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I lavori di LUIGICE
luigice- Sotto tenente di vascello
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- Messaggio n°1
Nave S.Felipe su disegni di Vincenzo Lusci
luigice- Sotto tenente di vascello
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- Messaggio n°2
Re: I lavori di LUIGICE
luigice- Sotto tenente di vascello
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- Messaggio n°3
Re: I lavori di LUIGICE
luigice- Sotto tenente di vascello
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- Messaggio n°4
Re: I lavori di LUIGICE
luigice- Sotto tenente di vascello
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- Messaggio n°5
Re: I lavori di LUIGICE
der admiral- Gruppo Modellisti Navali
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- Messaggio n°6
Re: I lavori di LUIGICE
giampieroricci- Gruppo Modellisti Navali
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Numero di messaggi : 2268
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Umore : sereno!
- Messaggio n°7
Re: I lavori di LUIGICE
Avevo notato la stessa cosa......
_________________
verino- Capitano di vascello
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Umore : ...non c'è male...
- Messaggio n°8
Re: I lavori di LUIGICE
bellissima. bel lavoro,Luigi.complimenti.
io l'ho fatto moltissimi anni fa ma con disegni Amati perchè quelli di Lusci li avevo persi...
Franco
io l'ho fatto moltissimi anni fa ma con disegni Amati perchè quelli di Lusci li avevo persi...
Franco
luigice- Sotto tenente di vascello
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Numero di messaggi : 128
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- Messaggio n°9
Re: I lavori di LUIGICE
Capisco i vostri dubbi, ma vi assicuro che e` esattamente delle dimensioni del disegno di Lusci.
der admiral- Gruppo Modellisti Navali
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- Messaggio n°10
Re: I lavori di LUIGICE
gianfini- Gruppo Modellisti Navali
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- Messaggio n°11
Re: I lavori di LUIGICE
Esisteva un rapporto preciso tra lunghezza dello scafo e altezza alberatura?der admiral ha scritto:bella ma...ho l'impressione che l'alberatura sia un pò troppo bassa in rapporto alla lunghezza dello scafo...
Se si quale?
gianfi
_________________
e volta nostra poppa nel mattino,
dé remi facemmo ali al folle volo,
sempre acquistando dal lato mancino.
Ammiraglio- ADMIN Fondatore
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Numero di messaggi : 3547
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Umore : se mi partono i 5 minuti......!!
- Messaggio n°12
Re: I lavori di LUIGICE
Non è un fattore "Toppa" da parte di Vincenzo Lusci (che Dio l'abbia in gloria),ma soprattutto dal epoca in cui è stato realizzato il piano costruttivo.
L'epoca in cui Lusci disegnava,non era al avanguardia come ora.Infatti per poter vedere un piano d'epoca,o un dipinto e quant'altro,ora basta andare sul Web e dopo svariate ricerche seduti comodi si arriva ad ottenere quello che si cerca (più o meno).
Il Buon Lusci (come molti altri) mangiavano chili e chili di polvere negli archivi e nei musei per poter far loro le notizie e le nozioni che occorrevano per la realizzazione dei piani.
Chiaramente avevano a loro seguito carta e matita per fare delle bozze,ma il grosso lo facevano a "Studio",visto i piani originali non si muovevano da dove erano.
E quando si riporta a distanza una cosa solo osservata,si può incorrere in errori.....più o meno evidenti.
Quindi diamo anche merito a tutti coloro (Lusci,Conte,Volontè,Curti ecc.) che si sono aplicati per far si che il Modellismo Navale (Statico e dinamico) abbia fondato le sue radici in maniera profonda in Italia.
PS:Con ciò non voglio prendere le parti di Lusci o altri,è solo per mettere in evidenza che ciò che oggi sappiamo è anche grazie a loro.
Ma soprattutto che per noi tutto risulta più semplice grazie al Web.
Ciao Rocco
L'epoca in cui Lusci disegnava,non era al avanguardia come ora.Infatti per poter vedere un piano d'epoca,o un dipinto e quant'altro,ora basta andare sul Web e dopo svariate ricerche seduti comodi si arriva ad ottenere quello che si cerca (più o meno).
