Corazzata Bismarck scala 1:200 Hachette/Amati

Tutte le volte che ho provato a comprare un' opera simile in fascicoli, ho ad un certo punto abbandonato, principalmente per delusione riguardo l' opera in se.
Questa è la classica eccezione che ti permette di rivedere le opere " da edicola " con occhio più benevolmente ottimistico: Il modello è veramente splendido !
Certo non manca di pecche, ma fino ad ora sono state tutte rimediabili, anche se a volte con un po' di difficoltà.
Purtroppo essendo un modello che ho cominciato con l' idea di farmelo in completo "relax", non ho pensato a un passo-passo fotografico. Cercherò di ovviare, ove necessario, con l' uso delle foto delle istruzioni.
Data la natura ibrida del modello ( statico o navigante a piacere ) esso non ha, se non a prua, una struttura con la solita chiglia mediana, ma una specie di telaio aperto per avere la possibilità di impiantare e tenere in manutenzione le parti mobili della nave. Ecco come si presenta :



Questo tipo di struttura mi darà qualche grattacapo.
Infatti dopo l' applicazione del primo e del secondo fasciame, questo cominciò per effetto della colla e dei listelli applicati, a curvarsi verso il basso.
Lo lasciai un anno intero come in trazione riempiendo di pesi la pancia del modello, ma servì a poco: quando tolsi i pesi lo scafo riprese inesorabilmente a curvarsi.
A quel punto ero indeciso se mettere dei tiranti all' interno usando delle barre filettate oppure una soluzione più radicale che prevedeva l' uso di una scure e di un camino, quando in aiuto arrivò il libro della serie "Anatomy of the ship" dedicato proprio alla Bismarck. Il ponte in legno della Bismarck poggiava in realtà su un ponte di lamiera di 60 cm. ( 3 mm. nella scala del modello ) più largo. Stravolgendo le istruzioni ho così incollato il ponte su un foglio di compensato da mm. 1.5 che ho a sua volta incollato sullo scafo tenendolo in posizione con morsetti per quasi una settimana. A questo punto la struttura è rigidamente chiusa e la flessione minima ( anche se ancora presente ).
Il passo successivo fu quello di "ingrassare" i fianchi della nave a centro scafo per compensare la maggior corda data dal ponte aggiunto.
Al momento lo scafo deve essere ancora ritoccato sul lato di sinistra, poi sarà pronto per la stuccatura e la verniciatura.

Alcuni particolari delle parti in resina dello scafo. L' uso di questi blocchetti ha semplificato il montaggio non poco !







La magnifica prora della nave, finissima.



Qui si vedono alcuni degli "ingrassamenti" dello scafo, i listelli applicati sono stati rasati il più possibile, il resto lo farà lo stucco.



Non tutte le parti della nave sono precise qui ho dovuto prendere una soluzione piuttosto radicale, confrontata con i disegni però è più corretta la mia !!!

Come premesso comincio a postare le foto delle sovrastrutture, ecco il blocco di poppa:







Il ponte in legno non è ancora incollato e anche la parte alta è solo appoggiata però così le foto sono più rappresentative.
Qualche particolare delle fiancate:

Qualche altra immagine di dettagli del blocco di poppa:






Questo è invece il blocco di prua dove erano concentrate le istallazioni di comando della nave:

Un particolare di uno dei sollevatori per le munizioni delle contraeree:



altre foto in cui si capisce bene il sistema costruttivo misto con struttura in legno e rivestimento in fotoincisioni.
Se da un lato grazie alle fotoincisioni l' aspetto superficiale sarà notevole, il fit è abbastanza impegnativo date le differenze di tolleranza tra i due materiali.
L' ideale sarebbe procedere alla costruzione delle parti solo dopo aver raccolto tutti i pezzi necessari, per come è composta l' opera potrebbero volerci mesi !





Ora tutta una serie di singole componenti:
Le casematte delle direzione di tiro

La stazione di segnalazione poppiera:





Uno dei 2 hangar singoli per gli aerei da ricognizione:





Una delle antenne radar:

Uno dei telemetri:





Le catapulte per i ricognitori:

Alcune viste dell' albero principale:









Naturalmente esistono altri particolari, ma credo di avervi tediato abbastanza !!
Il prossimo step interesserà invece il fumaiolo, parte realmente dolente del modello.

