Le Fleuron - scala 1/24

Il lavoro comincia a farsi interessante.
Se guardo quel Listello di Parquet a terra e lo metto a confronto con il Modello (e parliamo solo del Dritto),mi rendo conto di quanto possa venire Grande sto Bestione!!!

Ciao Rocco

Ciao Rocco,
per le prossime foto affianchero' al modello delle squadre millimetrate da carpentiere in modo da avere un idea delle dimensioni effettive del modello.

Luca







Questa invece e' la controruota. Manca ancora di un intaglio da fare e va rifinito con cartavetrata fine. La foto comunque e' di qualche giorno fa. Ora e' all'incollaggio sulla ruota.

bestiale, Luca, bestiale....

Grazie Franco!!!

Ciao
Luca

Ciao a tutti,
a proposito della materia prima....... non ne avevo mai parlato qui in questo cantiere.
Vi posto un piccolo articolo.

Luca


Altri nomi commerciali –
Tedesco Birnbaum; Holzbirne
Inglese Pear
Nome botanico Pyrus communis L.
Abbreviazione PE (ÖNORM: BB 1), EN: – 2))

I peri hanno spesso una chioma di forma piramidale e raramente superano i 15 m di altezza. La corteccia grigio-nera si fende precocemente in senso longitudinale e trasversale. Le foglie sono ovate, finemente seghettate e di colore verde scuro lucente. Il frutto del pero selvatico acido e aspro, ha la stessa forma delle varietà coltivate, ma dimensioni più piccole.

Informazioni storico-culturali

Il legno del pero selvatico, denso, duro, dalla venatura fine ed uniformemente marezzato viene utilizzato dal Medio Evo da intagliatori e scultori per la produzione di stampi impiegati in pasticceria e matrici per la decorazione delle stoffe. Fino al XX secolo erano ampiamente in uso anche le matrici per i caratteri da stampa. Negli anni 70 sono scomparse dai tavoli dei disegnatori righe e squadre in legno di pero. Solamente nella fabbricazione di mobili il legno di pero, brunorosso ed omogeneo, annovera ancora qualche estimatore. Dall’età del bronzo l’uomo ha coltivato più di 1500 varietà di pere commestibili. Theodor Fontane compose un’opera letteraria al benevolo Signore di Ribbek e al suo pero.
Informazioni generiche

Il pero selvatico predilige i margini del bosco e porta spine sui rametti. A differenza delle varietà coltivate, genericamente raggruppate nella denominazione Pyrus communis var. sativa, i frutti non sono commestibili. Il passaggio tra la forma selvatica e quella coltivata è rappresentato dal pero da sidro, il quale produce frutti con cui si ottiene del succo. I tronchi belli e valorizzabili dal punto di vista commerciale hanno lunghezze prive di rami fino a 6 m, non sempre hanno forma cilindrica e spesso hanno fusti costolati e fibratura spiralata. Come gli altri alberi da frutto, anche il pero non vive molto, superando raramente i 100 anni.
Caratteristiche del legno

I limiti degli anelli annuali sono generalmente evidenziati da fasce sottili di legno tardivo non chiaramente definite. Per quanto riguarda la lavorazione, il colore naturale chiaro del pero viene alterato dalla vaporizzazione in una tonalità brunorossa. Nel legno delle vecchie piante si forma non di rado un durame brunovioletto. Sulle superfici di testa si trovano spesso macchie midollari orientate tangenzialmente, ben visibili in sezione tangenziale.
Proprietà

Il legno di pero è molto denso (massa volumica secca 700 kg/m³). In letteratura si trovano valori relativi al ritiro molto diversi tra loro, di 6,1 – 9,1 % in direzione tangenziale e 3,1 – 4,6 % in direzione radiale. Generalmente viene definito come un legno dal ritiro medio, per quanto concerne i valori di umidità di impiego, come peraltro emerge dai valori relativi al rigonfiamento. Si lavora con facilità ed in modo pulito e, grazie alla struttura uniforme, è particolarmente adatto alla fresatura, alla tornitura e all’intaglio. Il comportamento durante l’essiccazione è soddisfacente, tuttavia si incurva in modo marcato anche negli impiallacci. Il legno di pero si colora e si lucida bene. Non è durevole (classe 5) e mediamente impregnabile.
Impieghi

Viene impiegato sotto forma di impiallacciature per interni e mobili. Nella fabbricazione degli strumenti musicali è, insieme all’acero, il legno maggiormente impiegato nei flauti dolci. Serve da legno per l’intaglio, le sculture, gli strumenti del disegnatore e la tornitura. Poiché sul mercato degli impiallacci a volte non è disponibile una sufficiente quantità di pero, si utilizza come surrogato il ciavardello.
Legni simili

melo, ciavardello

I peri hanno spesso una chioma di forma piramidale e raramente superano i 15 m di altezza. La corteccia grigio-nera si fende precocemente in senso longitudinale e trasversale. Le foglie sono ovate, finemente seghettate e di colore verde scuro lucente. Il frutto del pero selvatico acido e aspro, ha la stessa forma delle varietà coltivate, ma dimensioni più piccole.