Il Buon Lusci (come molti altri) mangiavano chili e chili di polvere negli archivi e nei musei per poter far loro le notizie e le nozioni che occorrevano per la realizzazione dei piani.
Chiaramente avevano a loro seguito carta e matita per fare delle bozze,ma il grosso lo facevano a "Studio",visto i piani originali non si muovevano da dove erano.
E quando si riporta a distanza una cosa solo osservata,si può incorrere in errori.....più o meno evidenti.
Quindi diamo anche merito a tutti coloro (Lusci,Conte,Volontè,Curti ecc.) che si sono aplicati per far si che il Modellismo Navale (Statico e dinamico) abbia fondato le sue radici in maniera profonda in Italia.
PS:Con ciò non voglio prendere le parti di Lusci o altri,è solo per mettere in evidenza che ciò che oggi sappiamo è anche grazie a loro.
Ma soprattutto che per noi tutto risulta più semplice grazie al Web.
Ciao Rocco
Albatros- Ammiraglio
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Umore : ma..... dipende
- Messaggio n°13
Re: I lavori di LUIGICE
Progetti perfetti non esistono nemmeno ora.
Lusci è stato, e resta un grande in quanto ha permesso a molti appassionati di avvicinarsi al modellismo, e molti progetti ancora in uso sono basati sui progetti Lusci.
Anche il progetto dell'albatros che ho realizzato io su kit Mantua riporta lo stemma e la firma di Lusci.
Mauro
Lusci è stato, e resta un grande in quanto ha permesso a molti appassionati di avvicinarsi al modellismo, e molti progetti ancora in uso sono basati sui progetti Lusci.
Anche il progetto dell'albatros che ho realizzato io su kit Mantua riporta lo stemma e la firma di Lusci.
Mauro
der admiral- Gruppo Modellisti Navali
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Numero di messaggi : 437
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- Messaggio n°14
Re: I lavori di LUIGICE
i rapporti proporzionali fra le dimensioni dei vari componenti dell'alberatura e la lunghezza dello scafo(che convenzionalmente viene misurata dal ponte maggiore e presa dalla ruota di prora all'ultimo baglio a poppa) erano molto ben definiti e codificati,per lo meno dalla prima metà del XVII sec. in poi e grosso modo sono gli stessi da nazione a nazione.è ovvio che variavano dai vascelli a tre ponti a quelli a due ed un ponte (fregate,corvette...)e sono chiaramente riportati un pò ovunque sulla trattatistica seria.per illustrarli tutti ci vorrebbero pagine e pagine.diciamo che l'errore qui salta all'occhio(eccome) osservando l'altezza dell'albero di maestra in rapporto alla lunghezza dello scafo......diciamo in primissima approssimazione e tralasciando i rapporti matematici esatti) che più o meno ad occhio la sua corretta elevazione dal ponte di coperta(non dalla chiglia,attenzione) dovrebbe risultare coincidente con la lunghezza dello scafo dalla polena allo specchio di poppa....nel XVIII l'altezza subisce un ulteriore aumento...un pò meno nei tre ponti,un pò di più nelle fregate e nelle corvette....gianfini ha scritto:Esisteva un rapporto preciso tra lunghezza dello scafo e altezza alberatura?der admiral ha scritto:bella ma...ho l'impressione che l'alberatura sia un pò troppo bassa in rapporto alla lunghezza dello scafo...
Se si quale?
gianfi
der admiral- Gruppo Modellisti Navali
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- Messaggio n°15
Re: I lavori di LUIGICE
attenzione: non esistono progetti perfetti in tutti i minimi dettagli poichè quelli originali non delineano tutta l'attrezzatura del vascello ed occorre sempre lavorare per analogia nel disegnarla ma nei progetti disponbili oggi i rapporti proporzionali macroscopici sono perfettamente rispondenti a quelli dei piani d'epoca e dei migliori modelli d'arsenale.....c'è un abisso....fermo restando la validità di quanto detto da rocco circa i meriti di lusci in un periodo in cui l'alternativa era l'aeropiccola.....Albatros ha scritto:Progetti perfetti non esistono nemmeno ora.
