Titanic Amati di DELUX - 1° parte

Ciao.
Volevo farvi vedere come sto facendo le alette di supporto delle eliche laterali
:







Si vede come la plasticard arrivi al livello della striscia superiore del secondo fasciame, come nella realtà.
L'albero dell'elica, non era supportato da un semplice tubo cilindrico, ma da una vera struttura scatolata, che inglobava l'albero stesso, spero si capisca, adesso lo devo piastrare.

Qui una foto dove si vede meglio l'effetto del primo fasciame:

Delux ma per il rivestimenti dei supporti eliche utilizzi un pezzo unico di plasticard?
Le piastre sembrano disegnate a matita...

no, quello che vedi è la base per dare la forma, sopra piastro con plasticard da 0,13

Ciao ragazzi,
ho finito di plastificare lo scafo ma arrivato a questo punto vorrei tornare indietro. Purtroppo solo ultimamente mi sono accorto dell'incredibile errore delle ordinate di prua. (non ci posso credere)
Confrontando la scala 1/250 Amati con un'altro modellino in scala 1/350 della Minicraft si nota l'abissale differenza (ho visto anche sul web).
Insomma vorrei ricominciare da zero congedando lo scafo Amati.
In contemporanea sto collezionando il Titanic di Hachette. Le ordinate anche qui sono uguali a quelle dell'Amati.
Da Hachette a parte la prua c'è qualcos'altro da correggere?
Qualcuno di voi ha i disegni in scala per correggere gli errori?
Volevo comprare anche il libro di Beveridge che mi consigliate in proposito? Sul libro ci sono le tavole?
Sono disperato non so cosa fare, ero arrivato a buon punto ma visto che ho investito tanto in questo progetto, volevo cercare di raggiungere una buona perfezione del modello.

Ciao, mi spiace che tu ti sia accorto tardi dell'errore madornale sui la sagoma delle ordinate di prua....del resto e' un problema di cui si è trattato e discusso fino allo sfinimento su questo forum...quindi ti consiglio di leggere quanto già detto e scritto al riguardo.
Riguardo al libro di Beveridge, in due volumi, te lo consiglio caldamente ( io ce l'ho ); sul libro ci sono delle tavole con le sagome corrette dello scafo, purtroppo non in scala utilizzabile direttamente dal libro, ma da usare come base per aumenti e riduzioni di scala...
Tra l'altro, a complicare le cose, le tavole sono riprodotte su due pagine, con la rilegatura di mezzo...
In ultima analisi ti consiglierei di comprare dei piani costruttivi su internet, di Hahn, Beveridge, Modellisti Bolognesi o qualunque altro.
Un consiglio: su internet c'è comunque di tutto, basta avere la pazienza di cercare...
Mi piace comunque la tua decisione di buttare via tutto e rifare lo scafo con la sagoma corretta, perché, a mio avviso, non è accettabile proseguire il montaggio con un errore così madornale....
Ciao.
Filippo

se ti interessa puoi andare sul mio topic li ho gia fatto le modifiche e messo il fasciame con le ordinate modificate.

Su queste foto, si vede un pò di stucco, è la prima volta che lo utilizzo in assoluto, serve da base per far poggiare le piastre delle alette:





Qui si vedono i boccaporti del carbone in ottone:

Ciao delux, lo scafo piastrato è stupendo!... nell ultima foto sembra di guardare quello di davies-garner in versione più piccola!
Ma che stucco hai utilizzato?
Utilizzi sempre la cianoacrilica per incollare l'ottone su plasticard?

Bellissimo...dovrei smettere di guardare il tuo lavoro perchè poi cerco di imitarlo ma alla fine non mi viene come dovrebbe... ehehehe
Complimenti davvero!!!
Ma sul mio nuovo scafo Hachette posso adattare le fotoincisione dell'Amati, in particolar modo i ponti laterali con oblò e finestre?
Le misure sono uguali?

