RMS Titanic 1:100

Si hai ragione, è una piega che è rientrata, però si vede ancora il segno, una volta verniciato, sparirà tutto

Prima settimana di lavoro passata e primo centinaio di piastre incollato, con la chiodatura non ci sono grossi problemi, a parte che basta un niente per rovinare la piastra.

Grazie alla guida delle ordinate disegnate, riuscire a fare le file di rivetti parallele tra di loro, non è troppo difficile, pur avendo fatto solo poche strisce di piastre tutto sommato mi ritengo abbastanza soddisfatto.





Ecco qualche dettaglio della rivettatura, da vicino è chiaramente visibile:





Allontanandosi invece la rivettatura sparisce, zoomando la foto continua a vedersi, ma posso assicurare che a occhio nudo non è visibile a più di 30/40 cm:



ho verificato per la piega sulla piastra 30 segnalata da Filippo, non ho potuto evitare che si formassero pieghette simili su altre 2 o 3 piastre.

In realtà non sono pieghe vere e proprie, ma cambiamenti di colore del plasticard dovuti alla differente pressione esercitata dalla piastra sottostante, per stare più tranquillo, ho provato, su un campione a colorarci sopra, non si vede nulla.

Totale piastre: 100

Ciao Conte,
stai facendo un lavoro che, a mio avviso, non ha eguali al mondo: non ho mai visto una piastratura dello scafo che stia al livello della tua, neanche quella di Peter Davies Garner, che ha lavorato a ben altra scala....
Il tempo che hai dedicato alla tracciatura delle ordinate sullo scafo sta dando i suoi risultati: una piastratura superba....
Stai diventando il mio nuovo riferimento: BRAVO !!!!!!!

Filippo, così mi fai quasi arrossire, essere paragonati a Garner (che a mio giudizio a realizzato il più bel modello del Titanic in circolazione) è un onore enorme, però per adesso ho lavorato su aree molto facili e per niente impegnative, bisogna vedere se riuscirò a fare bene gli assi delle eliche, la zona delle alette antirollio, per non parlare delle murate e vari oblò e aperture.

Riguardo alle alette antirollio, mi preoccupava non poco la realizzazione loro e delle piastre su cui sono applicate, per cui mi sono messo a studiare, se riesco a realizzare quello che ho in mente ti stupirò

Il paragone con Peter non era fatto a caso:
1) non credo abbia disegnato tutte le ordinate, come hai fatto tu;
2) non ha rivettato tutto lo scafo, come stai facendo tu ( e probabilmente alla sua scala sarebbe stato obbligatorio farlo ).
Tanto per dire....

In effetti, stando al suo libro, non parla di ordinate; anche se grazie ad un suo disegno, a pag 26, ho tentato di ricavare la "lunghezza" delle sovrapposizioni sulla stessa fila di piastre, che dovrebbe essere, nella mia scala circa 4,5 mm (in realtà dai calcoli usciva 4,3 mm...ma non ho un righello dotato di quella precisione...).

Quando dovevo decidere se fare o non fare la rivettatura, uno degli argomenti a favore del non farla (insieme all'enorme mole di tempo necessario) era: "se Garner non l'ha fatta, allora non è da fare", poi provando a rivettare, notavo che la testa del rivetto era di 3/4 decimi di millimetro, corrispondenti a 3/4 cm nella realtà, dimensione tutto sommato accettabile per la testa di un rivetto usato nelle grandi costruzioni navali, e allora mi son deciso a buttarmi nell'impresa, visto che mi piaceva l'effetto "metallico" che dava la rivettatura alla piastra.

L'unica certezza che ho è che sono molto debitore a Garner, a te e a DELUX.

Concordo in tutto con te; Garner e' un grande, ma anche lui ha fatto i suoi errori, e quindi va rispettato ed ammirato, ma non messo su un piedistallo....noi italiani siamo "geniali", creativi e dotati di manualità come pochi....
Potresti farci vedere cosa utilizzi per rivettare?
Riguardo le alette anti rollio sono curioso, ma credo che dovremo applicarle solo alla fine, perché rovinarle sarà estremamente facile...

bianco64squalo ha scritto:Riguardo le alette anti rollio sono curioso, ma credo che dovremo applicarle solo alla fine, perché rovinarle sarà estremamente facile...

Concordo, quando arriverò a quel punto, le realizzerò e poi le metterò subito via insieme all'altra minuteria altrettanto delicata.

