Un tuffo nel passato

Frugando tra le vecchie scartoffie mi è capitata una lettera con cui, circa trent'anni fa, un signore molto distinto, mi spedì l'assegno con il quale volle a tutti i costi acquistare un mio veliero che io misi in esposizione presso un mobilificio; avevo circa vent'anni allora e, pur non volendo, alla fine acconsentii alla vendita e con quei soldi comprai la mia prima moto vera.
Oggi, a distanza di così tanto tempo, sono riuscito a contattarlo ed incontrarlo: nonostante la sua bella età e qualche problemino fisico, è stata una grande emozione per entrambi ma lui aveva gli occhi lucidi e si vedeva che era felice di questo imprevisto tuffo nel passato.
Ne ho approfittato per fare qualche scatto fotografico a quel modello di cui non avevo neanche una foto!
Quel veliero, circa dieci anni dopo l'ho rifatto e adesso fa bella mostra di sè sul mio tavolo!
Ecco il confronto!

Ciao Giampiero!
Entrambi bellissimi , anche io tempo fa , sto parlando anche io di quasi 10 anni , anzi forse anche di più, costruii il Pandora ed ogni volta che lo vedo esposto nello studio legale di mio cugino è sempre un emozione.
Ciao sal.

Ciao Sal!!
Sai, non ricordavo più com'era fatto!
Oggi, dopo averlo rivisto, sono felice di averlo venduto: il modello, a parte alcune cose messe "posticce" dal signore, tipo quelle orribili scialuppe messe pure in posizioni improbabili, presenta evidenti imperfezioni di costruzione: errori di gioventù e di inesperienza!

Se non lo avessi venduto, non lo avrei rifatto, e quello attuale è decisamente molto meglio!!

A chi lo dici Giampiero!
Pensa che sul Pandora il porta brande sulle impavesate pensavo allora che servisse per riporre le vele!
Comparando due fregate a confronto la Pandora di allora e la Surprise di oggi non c'è paragone.

La prima però aveva una particolarità:
gli alberi li ricavai da delle assi di un legno particolare, che mio padre, lavorando in Arsenale quando furono addetti allo smantellamento della Cristoforo Colombo (gemella della Vespucci) prima che fosse consegnata alla Russia per debiti di guerra, riuscì a portare a casa: era un legno molto venato, con dei bellissimi chiaroscuri e ricordo bene che aveva un profumo molto bello mentre lo lavoravo........

Sono particolarità del ginepro quella di non perdere mai il suo profumo e di avere venature particolari, ora è protetto e quindi, se di lui si tratta, sarà difficile poterlo lavorare ancora.

Del ginepro come albero protetto vorrei sapere cosa ne pensa qualche sardo. La prima volta che andai in Sardegna mi spiegarono che erano alberi diventati rari e quindi non si potevano tagliare. Poi vidi che tutti avevano recinzioni e cancelli realizzati in ginepro. Visitai poi una segheria e vendevano belle tavole in ginepro. Booh.
Anche io ne ho recuperato un pò ma è veramente duro da lavorare.
Gianni