Ciao a tutti!

Ciao e buongiorno a tutti!!!

Mi chiamo Matteo, non mi sento di definirmi un "appassionato di modellismo statico" ma in passato (almeno 10 anni fa..) mi sono dedicato a qualche modellino in plastica della seconda guerra mondiale...

Il modellismo navale statico mi ha sempre affascinato, non perché io sia un grande amante del mondo nautico ma perché ci sono dietro un lavoro ed una meticolosità pazzeschi e questo mi ha sempre attratto molto.

Un po' per fare qualcosa di diverso, un po' per vedere se sono all'altezza di questo "mestiere", ho deciso di comprarmi il modellino della Drakkar Vichinga Amati (scala 1:50), non tanto perché più semplice ma perché mi piace moltissimo come imbarcazione.

Ho già guardato parecchi video online, letto articoli e cercato qualche documento sulla nave in questione (anche se purtroppo il massimo che si riesce a trovare è riferito alla Drakkar di Oseberg, in condizioni non proprio ottimali)... Spero (e ne sono certo) di trovare qui tutti i tasselli che mi mancano per portare a termine il progetto!

... Ho già iniziato a leggere qualcosa riguardo alla colorazione/protezione del legno perché al momento è l'unica cosa in forte dubbio, non ho la più pallida idea di cosa sia meglio fare

Ciao Matteo, ben arrivato ...

la Drakkar Vichinga è un'imbarcazione affascinante anche se presenta delle difficoltà realizzative essendo fatta con fasciame a climker e quindi con posa dove le tavole vanno incastrate senza possibilità di levigature finali.

Noto è il metodo di costruzione in "ammiragliato" per cui esistono i piani del muso di Oslo del Drakkar di Oseberg .,, un vero spettacolo.

Buon vento

Giorgio 45 ha scritto:Ciao Matteo, ben arrivato ...

la Drakkar Vichinga è un'imbarcazione affascinante anche se presenta delle difficoltà realizzative essendo fatta con fasciame a climker e quindi con posa dove le tavole vanno incastrate senza possibilità di levigature finali.

Noto è il metodo di costruzione in "ammiragliato" per cui esistono i piani del muso di Oslo del Drakkar di Oseberg .,, un vero spettacolo.

Buon vento

Grazie mille!!

Si, questo lo avevo immaginato.. Ma onestamente guardando alcune costruzioni di scafi (tra cui quello della Drakkar stessa), non mi è sembrato più facile il fasciame a paro, soprattutto dove è necessario rastremare molto zona poppa/prua... Aprirò magari un nuovo post dove pubblicare l'avanzamento del modello, giusto per condividere con voi i progressi

Con costruzione in "ammiragliato" intendi con chiglia al posto della falsa chiglia? Chiedo venia ma sto imparando ancora i termini nautici, un poco alla volta

Categorie di costruzione modelli
poi facciamo un po' di chiarezza sulle varie categorie:

costruzione da kit...si ha il kit con tutto l'occorrente piani compresi e ci si presta al montaggio del modello.

Autocostruzione...si costruisce il modello da piani anche di kit venduti separatamente o comunque partendo da qualunque tipo di piano, ma il tutto o quasi viene realizzato dal modellista, come diceva Gaet.

Ammiragliato...sempre tutto e completamente realizzato dal modellista, su piani molto dettagliati (ancre per intenderci) spesso di cantiere, ma solo ed esclusivamente a scafo chiuso, senza riprodurre o mostrare tutto ciò che è l'ossatura.

Arsenale o cantieristica...si parte direttamente dall'ossatura, in pratica si riproduca la nave in tutto e per tutto come fosse quella vera.

Aggiunta personale
Kit avanzato
Kit di “base” in cui sono corretti gli “errori” dei piani (quando sono presenti; quelli della DeA sono assenti) delle case costruttrici mediante rifacimento di accessori e particolari mal realizzati, incompleti, incongrui o non in scala, per cui è consentito al modellista di esprimere una certa “fantasia” interpretativa purché supportata da ricerche documentali.

