GIOVANNI PASCOLI scala 1:30

IL TRABACCOLO GIOVANNI PASCOLI                                      

Piccolo bastimento dei porti adriatici, usato per la pesca e poi anche  per il traffico marino. Scafo tozzo e rigonfio ,fondo piatto e largo ,coperta allungata , timone enorme :due alberi a calcese due vele auriche e un polaccone.
Manovre facili , poco equipaggio e portata dalle venti alle cinquanta tonnellate. Queste caratteristiche hanno decretato per secoli il suo successo .Si tratta probabilmente di una derivazione della nave tonda del Medioevo ,ma da quando queste imbarcazioni con le loro vele colorate e i fregi delle famiglie marinare hanno solcato le acque dell’adriatico?
Dal settecento al novecento su queste imbarcazioni  viaggiavano le merci da un porto all’altro ,erano veri e propri cargo che navigavano sempre a pieno carico ,merci legali e , spesso , anche di contrabbando, famose erano le doppie paratie ricavate a bordo.
Non solo veniva riempita la stiva ma spesso anche il ponte era riempito di merci e l’abilità dei comandanti era leggendaria.
Purtroppo l’avvento della navigazione a motore segnò la fine di queste imbarcazioni.
I trabaccoli non erano più economici  e la navigazione a vela non più remunerativa. La costruzione di queste barche venne abbandonata ,ma la loro vita  prese una nuova piega. Il primo fu il Sig. Cornic  di Chicago che prese un trabaccolo e lo trasformò in un imbarcazione da diporto .Altri in seguito sarebbero diventate barche da passeggio e ancora oggi molti fanno ancora bella mostra nei nostri porti adriatici ad uso turistico.
Il modello è in scala 1:30,rilevato e fotografato dall’originale che si trova a Cesenatico,sul porto canale Leonardesco nella sezione galleggiante del museo della Marineria.Previa autorizzazione del museo è possibile salire a bordo e rilevare tutto ciò che occorre per la realizzazione del modello.
Alla prossima
giuseppe

Giuseppe,
ma lo hai fatto in arsenale! Molto bello, complimenti!
Sai la cosa che più mi ha colpito? La colorazione.
E' praticamente perfetta, che colori usi? li vedo assai coprenti con un risultato corposo, uniforme, omogeneo.

Come coloranti uso quelli opachi della Vellejo che sono degli ottimi acrilici .inizialmente si possono vedere le strisciate del pennello, ma una volta asciugato il tutto diventa omogeneo che sembra una plastificazione.
Per la parte immersa uso sempre l'antivegetativa della ditta Veneziani,praticamente la stessa delle imbarcazioni.

Giuseppe,
conosco la Vallejo, l'ho usata e la uso soltanto per i figurini e comunque su piccole cose,
su grandi superfici l'ho sperimentata solo sulla plastica e non mi è piaciuta affatto,
sul legno invece non l'ho mai provata.
Grazie.