Corazzata Andrea Doria 1941

Per la serie: " Gli incompiuti" volevo presentervi la RN Andrea Doria.
Il libro della serie "Orizzonte Mare" della Bizzarri, fu il primo in assoluto che ebbi modo di leggere, ricordo che facevo ancora le elementari !!
Allora non avrei mai immaginato di farci un modello, ma in qualche modo fu amore a prima vista in particolare riguardo la mimetizzazione del 1941 proposta dal pittore di marina Claudius che colpì il mio immaginario di bambino anche se pare, non fosse poi molto performante.
Intorno ai 16 anni provai a realizzarla in scala 1:72 ( proprio così !!) e per la verità riuscii a finire lo scafo, ma la mancanza di documentazione allora mi fermò e così l' enorme scafo di 2,5 mt. rimase nelle macerie della prima ristrutturazione di casa mia...
Qualche anno fa in internet trovai i disegni che allora mi mancarono, e la febbre ritornò.
Dopo vari ripensamenti optai per una scala molto più abbordabile: 1:300 in waterline e usai il modello come un laboratorio su cui sperimentare tecniche nuove compresa la riduzione in scala dei disegni nella maniera che poi avrei elaborato e migliorato col Bellona. ecco un po' di foto:

Naturalmente usai Photoshop per colorare la nave:

Non ho foto di dettaglio della realizzazione percui vi posterò qualcosa dello stato attuale:

Due parole sul sistema costruttivo.
Le ordinate sono quelle dei soliti disegni costruttivi e sono numerate rispetto la mediana (M) verso prora e verso poppa.
Sono tagliate all' altezza della prima linea d' acqua sotto la linea di galleggiamento, questo per dare un po' più di profondità allo scafo anche se è un waterline.

Le ho ritagliate in compensato da mm. 4 insieme alla finta chiglia sempre in compensato da mm. 4, poi ho tagliato i ponti, in compensavo da mm 1,5 e il fondo che rappresenta la linea d' acqua sotto al galleggiamento in mm. 4
Ho incollato tra loro le parti curandone l' allineamento e ho inserito 4 blocchetti di tiglio, 2 a prua e 2 a poppa. A questo punto ho levigato il tutto per raccordare le parti secondo l' angolo di quartabuono e ho rivestito le fiancate dello scafo con 2 strati di cartoncino.
Quindi ho disposto dei foglietti di carta per macchina da scrivere tagliati in modo da imitare le lamiere e i finti oblò tagliati con il Punch&Die set della Waldron.
La parte poppiera è fatta con listelli da mm. o,5 disposti in verticale e levigati fino a portarli all' altezza di qualche decimo, la calafattura è la stessa colla che altro non è che vinavil tinto di nero. tutte le altre strutture sono legno tornito, limato, carta, ottone, insomma tutto materiale di recupero che avevo in casa.

gran bel lavoro!!
A proposito del Bellona, è tanto che non ci aggiorni sul cantiere! La tua tecnica la seguivo con grande interesse... Spero non lo avrai accantonato! :-)

No assolutamente !!!
sto attraversando un periodo di lavoro molto intenso e dopo essere stato 10 ore sul computer (anche adesso nonostante l' intervento) non ho la necessaria concentrazione per proseguire col modellismo, ma comincio a vedere la luce fuori dal tunnel... Presto ricomincerò a postare cose nuove, per ora mi accontento di qualche lastrina di rame ogni tanto !!!