Ma come fanno i liutai?

Ho un mandolino del 1903, che suonava mia nonna materna e che purtroppo non ho mai conosciuto perchè è morta in un bombardamento della 2^ guerra mondiale.
Sono sempre rimasto affascinato da quella realizzazione con listelli, di curve armoniose e di una perfezione totale.
Ora io mi affanno con le ordinate, gli angoli di quartabuono, l'acqua calda, il piegalistelli a caldo, le limette e soprattutto la cartavetro.
Non credo che i liutai dell'epoca, e forse neanche di adesso, usassero nulla di tutto ciò. Forse solo il calore è in comune.
Dico questo perchè magari c'è qualche modellista-liutaio in ascolto, e magari c'è tanto da sapere.
Quando ero giovane e maldestro l'ho fatto cadere dal muro dove era appeso perchè si è rotto il cordino e si è spaccato al centro come una noce. E ancora più maldestramente ho tentato una riparazione che peggio non poteva venire, si vedono ancora i segni del nastro adesivo. Ma ai vent'anni si può perdonare qualcosa.

Il metodo è mostrato su Youtube, legno lasciato a bagno per un certo tempo (i Mastri liutai sanno quanto ci vuole) poi in morsa. Le morse c' erano già fin dai tempi romani, non esattamente come i morsetti attuali, probabilmente vari giri di corda alle estremità dello stampo che tiene i listelli di legno, ma poi con l' invenzione della vite (Archimede) si fecero morsetti come gli attuali. (Errata corrige) L' inventore della vite fu il greco Archita, si piantava semplicemente nel legno, ma fu Archimede che ideò la culla filettata in cui mettere la vite, quindi con una morsa a U con un braccio forato e filettato si potè fare i morsetti attuali.

Hehehe, ne ho uno identico anch'io per lo stesso motivo e mi chiedevo anch'io come facessero a farli più di un secolo fa.