Rispetto all’ Ammiragliato è che i piani di partenza, quando presenti, sono semplificati, poco dettagliati e pieni di “aggiustamenti” commerciali.

Buon vento

Ciao Matteo, benvenuto fra noi, avrai sicuramente consigli su come fare determinate cose sul tuo modello.

Non è affatto facile o più facile di altri modelli, anzi, è un'imbarcazione a mio avviso molto impegnativa, non solo per il fasciame a clinker come dice giustamente Giorgio, ma anche per le particolari prora e poppa che queste imbarcazioni avevano a forma di gondola, scolpite con raffigurazioni di draghi o di dei norreni, e poi il trattamento del legno era anche diverso dai soliti schemi, erano di un noce tendente al grigio poiché probabilmente ben catramate, tant'è che i relitti recuperati sembrano addirittura neri.

Buon lavoro, per qualsiasi dubbio... ...siamo qui.

Grazie mille Giorgio per la delucidazione!!!

Essendo il primo modello mi sento in dovere di seguire (quasi) pedissequamente il kit, anche per iniziare a prendere confidenza con tecniche, materiali, ecc... Mi piacerebbe però sapere dove potrei trovare qualche documentazione un po' dettagliata, dalle ricerche che ho fatto io non si trova granché... L'unica cosa che ho "scoperto" è che a quanto pare i vichinghi non avevano le Ancore, usavano delle zavorre di altro tipo (probabilmente sacchi pieni di pietre o simili), se così fosse dovrei rivedere il Kit Amati che invece ha incluso una bella Ancora luccicante

Sapresti indicarmi qualche link interessante?

@Walkyrja: grazie! Spero di essere all'altezza del kit, in caso contrario sarà comunque tutta esperienza al momento l'unica cosa che mi "spaventa" davvero è il sartiame... Pur essendo "più semplice" rispetto ad altre navi, ci sono una marea di nodi e passaggi che non conosco affatto (vi ho già detto che sono ignorante in materia, vero?? ), ma con calma e pazienza vedrò di risolvere anche questo....  

Andiamo per gradi ...
non solo non esistono ancore ma anche il piano velico è immaginario, non abbiamo documentazioni attendibili ... l'albero nei reperti ritrovati, pur essendoci il punto d'inserimento, non c'è ... era un'imbarcazione da guerra che veniva manovrata con molti remi come le imbarcazioni greche e romane e la vela dava solo un piccolo aiuto con vento a favore ... la possibilità di navigare controvento non era ancora stata scoperta.

Per il colore poi il catrame dava la tinta finale come è visibile dai relitti trovati ... totalmente neri.

La prua e la poppa ricurvi a gondola, gli intarsi che terminavano forse in teste di mostro non sono facili da realizzare ... penserei, per iniziare, a modelli più semplici ma se vuoi continuare apri un nuovo dibattito in "Navi e Velieri Work in Progress" nel forum dove si possono pubblicare foto più specifiche a questo tuo argomento.

Buon vento

Nel suo libro "La Nave" Bjorn Landstrom mostra un' ancora rinvenuta su una nave vichinga, mentre sulla nave di Gokstad vi era solo il ceppo di legno.(1) Mentre Lusci nel suo "Enciclopedia di Navi e Modelli di Navi" mette un altro tipo, tra le marre pensa che vi fosse un peso, ceste con pietre, grande macigno o un sacco con pietre (2). Scegli tu cosa mettere.

Benvenuto anche da parte mia, Matteo, e buon divertimento.

Un grazie a Giorgio 45. Un pò mi dispiace che ora non rientro in nessuna categoria ma grazie per la spiegazione che hai dato sui modi di fare modellismo; da ignorante in materia pensavo che arsenale e ammiragliato fossero la stessa cosa.

Qui c'è qualcosa a cui puoi dare un'occhiata.



...e qui hai due video della costruzione di una vera, del Dragon Harald Fairhair:

Poi c'è anche tutta la traversata fino a New York che ti può dare qualche spunto per l'albero e la vela:

Ottimo il contributo di Giulia ...
mentre da parte mia desidero continuare il discorso sulle ancore delle navi vichinghe.