Per rivettare non uso niente di più della mia ormai fidata rotella Amati (nelle poche foto in cui si vedono, i rivetti dell'opera viva, sono più distanziati rispetto a quelli delle murate...a dir la verità la distanza e il numero, in alcuni punti varia, ma non avendo foto dell'intera opera viva della nave e non potendo quindi individuare tutti i punti "diversi", ho sorvolato su questo dettaglio accontentandomi di farli tutti uguali), e un righello.
Domani mattina, come riprendo a lavorare, sarò ben felice di fare qualche foto, in modo da "raccontare" come creo piastra e rivetti

Come promesso ieri, ecco come realizzo la singola piastra:

- Prima di tutto, ricavo la forma della piastra e la posizione delle ordinate con della carta lucida, direttamente sul modello, in questo caso la 102:



-Dopodiché, riporto la sagoma sul plasticard:



-Dopo aver disegnato le alette IN, e tagliato la piastra, con un blocchetto e una limetta, levigo l'aletta IN che va a infilarsi sotto la prossima piastra della stessa fila:



-Con un vetro e un po' di luce, sfruttando la trasparenza del plasticard, riporto sul retro le linee su cui andrò a rivettare, le ordinate, e le giunzioni piastra-piastra:



-Infine, dopo aver rivettato con la rotellina, ecco la piastra al suo posto:



Il tempo di realizzazione varia dal quarto d'ora, alla mezz'ora, a seconda della dimensione della piastra e del numero di ordinate.

Miiiiiii.... Non voglio nemmeno immaginare il lavoro per farle tutte.

Santa pazienza!

Buon lavoro.

Ciao Conte,
il tuo approccio e' decisamente più "scientifico" del mio, ed in definitiva più simile alla realtà, dove la sagoma per tagliare la piastra in acciaio veniva presa direttamente sulle ordinate...
Certo è che a lavoro finito, questa perfezione nelle misure, che solo la tracciatura delle ordinate sullo scafo ti permette, non sarà apprezzabile, neanche ad un occhio esperto: si apprezzerà solo la pulizia e la precisione nella realizzazione, al di là di misure d fedelta' storica....
Anche se questo da un lato mi consola, provo comunque una grande ammirazione ed una certa ( sana ) invidia per quello che stai facendo; ammirazione per alcune scelte, tipo quella di rastremare le piastre in corrispondenza delle sovrapposizione, ed invidia per la possibilità di poter rivettare in corrispondenza delle ordinate e tagliare le piastre perfettamente a piombo, soprattutto sulle parti più curve dello scafo ( facendolo a occhio, come sto facendo io, le imprecisioni si vedono, eccome...).
Continua così, stai facendo un lavoro mai fatto da nessuno, continuo a dire, al mondo....

Filippo, continuo a ringraziarti, il discorso delle misure che una volta finito tutto non saranno "verificabili" nemmeno ad un occhio esperto è verissimo, ma, non so se sia un bene o un male, sono estremamente pignolo, e sapere che qualcosa non sarebbe tornato, anche se a lavoro concluso non si nota, mi avrebbe dato molto molto fastidio

Walkyria, mettiamola così, prima o poi (molto, molto poi) finirò e meno male che non devo fare i rivetti a mano, perchè dopo un conto molto alla buona dovrebbero essere tra gli 80.000 e i 100.000...


Devio un attimo dall'argomento Titanic, pur non allontanandomi troppo...da settimane mi frulla in testa l'idea di realizzare (non ora), nella stessa scala e spero allo stesso livello di dettaglio, il Nomadic, il tender per i passeggeri di prima e seconda classe del Titanic, in rete qualcosina ho trovato (per ora poco), qualcuno è a conoscenza di pubblicazioni o piani riguardanti questa nave, o ha documentazione a riguardo? Inizialmente mi servirebbero disegni per poter realizzare chiglia e ordinate e nulla più...

Si continua con le piastre.

Terminate le file C sul fondo dello scafo, tra poco arriverò ad un punto cruciale per la riuscita della piastratura, il dritto di prua e il raccordo delle piastre con esso, ho già iniziato a studiarmi nel dettaglio le foto e a buttare giù qualche idea.

Dallo studio delle poche foto disponibili (per fortuna ad altissima risoluzione) ho dedotto che dovrò fermarmi con la rivettatura alla fila M compresa.






Per adesso le file di rivetti piastra/ordinata, stanno venendo ben dritte come dovrebbero, nonostante che, prima di rivettare, devo riportare un tot di volte la posizione, con il rischio amplificato di errori, anche molto piccoli, ma che si vedrebbero subito:







Totale piastre: 143

Alla prossima!

La tua piastratura dello scafo e' uno spettacolo per gli occhi: continua così...
MAGNIFICO !!!!!