Lusci è stato, e resta un grande in quanto ha permesso a molti appassionati di avvicinarsi al modellismo, e molti progetti ancora in uso sono basati sui progetti Lusci.
Anche il progetto dell'albatros che ho realizzato io su kit Mantua riporta lo stemma e la firma di Lusci.
Mauro
luigice- Sotto tenente di vascello
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- Messaggio n°16
Re: I lavori di LUIGICE
luigice- Sotto tenente di vascello
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- Messaggio n°17
Re: I lavori di LUIGICE
luigice- Sotto tenente di vascello
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- Messaggio n°18
Re: I lavori di LUIGICE
luigice- Sotto tenente di vascello
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- Messaggio n°19
Re: I lavori di LUIGICE
luigice- Sotto tenente di vascello
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- Messaggio n°20
Re: I lavori di LUIGICE
caracciolo- Utente storico
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- Messaggio n°21
Re: I lavori di LUIGICE
la dimensione dell alberatura in un bastimento è cosa nota qualunque sia l epoca e nazionalità cambiano i fattori ma la metodologia è l approccio è identico
dividiamo 2 epoche
prima eulero e bezout e dopo i trattati di questi 2 personaggi
precedentemente l alberatura si proporziona per numeri fissi le cui variabili sono lunghezza al galleggiamento altezza di stiva e larghezza massima al galleggiamento
queste 3 variabili determinano l altezza dell albero di maestra
nominale che si trova in questo modo (lunghezza al galleggiamento +larghezza al galleggiamento) /2 per navi superiori alla classe della corvetta o + di 350 tonnellate con riserva di stazza di superiore alle 6 tons/m^2
per navi sotto questi valori si somma l altezza di stiva al numeratore della frazione precedente
determinato l albero di maestra nominale ogni albero è proporzionato ad esso bompresso compreso in base alla classe denominata
ci faremo una domanda ha senso tutto ciò dal punto di vista fisico
no!
di fatti escludiamo tutta una serie di fattori a dir poco determinanti
come la
disposizione dei volumi
coefficienti prismatici,
stellature
e ogni inerzia rispetto ognuno degli assi principali di rollio beccheggio e virata
il metodo sopra citato ha solamente una base di casistica data dalla consuetudine e dalla pratica
dettata in un epoca in cui le forme di scafo erano molto poche e si sapeva molto poco o non se ne sentiva la necessità di saperne di più
quando il gioco si faceva sempre più duro e l approccio analitico e fisico hanno iniziato a essere applicati anche alla costruzione di un bastimento
sono nate delle nuove forme di scafo e quindi per avere il massimo possibile da tali forme hanno applicato metodi scientifici e razionali
il primo elemento fondamentale nel calcolo di una alberatura è l altezza metacentrica per ogni angolo di sbandata e la sua relativa evoluta metacentrica e calcolare riserva di stabilità del bastimento tale progresso si deve a bezout
determinati numericamente la spinta generata da angoli noti di sbandamento di un bastimento subentra la "teoria delle vele nei bastimenti" di eulero ancora oggi base fondamentale per la progettazione di una imbarcazione a vela e non.
eulero stabilisce scientificamente e praticamente quale deve essere l alberatura in un bastimento per avere il massimo possibile o una cosa che si avvicini ad esso da una carena
ovviamente non considera molti fattori tipo l effetto venturi o altro ma ha una forte connotazione fisica il che la rende molto efficace
dall 800 in poi ogni bastimento decente nell occidente è derivato da queste teorie
nell europa continentale più o meno nella seconda metà del 700 già era consuetudine nota
dividiamo 2 epoche
prima eulero e bezout e dopo i trattati di questi 2 personaggi
precedentemente l alberatura si proporziona per numeri fissi le cui variabili sono lunghezza al galleggiamento altezza di stiva e larghezza massima al galleggiamento
queste 3 variabili determinano l altezza dell albero di maestra
nominale che si trova in questo modo (lunghezza al galleggiamento +larghezza al galleggiamento) /2 per navi superiori alla classe della corvetta o + di 350 tonnellate con riserva di stazza di superiore alle 6 tons/m^2
per navi sotto questi valori si somma l altezza di stiva al numeratore della frazione precedente
determinato l albero di maestra nominale ogni albero è proporzionato ad esso bompresso compreso in base alla classe denominata
ci faremo una domanda ha senso tutto ciò dal punto di vista fisico
no!
