Costruzione dei bozzelli

Buongiorno a tutti.
Vorrei condividere il mio metodo di costruzione e di stroppatura dei bozzelli.


Attrezzi e materiali:

Seghetto da traforo con lama sottile
Seghetti con lame più spesse, pari al diametro del foro (0,60 mm per bozzelli da 3 o 4 mm, 0,75 per bozzelli da 5 o 6 mm, 1 mm per bozzelli più grossi)
Trapanino con punte del diametro dei fori e dischetto abrasivo
Lime sottili per legno a sezione ()
Piccolo scalo autocostruito (tavoletta, due quadrelli 10 x 10 mm, incisioni per guidare le lame dei seghetti)  per bloccare e tagliare il tondino
Pinza a molla per bloccare e rifinire  il bozzello
Carta vetrata (grana diversa)
Tondino in legno duro (noce, faggio... se possibile bosso) del diametro del bozzello


Parto dal tondino del diametro dei bozzelli e strofinandolo su una striscia di carta vetrata lo riduco a sezione ovale.


Utilizzando lo scalo per bloccare il tondino, incido leggermente il tondino alla distanza pari allo spessore del bozzello.

Al centro delle incisioni ne pratico un'altra con la lama più spessa, per simulare la fessura della puleggia e successivamente pratico i fori sulle estremità delle fessure.


Giro il tondino e, su ciascun foro, pratico una incisione, sempre con la lama più spessa. Passo sulla carta vetrata per eliminare eventuali bavette



Seguendo le prime incisioni fatte, con il seghetto a lama fine seziono il tondino e ricavo i singoli bozzelli.



Rifinitura del bozzello:
Con la pinza blocco il bozzello e pratico le incisioni per lo stroppo utilizzando il dischetto abrasivo montato sul trapanino, con attenzione elimino le bavette lasciate dal seghetto e, dove possibile, smusso leggermente i bordi del bozzello simulando l'arrotondamento delle maschette.

Materiali:

- Refe di diversa sezione
- Filo da cucito (colore del refe e nero) per le legature e la fasciatura dei cavi
- Colla vinilica diluita
- Colla ciano-acrilica
- Vernice nera all'acqua

Per i bozzelli più grossi (> 4,5 mm):
-  utilizzo la fasciatura dei terminali dei cavi con il filo da cucito nero e la colla diluita, creando un'asola e simulando le redance.
Utilizzerò poi degli anellini di sezione appropriata per collegare i bozzelli. In alcuni casi uso uno stroppo in filo metallico sui bozzelli.
Per i bozzelli più piccoli:
- Per simulare la fasciatura dei cavi, tingo l'estremita degli stessi con vernice nera all'acqua piuttosto spessa che, una volta asciutta, simula abbastanza bene le fasciature impeciate.
     

Vorrei chiedere il Vs parere:
I bozzelli devono essere perfettamente puliti e tutti dello stesso colore o portare le tracce di unto e grasso ?   (penso che venisse usato del grasso per facilitare lo scorrimento delle manovre)
Lo stesso vale per il cordame, con tratti più chiari e più scuri ?

Grazie mille.

Secondo me, quelli che stanno sulle manovre correnti dovrebbero restare intonsi, quelli che stanno sulle manovre fisse invece, a giusta ragione, visto che le cime erano intrise di catrame, potrebbero essere sporcati.

Walkyrja ha scritto:Secondo me, quelli che stanno sulle manovre correnti dovrebbero restare intonsi, quelli che stanno sulle manovre fisse invece, a giusta ragione, visto che le cime erano intrise di catrame, potrebbero essere sporcati.

Però erano le cime catramate, non i bozzelli, quindi se le cime sono nere va già bene. Il grasso era dato "dentro" al bozzello, dove vi era la puleggia, perciò il bozzello dovrebbe essere pulito.

Siamo ai soliti discorsi .
Io la vedo in questo modo: noi su fa dei modellini che devono essere il più possibile uguale alla barca reale. Lo sporco non serve. Personalmente trovo più bello fare del modellismo facendomi anche i disegni. Errori ne farò molti ma la soddisfazione è tanta.

cervotto ha scritto: Il grasso era dato "dentro" al bozzello, dove vi era la puleggia, perciò il bozzello dovrebbe essere pulito.

I bozzelli modellistici che normalmente vengono usati sono bozzelli molto semplificati, non prevedono la puleggia che viene sostituita con un foro e questo genera poi le varie considerazioni che vengono fatte; é bene ricordare che non è una fune che passa in un foro fatto nel legno.

Vi spiego da cosa viene questa idea .... non ridete!
Un po' di tempo fa ho voluto provare a fare alcuni bozzelli di 7 mm (quelli di rimando del comando del timone) con la puleggia "vera" . Quando li ho montati ho visto che la maggior parte delle pulegge non ruotavano. Allora ho cercato di ungere gli assi delle pulegge e hanno cominciato a funzionare| Ma ..... essendo così piccoli l'olio è andato in parte sulla puleggia e un pochino anche sui bozzelli, macchiandoli leggermente.
Muovendo il timone si è sporcato anche un cm di refe da una parte e dall'altra. Poi l'olio è in parte asciugato ma è rimasto il refe un po' più scuro nelle vicinanze dei bozzelli e, tutto considerato non mi è sembrato una brutta riuscita perchè dava l'impressione di essere realistica.
La mia domanda viene da questa storia, ma ... forse macchiare tutte le manovre è un po' esagerato.

Non ho più quel modello, ma avevo fatto le pulegge di 2,5 mm simili a quelle di questa gru di capone.

IGianni Giordano ha scritto:Siamo ai soliti discorsi .
Io la vedo in questo modo: noi su fa dei modellini che devono essere il più possibile uguale alla barca reale. Lo sporco non serve. Personalmente  trovo più bello fare del modellismo  facendomi anche i disegni. Errori ne farò molti ma la soddisfazione è tanta.

Concordo.
A mio parere le strade da seguire sono due:
- replica in scala con riferimento all'imbarcazione "come nuova" ovvero un minuto dopo il varo
- diorama, riportando in questo caso anche i segni dell'usura (grasso ruggine sporco sedimentato ecc. ecc.)