Il modellismo è una delle passioni infantili che s’inizia per puro gioco ma che si può protrarre fino all’età adulta diventando attività umana seria e, con la dovuta applicazione, arte nel senso pieno del termine. Il piacere che si ricava nel costruire qualcosa di complesso con le proprie mani è unico ed indiscutibile, il modellismo navale in generale ed in particolare quello d’arsenale della marineria velica, non richiedono solo abilità manuale ma, anche, e con notevole valore, della dovuta conoscenza. È importante essere consci del considerevole tempo che occorre per la costruzione di un tale modello, maturare col tempo una vera cultura marinaresca, tutto ciò per essere inevitabilmente rispettosi di quella autenticità storica che è fondamentale nel modellismo navale. Tutto questo si acquisisce con il tempo e con la volontà, si ha in definitiva la possibilità di migliorarsi notevolmente, poiché nel modellismo di un certo livello confluiscono la pazienza più ricercata, il gusto della meticolosità, la bellezza estetica, il che vuol dire educarsi, disciplinarsi, impegnarsi, e tutto ciò si traduce in amore, passione, volontà. Valori con cui, maggiormente oggi, l’uomo attua se stesso ed i propri sogni.
Costruire un modello, comunque, non significa assoggettarsi al rigore che, in molti ambienti modellistici, viene richiesto, ognuno è libero di applicarsi come meglio crede. Quando invece si matura la pretesa di porre il proprio modello come termine di paragone, portandolo a concorsi o esponendolo sul web come fonte di apprendimento per altri e quindi di didattica, si entra e ci si confronta con il mondo modellistico. Le critiche non solo sono costruttive sempre, se espresse rispettosamente, ma lo sono solo se il modellista in questione saprà accettarle. Fate i vostri modelli come meglio credete, godetevi l’apprezzamento dei vostri cari e degli amici più interessati, se invece maturate l’esigenza di riscontri, che sono poi necessari per la crescita ed il miglioramento, è bene che rispettiate un mondo ed i suoi valori, che non sono dati da cose a caso ma semplicemente da una realtà storica che ha il suo fondamento nel termine MODELLO, ovverosia una riproduzione in scala ridotta di qualcosa che è reale o che lo è stato, e questo modello deve essere conforme all’originale, altrimenti chiamatelo in altra maniera, non Modello, e soprattutto tenetevelo sulla mensola di casa per la gioia di dire: “…l’ho fatto io!”.
Perché nel campo dei figurini anche il più improbo modellista si studia il corpo umano, l’anatomia, le divise, le epoche e poi dopo lo studio della materia si accinge alla riproduzione? E invece in maniera diversa nel modellismo navale le approssimazioni, i più o meno e pressappoco, le superficialità e gli anacronismi si sommano a più mani con la conclusione che ne viene fuori un modello che nulla ha di ciò che il suo termine implica? In pratica se un modellista esegue un modello senza grandi pretese non vedo perché debba essere criticato, saranno fatti suoi e del suo piacere, la mia liberta finisce dove inizia la sua e viceversa, se invece il medesimo modellista ha la presunzione di gareggiare o di portare in visione al mondo modellistico il proprio lavoro, dovrà non solo accettare eventuali critiche ma apprendere da chi dimostra, con le proprie mani e con il proprio ingegno, molte più capacità di lui. Non credo proprio poi, che ci siano modellisti che ne fanno una questione di vita, credo invece che ci siano modellisti che AMANO il modellismo, e lo difendono, e si battono per la sua crescita ed il suo sviluppo. In genere, chi dice che esistono tali modellisti, sono proprio i superficiali pressappochisti che si vogliono pavoneggiare con i loro insulsi lavori e, dicono, di chi invece si applica profondamente, che è un modellista che con squilibrio si applica contortamente perché malato. A buon intenditor poche parole. Vi chiederete, ma chi diavolo è st’----------- che ogni tanto appare sul forum anche in maniera anomala? Ve l’ho detto, un’-----------, che ama il modellismo, che lo vive quotidianamente da anni, con profondità, rispetto e amore, che si è migliorato attraverso la pratica e lo studio, e ne ha ben donde di tanti modellisti pronti a qualunque cosa facile (in maggior parte i modellisti italici), che non è che se la tengono per loro, no, vengono anche a fare lezioni, e presuntuosamente non solo non accettano le critiche ma le rigettano perchè si sentono già arrivati. Questo non fa il bene del modellismo e non è didattica ma, significa solo trasmettere disvalori, pressappochismo, superficialità. Disvalori che non hanno nulla da dividere con la profonda passione che questo artigianato alle soglie dell’arte necessita. Buona serata a tutti e grazie di cuore a l'Amico Rocco per avermi fatto partecipare.
p.s. Anche il termine ----------- è bandito dai vostri scritti? State combinati bene!
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