Grazie ad Umberto (Cervotto) per la sua ricerca storica ma penso che si possa esaminare il problema della presenza di ancore a bordo facendo alcune considerazioni.

Prima d'iniziare è opportuno fare il punto su quanto si conosce sull'uso delle navi vichinghe

Da Wikipedia
"Le navi vichinghe venivano costruite secondo la tecnologia più avanzata dell'epoca e fornivano ai navigatori notevoli vantaggi sui rivali. I vichinghi avevano sviluppato tecniche di progettazione e costruzione che consentivano di realizzare navi che non solo erano veloci, ma potevano navigare in acque basse e attraccare praticamente ovunque. Potendo fare a meno dei porti ... Poiché le navi erano dotate di remi, i vichinghi non dovevano affidarsi esclusivamente ai venti favorevoli. Ciò costituiva un enorme vantaggio quando si dovevano effettuare manovre in fiumi stretti, in battaglie navali e nelle fughe impellenti. Gli scafi delle navi vichinghe erano composti di assi sovrapposte collegate le une alle altre; in tal modo era possibile realizzare una superficie esterna solida e leggera ed era sufficiente un telaio meno pesante. Inoltre tale costruzione ad assi sovrapposte creava un effetto aliscafo. Con il movimento veloce in acqua, lo scafo si sollevava verso l'alto e tendeva ad uscire dal liquido, riducendo così la resistenza idrodinamica e aumentando ulteriormente la velocità di avanzamento. Oltre a essere più veloci, queste navi leggere potevano anche essere agevolmente trasportate sulle strisce di terra fra due fiumi ... Vi erano due diversi tipi di imbarcazioni vichinghe: le drakkar e le knarr. Le prime, utilizzate per le esplorazioni e le guerre, erano studiate per essere veloci e maneggevoli, ed erano equipaggiate con remi per renderle indipendenti dalla presenza o meno del vento. I drakkar avevano uno scafo lungo e stretto e un moderato pescaggio, per facilitare lo sbarco di truppe in acque basse. Le knarr invece erano navi mercantili, più lente ma con una maggior capacità di carico, disegnate con uno scafo corto e largo e un profondo pescaggio. Sulle knarr non erano previsti rematori.

A Roskilde si trovano i resti di cinque navi vichinghe in ottimo stato di conservazione, recuperate dal vicino fiordo alla fine degli anni sessanta. Queste cinque navi rappresentano sia le drakkar sia le knarr."

Considerazioni

I drakkar non necessitavano di porti, potevano essere trasportate agevolmente via terra e venivano normalmente usate, considerando il clima e le stagioni, pochi mesi l'anno per compiere esplorazioni e razzie quindi ... quando non in uso è logico pensare che fossero portate a secco. Per l'uso delle ancore non sono presenti sui drakkar gru di Capone o altro per tirarle a bordo per cui avrebbero spesso strisciato lungo il fianco lasciando segni ben evidenti ma sia a prua che a poppa non notiamo né questi segni di sfregamento né un rinforzo con assi più spesse o raddoppiate, inoltre mancano gli argani per alleviare lo sforzo.
Per quanto riguarda l'ancora menzionata da Bjorn Landstrom è da ricordare che il metallo, per popolazioni esclusivamente costiere, rappresenta un "valore" economico notevole in quanto suscettibile di essere fuso e trasformato per cui può essere un bottino di guerra; in alternativa è attribuibile ad una knarr, con uno scafo corto e largo e un profondo pescaggio, imbarcazione che quindi necessita di un porto.

Buon vento

Ci sono anche diversi video del Roskilde museum, questo virtuale è molto interessante a mio avviso.

Wow grazie mille a tutti!!! Quanto materiale molto interessante!!!

Oggi ho iniziato i lavori, anche se molto a rilento... Cerco di documentare i momenti più salienti, appena ho un pochino di materiale apro il post e inizio a pubblicare

Grazie ancora a tutti!!!