Ciao,
la ruota e la controruota sono al posto.
A completamento manca la battura sul calcagnolo e la ruota piu' un altro pezzo di riempimento sulla ruota.

Luca

Ciao a tutti.
L'ultimo pezzo di riempimento della ruota e' in sede.
La carpenteria assiale del bastimento e' completa. Come vi dicevo ieri all'appello manca la battura su calcagnolo e ruota che comincero' a realizzare la settimana prossima assieme ai quinti.
Vi posto qualche immagine.
Luca

Mezza tavola di quinti.

Ciao alla prossima.
Luca

il legno che stai usando per questaltro modello mi sembra piu scarso di qualita o sbaglio
le venature e imperfezioni sono molto piu vistose

Ciao Luigi,
il pero che sto utilizzando per questo modello e' esattamente della stessa partita di quello in scala 1/48. Con una differenza.
La quantita' di pero da me acquistata e' notevole. L'acquisto e' stato di 1/2 metro cubo di pero in panconi. Come saprai, quando acquisti i panconi, puo' capitarti un pezzo in piena vena. Ed e' quello che ho utilizzato io per la carpenteria assiale. I panconi perfettamente omogenei li utilizzero' per i quinti.
Nessun ebanista o falegname ti vende 1/2 metro cubo di legno in tavolette da poterti scegliere a meno di doverli pagare una cifra inaccetabile.
In ogni caso la qualita' e' identica. Peraltro quelle diversita' di tonalita' e di venature non mi dispiacciono e nella realta non mi portano il modello fuori scala. Per realta' intendo guardando il modello nella sua complessita' e non pezzo pezzo come le foto costringono a fare.
Ciao
Luca

Bello Luca,
veramente bello bello bello!!!
Lo sai che non mi spertico in elogi sui forum, ma quando ci va ci vuole!
Per rispondere a Caracciolo, il fatto della venatura, oltre a tutto quello che ti ha detto giustamente Luca, qui nella scala 1:24 appare più grande in quanto anche i pezzo son più grandi.
Quando realizzi pezzi grandi la metà, anche di venatura ne compare meno sul pezzo e la si nota poco.
Ciao a tutti, Carlo.-

Ciao Carlo,
aspettavo con ansia il tuo post perche mi interessa moltissimo il tuo parere.
Mi fa piacere che ti piace. Mi carica lo sai!!
Adesso tocca ai quinti. Hai visto le foto, un bell'impegno. Speriamo bene....
senza condiderare la battura sulla ruota che mi preoccupa un po'.

Luca

Luca, solamente una domanda.
La battura sulla ruota ha la stessa distanza su tutto il suo sviluppo?
Mi spiego, se misuri dalla parte esterna della ruota al centro della battura, questa misura è costante?
Se si è semplice!
Carlo.-

Bella domanda Carlo.
Dovrebbe essere cosi'. Ti dico dovrebbe perche devo ancora studiarmi il disegno per realizzarla. Ma se fosse costante, come procedere?? Mi dai qualche dritta??
Possibilmente con l'utilizzo della fresa che mi darebbe un taglio piu' preciso.

Grazie
Luca

ok non e che voleva esser un a critica anchio avrei fatto lo stesso
e solo che nel precedente mod sembrava perfettissimo

Ciao Luigi,
ma certo che ho capito che era una tua constatazione, figurati
E sempre un piacere per me ricevere opinioni positive,negative o considerazioni di qualunque genere. Altrimente non avrebbe senso il forum. I complimenti fanno piacere ma se ci fossero solo quelli sarebbe monotono e tutto troppo scontato.



Luca

Scusa Luca, ma rientro solamente adesso.
Leggo il tuo post, dove domandi:
Ma se fosse costante, come procedere??
Bene, se fosse costante potresti usare la fresa, in questa maniera:
Innanzitutto dovresti procurarti una sagoma in legno con un lato ben convesso, la qual sagoma la applicheresti sul piano della fresa e poi sul punto di massima curvatura ci faresti scorrere la ruota di prua.
Non so se mi sono capito, comunque ti allego uno schizzetto fatto alla volè, e se vuoi, domani alla solita ora sono su MSN, oppure ci sentiamo al telefono.



Ciao Carlo il Tarlo.-

Ottima idea!!!!!!!!
Stasera faccio un po' di prove su pezzi di scarto.

Grazie Carlo.

Luca

Ciao Luca,non mi intendo tanto di questo tipo di costruzione,ma guardando le foto sono rimasto meravigliato della precisione delle fresature,incastri ,palelle ecc.Veramente un ottimo lavoro,manca soltanto un qualcosa che ci permetta di valutarne le dimensioni,che così a occhio sembrerebbro notevoli.Complimenti sinceri Luca.Ciao Remo

Ciao Remo,
sono onorato per quello che mi scrivi.
Relativamente alle foto d'insieme della costruzione che permette una visuale completa del lavoro, hai perfettamente ragione. Manca.
In questi giorni provvedero' di conseguenza.

Grazie ancora Remo.

Luca

Non c'è nulla da ringraziare Luca,a mio avviso certe cose vanno dette.Aspetto il nuovo aggiornamento.Ciao Remo