PER GLI AMMINISTRATORI:

Data la grande bellezza del modello che sta facendo Conte, volevo salvare su una cartella le foto di tutto il suo cantiere, dalla prima foto all'ultima; ho notato però che, andando indietro alle prime pagine, le immagini non sono più disponibili: come mai?
Attendo cortese riscontro.
Filippo

Ho notato anche io che foto tanto lontane nelle pagine non si vedono più, probabilmente dipenderà dal sito con cui carico le foto...
Se mi mandi un MP con il tuo indirizzo mail, ti mando tutte le foto che ho fatto dall'inizio, conta che sono quasi 300 e ci metterò un po'

Non riesco a trovare il posto da cui di inviano i MP; ti metto qui la mia mail, filippo@saracostruzioni.eu sperando di non violare alcuna regola....

Ok, appena riesco inizio con l'invio

Ciao Conte,
da pag. 7 ( compresa ) in poi ho già fatto: mi bastano le prime 6 pagine...

Ricevuto, provvedo

foto spedite

Ciao Conte, non sono sicuro ma mi pare di ricordare che avevi parlato di qualche tua nuova idea sul rivestimento in legno dei ponti, che peraltro avevi già fatto magistralmente, anche se vistosamente fuori scala....
Ricordo bene ?

Ciao Filippo si ricordi bene, mi sonos scervellato molto sul problema, i ponti sono la parte che salta subito all'occhio, anche dell'inesperto, molto più della piastratura dello scafo secondo me, quindi farli male, o fuori scala non è assolutamente permesso.

Ho un po' messo da parte la realizzazione di qualche prova, dato che mi son buttato a capofitto sulla piastratura, comunque, solo a livello teorico ho pensato a qualcosa.

L'ideale sarebbe stato quello di lavorare in sca la 1:48 o 1:50, ma visto che non è così ho iniziato a scartare via via le idee:

Tavola unica incisa a laser: o si trova una tavola completamente semza venature (e anche così l'effetto sarebbe comunque finto), o viene fuori una schifezza.

Listelli da 2 mm con sporcatura dei bordi per la calafatura: la calafatura non viene regolare a causa dei bordi non sempre tagliati perfettamente e sarei comunque fuori scala, meno ma sarei fuori scala.

Alla fine mi sono imbattuto in listelli quadrati da 1,5 mm che per i ponti a pozzo sarebbero perfetti (per gli altri servirebbero listelli da 1,3 che sono inesistenti, ma non mi fossilizzo su 2 decimi di errore), e per la calafatura in un filo di plastica, estremamente sottile, di colore già nero.

Userei quindi la tecnica già usata per i ponti attuali del modello, con due differenze:

-Lavorare nei ponti a pozzo con i parapetti vuol dire distruggerli, quindi mi recupero la sagoma del ponte esistente e la riporto su del plasticard da 0,5mm su cui andrò a creare il tavolato del ponte e poi incollerò in un'unica volta sulla nave.

-A me serve uno spessore totale di 1mm, ma tra base di plasticardi e quadretti da 1,5 mm ci saranno 2 mm, a tavolato completato, prima di incollarlo sulla nave, lo piallerò tirando via quel mm di troppo.

Procedimento analogo utilizzerò peri i restanti ponti, lavoro lungo, ma se funziona mi darà dei ponti ben fatti e perfettamente in scala, i punti critici saranno la piallatura del tavolato e le operazioni per ricavare la base su cui lavorare, magari quando sarò più a buon punto con la piastratura inizierò ad imbastire qualcosa

Ok, le intenzioni mi sembrano buone, e, conoscendo la tua manualità, non ho dubbi che farai un ottimo lavoro....
Io, lavorando al 1:144, avrò più difficoltà, e credo che la soluzione per me sarà disegnare il tavolato su un supporto idoneo, l'ideale sarebbe su foglio sottile di legno, ma con la difficoltà, quasi insormontabile, di trovarlo del giusto spessore, del giusto colore, e, soprattutto, senza venature....
Forse sarà più semplice utilizzare del cartoncino ( in effetti è sempre un derivato del legno...), con il vantaggio di poterlo stampare già ddl colore più adatto; sapendo utilizzare il CAD si potrebbe addirittura stampare già anche le linee del tavolato, compreso contorni vari: vedremo....
Intanto mi aspetta, complice il brutto tempo, un weekend di lavoro sul Titanic: cosa chiedere di più?

Il cartoncino potrebbe essere una degna alternativa, ormai con la stampa (e con la stessa produzione di cartoncini di qualità) fanno miracoli.

È un week end di lavoro anche per me, domani dovrei finalmente arrivare al momento della verità...le piastre sul dritto di prua, vediamo se con la mia idea di voler riprodurre le sovrapposizioni sul dritto come sulla nave vera ho voluto strafare o se uscirà un risultato decente