Sono Andrea Garlinzoni, classe 1949
e amante del modellismo
fin da quando andavo alle medie inferiori.
Ho tuttora una grande passione per la II guerra mondiale e per la storia in generale, che mi ha fatto scrivere tante pagine man mano che ne affrontavo un periodo diverso e ne costruivo i modelli bellici e non.
Ho realizzato carri armati, aerei e navi da guerra in plastica, diorami di mare e di terra dove li ho collocati e regalati o venduti. Molta attenzione l’ho dedicata ai trenini Fleishmann e Marklin di cui conservo ancora cataloghi e pubblicazioni, allora mi servivo da Movo: rimpiango ancora il plastico che avevo.
L’ictus che ho avuto, ha ridotto la sensibilità delle dita e la percezione dei piccoli particolari… e mi è andata ancora bene !!! Da allora, mi è però impossibile lavorare sui tanti modelli che vorrei ancora realizzare, facendo le centinaia di nodi necessari per le sartie, assemblando i pezzi e lavorando come si deve.
Quindi ho chiuso con la pratica e vedo i pochi modelli che mi sono rimasti, che si deteriorano e avrebbero bisogno di piccole riparazioni, soprattutto alle manovre fisse e correnti. Riparazioni che non potrò mai effettuare.
Ho deciso quindi di condividere con voi le mie foto, i miei piccoli trucchi, di proporvi i miei disegni di navi antiche e… altro ancora.
Ho realizzato la Santisima Madre (1975), la Couronne di Lusci (1977), il Wasa (1980) e poi il Berlin di Movo, l’Half Moon, l’Albatros. Questi sono i modelli statici che ho ancora.
e amante del modellismo
fin da quando andavo alle medie inferiori.
Ho tuttora una grande passione per la II guerra mondiale e per la storia in generale, che mi ha fatto scrivere tante pagine man mano che ne affrontavo un periodo diverso e ne costruivo i modelli bellici e non.
Ho realizzato carri armati, aerei e navi da guerra in plastica, diorami di mare e di terra dove li ho collocati e regalati o venduti. Molta attenzione l’ho dedicata ai trenini Fleishmann e Marklin di cui conservo ancora cataloghi e pubblicazioni, allora mi servivo da Movo: rimpiango ancora il plastico che avevo.
L’ictus che ho avuto, ha ridotto la sensibilità delle dita e la percezione dei piccoli particolari… e mi è andata ancora bene !!! Da allora, mi è però impossibile lavorare sui tanti modelli che vorrei ancora realizzare, facendo le centinaia di nodi necessari per le sartie, assemblando i pezzi e lavorando come si deve.
Quindi ho chiuso con la pratica e vedo i pochi modelli che mi sono rimasti, che si deteriorano e avrebbero bisogno di piccole riparazioni, soprattutto alle manovre fisse e correnti. Riparazioni che non potrò mai effettuare.
Ho deciso quindi di condividere con voi le mie foto, i miei piccoli trucchi, di proporvi i miei disegni di navi antiche e… altro ancora.
Ho realizzato la Santisima Madre (1975), la Couronne di Lusci (1977), il Wasa (1980) e poi il Berlin di Movo, l’Half Moon, l’Albatros. Questi sono i modelli statici che ho ancora.
- Spoiler:
Ho ancora questi disegni costruttivi delle navi che ho realizzato
Half Moon - Albatros - Berlin
La Couronne Lusci - Wasa 1975
SS madre Aeropiccola 1975
Ma la Couronne l'ho costruita anche in corteccia
Mi sono fermato qui?
No! Il massimo l’ho raggiunto con il modello dello yatch a due alberi Royono, di cui avevo solo alcune foto a colori e qualche nota ma, soprattutto, dei disegni da cui ho ricavato ordinate e linee d’acqua… poi ho disegnato tutti gli altri particolari che mi sono serviti per realizzarlo.
Una grande soddisfazione farmi da solo tutti i disegni per costruirlo !
Nel mio passato ho fatto del mio hobby un’occasione di lavoro e per alcuni anni ho realizzato modelli per il cinema, la TV e per mostrare in piccolo modelli animati da luci e movimenti, le attività dei clienti; lo steso ho fatto per mostrare in grande le piccole invenzioni nelle fiere e nelle esposizioni di settore.
Di seguito le poche immagini che mi sono rimaste di quegli anni di lavoro:
Il B 25 realizzato per la «Seconda guerra mondiale» di E. Biagi
il plastico del complesso della cattedrale di Abidjan,
alcuni modelli «luci e suoni» per una nota azienda antincendio,
il ponte di Brooklyn in 48 modellini per le riprese a passo uno,
la modifica di un modello in ABS di Concorde,
uno scaldabagno Vaillant alto 20 cm e una lavatrice Ignis alta 24 cm,
alcune viste dello spaccato di una miniera,
prove e manufatti per la Lancia con utilizzo di Fibre Ottiche,
un illuminatore a Fibre Ottiche e un display di controllo delle luci di un’auto mediante impianto a Fibre Ottiche,
infine, un esempio di cosa si può illuminare nel modellismo.
Foto B25 utilizzata per la brochure de
«La seconda guerra mondiale» di Enzo Biagi, Fabbri Editori
Il plastico del complesso della cattedrale di Abidjan… all’inizio
Il plastico del complesso della cattedrale di Abidjan
«luci e suoni» per una nota azienda antincendio
«luci e suoni» per una nota azienda antincendio
«luci e suoni» per una nota azienda antincendio
la modifica di un modello in ABS di Concorde
la modifica di un modello in ABS di Concorde
Uno scaldabagno Vaillant alto 20 cm. Una lavatrice Ignis alta 24 cm.
Spaccato di una miniera
Oggetti illuminati con le Fibre Ottiche
Nel modellismo ho illuminato con le Fibre Ottiche l’abitacolo di molti miei modelli, qui uno Skyhawk con il cruscotto illuminato nella stanza buia. Vista del reattore e delle luci di posizione
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