Ciao DELUX,
stupendo lavoro, come al solito...guardare il tuo modello mi convince sempre di più a tentare anch'io ( più avanti, quando passerà la triste congiuntura economica attuale ) la piastratura dello scafo in plasticard...
Nel frattempo mi diverto a guardare il lavoro di tutti, su questo e su altri forum.
Buon proseguimento a tutti!
Filippo

smiuf81 ha scritto:Bellissimo...dovrei smettere di guardare il tuo lavoro perchè poi cerco di imitarlo ma alla fine non mi viene come dovrebbe... ehehehe
Complimenti davvero!!!
Ma sul mio nuovo scafo Hachette posso adattare le fotoincisione dell'Amati, in particolar modo i ponti laterali con oblò e finestre?
Le misure sono uguali?

si, credo che le puoi adattare, quelle hachette sono divise in 3 parti, quelle amati in 2, ma sembrano uguali.

lorenzo r.m.s. ha scritto:Ciao delux, lo scafo piastrato è stupendo!... nell ultima foto sembra di guardare quello di davies-garner in versione più piccola!
Ma che stucco hai utilizzato?
Utilizzi sempre la cianoacrilica per incollare l'ottone su plasticard?

Stucco Tamiya, sempre colla cianoacrilica.

delux una domanda per mettere tutte le piastre quindi hai usato colla cianoacrilica? dove si compra?? io ho provato con quella della humbrol per plastica ma siccome il plasticard e sottile e tipo che lo fonde....?

ENEA78 ha scritto:delux una domanda per mettere tutte le piastre quindi hai usato colla cianoacrilica? dove si compra?? io ho provato con quella della humbrol per plastica ma siccome il plasticard e sottile e tipo che lo fonde....?

si compra nei negozi di modellismo.
L'ho detto tante volte, io uso quella a 10 secondi di essiccazione, della Mantua, boccetta verde.

e non lo avro' letto. ma questa che dici tu non fonde la plastica? non la deforma?

ENEA78 ha scritto:e non lo avro' letto. ma questa che dici tu non fonde la plastica? non la deforma?

Scusa, ma sulle foto che ho potato fino adesso, hai visto qualche piastra fusa o deformata???
Vai tranquillo!!!!

io pero' ricordoche tempo fa tu parlavi del fatto che bisognava metterne pochissima perche il plasticard essendo sottile tendeva a fondersi.forse ricordo male

No, avevo detto che bisogna spalmarla bene perchè altrimenti si potevano vedere le forme della goccia della colla sotto la plasticard, soprattutto su quella da 0,13 mm

a ok allora avevo ricordato male! questa cosa mi e venuta in mente perche al momento sto costruendo a casa una cosa col plasticard e la colla humbrol a tubetto fonde un po la plasticard.

Ciao DELUX,
ieri sono andato a farmi stampare i tuoi disegni Autocad in scala 1:250. Intanto li tengo pronti...
Una domanda, che credo interessi moltissimi "ammiratori" ( e spero prossimamente emuli ) del tuo lavoro, è la questione del come riportare i segni delle file delle piastre del secondo fasciame sullo scafo in legno; come hai fatto ad ottenere delle linee così dritte ed armoniche, partendo da disegni in pianta e prospetto a due dimensioni, riportandoli su una superficie con doppia curvatura come lo scafo della nave?
Potresti spiegare un po' meglio il procedimento? Mi rendo conto che non puoi allegare delle foto, visto che il lavoro è già completato, ma forse una spiegazione dettagliata potrebbe aiutare molto...
Infatti, non mi spaventa tanto il lavoro di taglio ed incollaggio delle piastre ( che pure non deve essere semplice ), quanto il tracciamento delle stesse sullo scafo...
Spero che vorrai aiutarci con spiegazioni dettagliate.
Ciao e grazie in anticipo.
Filippo