Come avevo accennato all' inizio del topic, questo modello è di alto livello, ma a volte presenta delle incomprensibili cadute di tono, soprattutto pensando al costo complessivo dell' opera. Sembra quasi che ci sia un "impegno" a rovinare l' opinione che faticosamente una ditta cerca di crearsi da parte della ditta stessa, il classico cane che si morde la coda insomma.
Uno di questi punti deboli è il fumaiolo. Ecco come appariva sulla nave vera:



Avendo il disegno ortogonale sulla monografia "Anatomy of the Ship" dedicata alla Bismarck, l' ho scansionato per rapportarlo in scala:




A questo punto ho eseguito un raffronto dimensionale e devo dire che le forme dimensionali sono ben azzeccate, infatti la vera pecca è nella finitura in particolare i camminamenti che si trovano tutt' attorno il fumaiolo sono stati rappresentati da rilievi nello stampo stesso, privi di dettaglio, profondità ed eccessivamente fuoriscala. La pecca è resa ancor più grave dal fatto che gli analoghi camminamenti che si trovano ad esempio sulla torre di comando, sono stati riprodotti in fotoincisione.
Altro problema è la "testa" del fumaiolo, esatta nell' insieme, ma di dettaglio molto migliorabile.

[attachment=2]SAM_0300.JPG[/attachment]

Normalmente avrei carteggiato tutto e ridisegnato i punti dove ricostruire i camminamenti, ma ho voluto sperimentare un approccio diverso dal solito, un approccio che prevedeva un uso intensivo del mio trapanino da modellismo montato su una colonna trapano.
Per poterlo utilizzare in questo modo mi sono dovuto fare un anello adattatore in legno... mi sono anche divertito nel farlo !!

Non è tutto oro (o ottone) quel che luccica, qualche piccola modifichina qui e là c'è, ma roba di affinamento più che altro.
Avendo avuto modo oltretutto di vedere questo modello finito dal vivo proprio Domenica scorsa a Pandino, peraltro veramente ben realizzato, devo dire che i miei "affinamenti" mi hanno veramente soddisfatto in quanto a resa !!
Il lavoro più grosso è quello sul fumaiolo che mi appresto a postare, ma in generale è l' accoppiata legno-ottone a dare qualche problema.
Infatti a causa della difficoltà di lavorare seguendo l' ordine dei fascicoli, a blocchi, non avendo mai il quadro della situazione ho a volte dovuto inventarmi delle soluzioni alternative.

Finalmente equipaggiato ho cominciato a forare i punti di intersezione tra i tubi orizzontali e i supporti verticali che erano riportati sugli stampi.







Ho quindi eliminato tutti i rilievi... come vedete è risultato un bel groviera !



Vi immaginate riportare tutti quei fori a matita ?
E nonostante questo il lavoro risulterà comunque lunghissimo.

A questo punto ho cominciato a lavorare sulla "testa" del fumaiolo, prima cosa ho spianato il colmo dei vari tubi di scarico del vapore che si trovano tutto attorno allo scarico principale delle caldaie. Lo stampo era anche qui corretto nella disposizione e nelle dimensioni dei tubi, ma i colmi erano arrotondati e di fori manco a parlarne !



Ho quindi tagliato col seghetto del traforo la parte interna di uscita dei fumi e ho assottigliato i bordi con cilindretti abrasivi e mole al coridone:



Quindi ho forato i tubi degli scarichi secondari con le punte appropriate secondo le diverse dimensioni:



Nel frattempo ho incollato tra loro le due parti del corpo principale e una volta ben asciutto, ho poggiato sul corpo la testa per poter segnare l' apertura dei condotti, quindi ho praticato una serie di fori per poter poi tagliare e lisciare l' apertura risultante.

Ho quindi rivestito l' interno del foro con del plasticard da 0,25 e con lo stesso spessore ho ricostruito il telaio interno per i fumi.





Una cosa non riportata dallo stampo è una piccola rientranza tutto intorno la base della testa, l' ho realizzata prendendo il calco del corpo su un foglio di plasticard da 0,5 che ho poi rimpicciolito della misura sufficiente e incollato sul corpo stesso.
A colla ben asciutta ho riaperto il foro e successivamente ho completato anche la foratura della testa e le divisioni all' interno della stessa.

