Fascino del mito Titanic

Apro quest post per capire, con il contributo di tutti, cosa sta alla base della fascinazione che il Titanic continua ad esercitare fino ad oggi....Chi non lo considera solo l'attuale modello in costruzione, ma qualcosa di più, in questo spazio può dare libero "sfogo" alle proprie motivazioni più profonde, e magari meno "analizzate"...
Comincio io pubblicando una lettera che avevo postato tempo fa su un sito italiano dedicato "alla nave dei sogni"....

"Ciao Fred,
il tempo non mi manca, perchè il Titanic è la mia "malattia", e ne sono così affascinato che molte volte mi chiedo cosa nel mito della nave possa avermi a tal punto rapito, da restarne irreversibilmente prigioniero....
Come ho già scritto da altre parti, credo che gran parte del fascino della storia del Titanic derivi da quello che abbiamo perso con il Titanic, e cioè un'epoca dove esistevano ancora certi valori ( la classe, l'eleganza, il rispetto, il pudore, la raffinatezza ) che oggi si sono persi; certo anche allora esistevano squilibri e differenze di classe, ma forse, a differenza di oggi, mancava la cafoneria, la mancanza di eleganza e l'ignoranza che contraddistinguono i ricchi di oggi...
Quello che intriga di più me credo sia proprio questo, un'epoca perduta, un tempo dell'oro, un'aura di sognante fiducia nel futuro e nel progresso che oggi si è persa nel disincanto e nell'orrore della banalità e della violenza del vivere quotidiano...
Avremo modo di parlarne ancora...
Per il momento complimenti a tutti per un sito che forse non speravo più di trovare...
Ciao a tutti.
Filippo"

"Un distinto signore sta passeggiando nei pressi dei cantieri navali a Belfast, in una giornata insolitamente calda e soleggiata. Vede tre uomini che stanno consumando il loro pranzo direttamente dalla gavetta in metallo che le rispettive mogli hanno loro preparato, e decide di avvicinarli: "Salve, signori, posso chiedervi che mansione svolgete, nei cantieri?"; uno a uno gli operai, educatamente dopo aver deglutito rispondono, e il primo: "io manovro la rivettatrice nella posa dei rivestimenti", poi il secondo "io manovro la gru"...il terzo, con aria distratta e sognante, ci mette un po' a rispondere, guarda il nobiluomo con una espressione serena e gli fa: "Io? Io sto contribuendo alla costruzione della più grande opera mai realizzata dall'uomo: il Titanic". Ebbene, il Titanic è questo, è orgoglio, maestosità, simbolo e negazione, vittoria e fallimento dell'ingegno umano, racchiude l'ammirazione di chi ha anche dato la vita per la sua realizzazione, sia stato un operaio morto in servizio o Andrews che è voluto affondare insieme al simbolo della sua disfatta, per una colpa che nessuno gli avrebbe mai imputato. Il Titanic è il ventre infernale, la puzza della terza classe, la tranquillità della seconda e l'opulenza della prima, separate tra loro da pochi centimetri di metallo, un alveare di api tutte uguali tra loro eppur così separate, diverse, selezionate. Il Titanic è un elegante profilo da Leviatano, con al posto degli alberi quattro fumaioli sbuffanti come i sigari della sala fumatori, un fianco dritto e robusto come la schiena di chi l'ha costruito, una lama che fende e accarezza l'acqua.  Il Titanic è il nostro rifiuto ad ammettere che tanta magnificenza, la fatica di migliaia di uomini e l'ingegno di pochi eletti non ha avuto modo di essere usata, espressa, glorificata, la negazione della supremazia della natura sul materialismo di un epoca che ha visto la fine della sua affermazione proprio nell'affondamento della grande signora, quando le certezze si sono infrante una volta di troppo. Il Titanic è il mito che rivive in un film, in un libro letto da bambino che ha risvegliato in me una curiosità profonda verso una realtà che forse ho vissuto in una vita precedente, direttamente nell'Irlanda che ritengo essere la mia origine spirituale, è la passione per la navigazione a me trasmessa dal padre marinaio, per la tecnica navale, per la manualità e la minuteria, tutto racchiuso nell'unico modo umano e a me possibile per rivivere questo affascinante e misterioso capitolo della storia umana e che ora, dopo decenni a sognare, leggere, osservare e guardare, riesco finalmente a concretizzare sotto le mie mani, un pezzo alla volta, e magari per esorcizzare quello spirito che dentro di me implora di essere liberato per sempre, con la posa dell'ultimo pezzo del modello. Il Titanic sono le anime dei morti durante l'affondamento, e mi piace pensare che ogni modello da noi costruito è come una candela accesa in loro memoria e onore. Questo è il Titanic, un passato che non ritornerà, un presente di malinconia e rabbia mista a curiosità e passione...e un futuro ancora da scrivere.

A me quello che mi affascina del titanic non e' tanto quello che e 'stato (anche se di certo mi affascina molto) ma quello che E'tutt ora! il titanic e' li sotto il mare e tantissimi ricercatori vanno GIU' NEGLI ABISSI in continuazione a vederlo e come se non ci si volesse arrendere, se potessero lo riporterebbero a galla ma non si puo' perche' si disintegrerebbe... credo sia il relitto piu' filmato e documentato della storia ,lo si e 'filmato e vissuto piu' da relitto che da nave galleggiante.... secondo me il titanic e' ancora vivo in noi perche' siamo noi a non averlo mai fatto morire.. questo vale anche per le persone care che perdiamo se le penseremo e resteranno sempre nei nostri cuori in realta' non moriranno mai.

ENEA78 ha scritto:...lo si e 'filmato e vissuto piu' da relitto che da nave galleggiante.... secondo me il titanic e' ancora vivo in noi perche' siamo noi a non averlo mai fatto morire.. questo vale anche per le persone care che perdiamo se le penseremo e resteranno sempre nei nostri cuori in realta' non moriranno mai.

Ottimo, Enea!   

Io invece, quando guardo le foto del relitto, mi prende proprio male, si vede chiaramente che la nave si sta deteriorando, confrontando le foto del 1985 con quelle del 2010.
Tra qualche anno rimarrà solo un groviglio di lamiere!!!!  

ma si puo' sapere che fine ha fatto la coffa del titanic poi? oppure l'areatore sopra le cabine degli ufficiali... sembra proprio siano state tolte....

Secondo me, la coffa si è staccata ed è caduta dentro un boccaporto del ponte "C", l'areatore si è solamente consumato, entrambi erano di lamiera più fina!!!