è eccellente...

mi sembrava di aver letto 6 foto, chiedo scusa.

Ethan71 ha scritto: mi sembrava di aver letto 6 foto, chiedo scusa.

Nessun problema,
sei già stato bravissimo a fare tutto da solo


Un salutone

WoW bello! Complimenti per la realizzazione!

Arma particolare,interessante...come interessante sarebbe sapere come funzionava,ovvero quale meccanismo ne comandava il lancio, quale meccanismo gli dava la spinta necessaria al lancio del mega dardo(mi si consenta la terminologia non troppo appropriata)Comunque ben fatto Ethan,ben fatto!
Ciao.Luigi.

luigi 57 ha scritto:Arma particolare,interessante...come interessante sarebbe sapere come funzionava,ovvero quale meccanismo ne comandava il lancio, quale meccanismo gli dava la spinta necessaria al lancio del mega dardo(mi si consenta la terminologia non troppo appropriata)Comunque ben fatto Ethan,ben fatto!
Ciao.Luigi.

Si Luigi, era un'arma particolare, gli scorpioni erano armi destinate al lancio di dardi e giavellotti, iniziarono ad essere impiegati nell'esercito romano nella prima metà del primo secolo. Generalmente la lunghezza dei dardi di uno scorpione era fissa siu 70 cm che potevano essere scagliati con precisione ad una distanza di 100 metri, mentre la gittata utile era di 400 metri. Gli scorpioni venivano posizionati in batterie su alture in modo da sfoltire le truppe avversarie e fiaccare il nemico questo tipo di arma venne utilizzato largamente da Giuglio Cesare in questo modo. Ma in principio gli scorpioni non erano mobili, ma fissi ed utilizzati come macchine da assedio o da difesa. Solo successivamente se ne consentì la mobilità cambiando, in diverse maniere, la forma dell'affusto, a secondo dei tempi e dei popoli. Nel mio caso e' una macchina da assedio, come vedi a una regolazione tipica ad alzo e rotazione sull'asse (FOTO 1). Per quanto riguarda la "carica" era effettuata da un verricello che faceva arretrare il porta pietre e tendeva le 4 corde (FOTO 2). Mentre il sistema di scancio era "automatico". Quando veniva messo in trazione ad un certo punto il meccanismo a triangolo funzionava così: il primo angolo veniva tirato dal verricello, l'altro reggeva l'anello di sgancio, poi quando il terzo angolo arrivava al foro di sgancio ci precipitava dentro facendo così che, in maniera naturale ruotasse, facendo in modo che l'anello di sgancio si........sganciasse:D (FOTO 3).

FOTO 1



FOTO 2



FOTO 3

Ciao Ethan,
un'interessantissima e particolareggiata descrizione dello scorpione, anche queste sono cose belle da conoscere e scoprire.



Un salutone

Grazie a te Ethan oggi ne sappiamo qualcosa di più in fatto di armi di epoca romana.Credo comunque che molte siano le invenzioni da attribuire a tale civiltà ma poco le conosciamo cosi'come poco sappiamo del loro impiego.L'impero romano à conosciuto non solo per il lato bellico ma anche come portatore di civiltà e di innovazioni(usi,costumi architettura....)Con questo modello abbiamo dato un input in più al nostro sapere...
Ciao.Luigi