Inserendo le due parti si possono cominciare ad apprezzare le migliorie:

Piccolo step della costruzione del fumaiolo.

Dopo la distruzione comincia la ricostruzione e la parte più noiosa. Prima cosa devo ricostruire quei fazzoletti di lamiera trapezoidali che reggono i camminamenti, dopo un po' di comparazioni ne stabilisco le dimensioni in mm. 1x1,5 e mi taglio un paio di striscette da un foglio di plasticard da mm.0,25 di spessore che poi taglio a misura con la mia troncatrice per carta. Poi a mano libera e con una lama mooolto affilata do loro la forma trapezoidale.





Proseguo anche con il top del camino e ricostruisco l' anello di finitura e le ringhierine ( non so come chiamarle sono simili ai camminamenti, ma più sottili ) che anzichè da fazzoletti di lamiera, sono distanziate dai fianchi del camino con delle semplici barre.





Il lavoro come potete immaginare è molto delicato, per dare un' idea delle proporzioni vi dico che le ringhierine più alte sono da mm. 0,15 mentre quella di base, più spessa è da mm. 0,2.
Nel frattempo sfruttando i fori fatti in precedenza attacco i miei fazzoletti alla struttura portante.

La testa del fumaiolo è ormai quasi completa, mancano "solo" le grate anti-bomba sul cielo della stessa:





Una prima mano di primer evidenzia le parti da ritoccare con lo stucco liquido, poi sarà il momento della verniciatura.
Per ora è tutto, non molto per la verità, ma come dico sempre " i modelli non mangiano " e un po' alla volta finirò anche questa parte !!

Caro Pit, che bel lavoro che hai tirato fuori, sono contento che l'hai postato, ti seguirò mooolto volentieri.
Beh, che dire, effettivamente per quante se ne sono dette sulle opere in fascicoli sembra proprio un'altro pianeta, ma le parti metalliche e tutti gli altri particolari, ringhiere ecc, sono così precise o sono opera tua come i dettagli del fumaiolo?

Marco, grazie mille.
No no, magari !!! E' che questo modello è ricchissimo di fotoincisioni, letteralmente "chili" di fotoincisioni !!
Dopotutto Amati è importatore di Eduard... se non le fanno loro, chi le deve fare ??
In pratica il concetto è fare le strutture in legno e poi rivestirle in metallo fotoinciso per avere un elevato dettaglio superficiale e devo dire il risultato è ottimo.
Il modello ha (paradossalmente) delle pecche nelle parti in plastica (shortrun) e questo è il motivo del rifacimento del fumaiolo e, più avanti, della torre di comando.
Non si creda però che sia facile mettere insieme le cose: come ho cercato di spiegare capita che la struttura in legno non sia sempre conforme al rivestimento; a volte è più grande e allora giù di stucco, a volte più piccola (come le torri dei cannoni) e allora grande uso di spessori !!
Insomma non è un modello per principianti, ma con calma e pazienza si può arrivare ad un ottima rappresentazione della nave !

Foto incisioni o No,devo dire che stai tirando fuori un eccellente Modello!

Ti seguo con interesse.

Ciao Rocco

Grazie Rocco,
Confesso sia un modello che faccio proprio a tempo perso, ma è talmente bello che merita davvero il massimo impegno.

Excelente trabalho. Parabéns!

José Pereira Lima Filho ha scritto:Excelente trabalho. Parabéns!

Ciao Josè.
Benvenuto nella Comunity......Da dove scrivi?

Ciao Rocco
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Hola José.
Bienvenido a la Comunidad del ...... ¿De dónde eres?

Hola Rocco

Ciao Josè
Sono molto felice che ti sia piaciuto, è un lavoro vecchio, ma spero di riprenderlo prima o poi !

Olá José
Estou muito feliz que você tenha gostado, é um trabalho antigo, mas eu espero alcançá-lo mais cedo ou mais tarde!

E' impressionante vedere quanta precisione riesci a fare!

Belo trabalho na chaminé do Bismarck. Continuo acompanhando com prazer.