di fatti escludiamo tutta una serie di fattori a dir poco determinanti
come la
disposizione dei volumi
coefficienti prismatici,
stellature
e ogni inerzia rispetto ognuno degli assi principali di rollio beccheggio e virata
il metodo sopra citato ha solamente una base di casistica data dalla consuetudine e dalla pratica
dettata in un epoca in cui le forme di scafo erano molto poche e si sapeva molto poco o non se ne sentiva la necessità di saperne di più
quando il gioco si faceva sempre più duro e l approccio analitico e fisico hanno iniziato a essere applicati anche alla costruzione di un bastimento
sono nate delle nuove forme di scafo e quindi per avere il massimo possibile da tali forme hanno applicato metodi scientifici e razionali
il primo elemento fondamentale nel calcolo di una alberatura è l altezza metacentrica per ogni angolo di sbandata e la sua relativa evoluta metacentrica e calcolare riserva di stabilità del bastimento tale progresso si deve a bezout
determinati numericamente la spinta generata da angoli noti di sbandamento di un bastimento subentra la "teoria delle vele nei bastimenti" di eulero ancora oggi base fondamentale per la progettazione di una imbarcazione a vela e non.
eulero stabilisce scientificamente e praticamente quale deve essere l alberatura in un bastimento per avere il massimo possibile o una cosa che si avvicini ad esso da una carena
ovviamente non considera molti fattori tipo l effetto venturi o altro ma ha una forte connotazione fisica il che la rende molto efficace
dall 800 in poi ogni bastimento decente nell occidente è derivato da queste teorie
nell europa continentale più o meno nella seconda metà del 700 già era consuetudine nota
der admiral- Gruppo Modellisti Navali
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- Messaggio n°22
Re: I lavori di LUIGICE
preciso che l'altezza della maestra in questo caso va considerata fino all'ultima crocetta (alberello di pappafico o contropappafico di maestra),ossia al limite della parte invelata(quindi "portante") dell'albero e non alla formagetta dell'asta di bandiera cui mi riferivo io..........a conferma di quanto detto da caracciolo riporterò(nell'arcaico inglese in cui furon redatte) le indicazioni di a.deane (doctrine of naval architecture 1670 che egli scrisse per Pepys):"As suppose the ship's keal to be 120 ft in lenght,her breadth 36 ft and the depht half breadth,18 ft ; which add together,makes 174.this product 174 divide by 5 as thus-34 4/5.this quotient is 34 4/5 yards, but by reason the ship's breadth is more than 27 ft, you must deduct it out of the quotient, 34 4/5 yards, the ship being so much more than 27 ft in breadth,out of the 34 4/5 yards,and there will remain 31 4/5 yards,which is an exact proportion and suitable lenght for such a ship"e poi aggiunge:" only observe that if the ship be under 27 ft broad,then add so many feet to the quotient as will make it 27 ft."gli fa eco dassiè ("l'architecture navale" 1695)che(in un altrettanto arcaico francese....) afferma:"pour le grand mast,il faut prendre deux fois & demy la longueur du baux à son plus large,& cinq pieds de plus,pour trouver & avoir la longueur dudit mast:par exemple,si un navire duquel on voudroit donner la masture,estoit de trente pieds de baux,il faudroit que la masture eust quatre-vingt pieds de longueur,qui seroit deux fois & demi la longueur du baux & e les cinq pieds de plus: lors que les vaissaux sont au dessous de quatre cent tonneaux,il faut que les grands masts ayent deux fois & demy la longueur de leur baux seulement" tornando per un attimo ai vascelli inglesi del XVII sec. anderson precisa che" the lenght of mainmast was just lessthan 2 1/2 times the beam in large english ships and might be as much as three times the beam in small ships." e riferendosi ai vascelli più antichi continua:" manwayring,in about 1623,says it should be 12/5 of the beam