Per la parte centrale, ho seguito la curvatura delle murate in ottone precedentemente incollate, ovviamente col le piastre mi sono poggiato su di loro, finita la prima striscia, ho fatto uno spessore alto quanto la distanza tra una striscia e l'altra del secondo fasciame e trascinandolo con una matita a contatto sulla parte inferiore di questo spessore,e poggiando questo sulla striscia già incollata, ho ottenuto le altre linee a matita, dove poi cominciava la seguente striscia del secondo fasciame. per la poppa, come si vede anche dalle foto ho fatto tutto a mano, sono bravo nel disegno, ovviamente alcuni dei punti li ho presi con delle misure, come sul dritto di prora e poppa, quindi ho alternato misure a disegno a mano.
Riconosco che ci vuole una certa manualità ed occhio, ma niente di difficile, solo laborioso.

non ho capito molto bene ma a quanto mi pare di capire hai creato una lunga striscia in plasicard e man mano la scendevi sempre piu' tracciando come una sorta di riga flessibile tutte le varie lineee orizzontali da poppa a prua tenendo come riferimento quelle in ottone e successivamente su ogni linea orrizzontale hai tracciato le linee verticali per ogni singola piastra?? ma tu poi hai ritagliato ogni singola piastra dal disegno e la hai riportata sul plasticard e le hai tagliate? e se e' cosi pero' con la curvatura dello scafo il disegno in 2 d risultava piu corto di come sarebbe messo sullo scafo (parlo della lunghezza di ogni piastra e soprattutto quelle di poppa e prua perche nella parte centrale essendo piatto lo scafo non ci saranno difficolta') qui ci sarai andato ad occhio tenendo come riferimento oblo' e cose varie?? certo e 'molto difficile da spiegare.. ma la domanda di biancosqualo e' anche quello che mi pongo io da tempo.


ps che intendi "che per la parte centrale hai seguito la curvatura delle murate in ottone" se le murate in ottone centrali sono senza curva? mi dispiace che ti stressiamo tutti ma sei l'unico ad aver fatto un lavoro che vale la pena tentare di imitare.

Grazie della spiegazione, molto chiara.
Una domanda: il parallelismo tra le fasce e l'altezza delle fasce stesse si matengono costanti lungo tutto lo scafo, comprese le zone di prua e di poppa, o c'è qualche rastremazione? In altre parole, lo spessore alto quanto la fascia che fai scorrere, lo fai scorrere da prua a poppa, senza allargamenti o restringimenti nell'altezza della fascia che ne consegue?

PER ENEA:

La curvatura delle murate in ottone, c'è, in senso longitudinale,se guardi la nave di fianco, le sovrastrutture hanno una curvatura leggera, la parte al centro della nave, è più bassa rispetto alla parte della plancia e alla parte dell'iltimo fumaiolo per capirci.
Per quanto riguarda le piastre, hai ragione, per quelle centrali la misura è quella dei disegni, per quelle di prua e poppa il disegno in 2d non va più bene, o vanno adattate prendendo dei riferimenti già esistenti, o bisogna tracciare tutte quelle righe verticali che sono le costole, ma per spiegare come sono fatte, ci vuole una videoconferenza.

PER FILIPPO:
Anche questa è una domanda importante, alcune strisce del doppio fasciame vanno ad affusolarsi arrivando a poppa e prua, alcune no, anche lo spazio tra le strisce, che rappresenta il primo fasciame, in alcuni casi va a stringersi e in alcuni casi no, questo lo si evince dai disegni, basta misurare.
Ricordate che il nostro scafo è più alto di circa 8mm, quindi rispetto al disegno che è pari al reale, dovete ingrossare un pò tutto in senso verticale, per recuperare quegli 8 mm. Qualche decimo a striscia, sia del primo che del secondo fasciame.
Vi conviene disegarlo tutto, così capite meglio di che cosa sto parlando.

io credo che un errore statistico nell incollare e nel ritagliare ogni piastra cmq si andra a creare a priori quindi dob considerare che questi 8 millimentri secondo me in ogni caso si recuperano in corso d'opera in un modo o nell altro. cmq grazie delux.

ps. sono sempre piu convinto del fatto pero che se non abbiamo le murate in ottone da poppa a prua ci vengono a mancare quei pochi riferimenti che delux ha avuto....