or 2.4 b. and the known figures for both the bear,in 1618,and the sovereign,in 1640,work out to 2.43b."infine avverte che:"miller(1655) gives 2.5b. as the proper proportion,while the new 70.gun ship of 1678 had a value of 2.38b. when the beam began to be very much increased,as happened soon after 1700,the mast became rather shorter in comparison"......quindi la lunghezza del tronco maggiore di maestra(non di tutto l'albero) in questi ultimi esempi veniva in realtà rapportata a quella del baglio maestro e non direttamente alla lunghezza del vascello(poi è ovvio che il baglio maestro è legato alla larghezza massima la quale è a sua volta rapportata alla lunghezza) ....e alberi di gabbia e pappafico venivano proporzionati di conseguenza in base al tronco maggiore....come si nota quindi le regole(almeno prima della sistematizzazione ed universalizzazione del sapere con l'età dei lumi...) sono in realtà quanto mai varie e si evolvono in funzione dell'evolversi dell'esperienza pratica in mare ma anche variano leggermente addirittura da vascello a vascello... similmente per quanto concerne la posizione della base della maestra sul ponte di coperta e la sua distanza dalla ruota di prora...solo nel XIX sec.,come ha precisato caracciolo, si arriva ad una vera standardizzazione su vasta scala dei rapporti proporzionali.
Ultima modifica di der admiral il Lun 14 Mar 2011, 19:10 - modificato 1 volta.
caracciolo- Utente storico
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- Messaggio n°23
Re: I lavori di LUIGICE
in verità io per altezza di maestra nominale intendevo dal piede d'albero fin sotto il colombiere io pero faccio riferimento a costruzioni inglesi dalla prima metà del 700 fino la fine del 700
cio non toglie che sebbene il sistema o approccio mentale non cambi in sostanza
non vieta l applicazione di altri fattori o altri proporzionamenti in base a epoca e cantiere preso in esame
cio non toglie che sebbene il sistema o approccio mentale non cambi in sostanza
non vieta l applicazione di altri fattori o altri proporzionamenti in base a epoca e cantiere preso in esame
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- Messaggio n°24
Re: I lavori di LUIGICE
si si....questo è chiaro.....ma.....tornando a noi.....rispetto al problema dell'alberatura del s.felipe proposto dai disegni di lusci in concreto tu che ne pensi?non trovi che anche ad occhio risultino un pò....tarchiati????caracciolo ha scritto:in verità io per altezza di maestra nominale intendevo dal piede d'albero fin sotto il colombiere io pero faccio riferimento a costruzioni inglesi dalla prima metà del 700 fino la fine del 700
cio non toglie che sebbene il sistema o approccio mentale non cambi in sostanza
non vieta l applicazione di altri fattori o altri proporzionamenti in base a epoca e cantiere preso in esame
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- Messaggio n°25
Re: I lavori di LUIGICE
Bene......lo scambio di opinioni e di informazioni si fa sempre più interessante.
Io direi (per non prolungare l OT oltre) di aprire un argomento "Unico" al riguardo,in modo che tutta la Comunity possa trovare immediatamente lo stesso,lasciando questo 3D al leggittimo proprietario....il San Felipe.
Per luigice:
Invece di inserire un immagine a Post,inseriscine almeno 5 per messaggio,in modo da non aumentare le paggine del Topic,e fare in modo che lo stesso sia più scorrevole.
Grazie
Ciao Rocco
Io direi (per non prolungare l OT oltre) di aprire un argomento "Unico" al riguardo,in modo che tutta la Comunity possa trovare immediatamente lo stesso,lasciando questo 3D al leggittimo proprietario....il San Felipe.
Per luigice:
Invece di inserire un immagine a Post,inseriscine almeno 5 per messaggio,in modo da non aumentare le paggine del Topic,e fare in modo che lo stesso sia più scorrevole.
Grazie
Ciao Rocco
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