fregata corazzata regina Maria Pia

Ciao a tutti, finito il cat boat, stò raccogliendo documentazione per il prossimo modello, che, salvo ripensamenti, sarà la pirofregata corazzata Regina Maria Pia, già JP ha fatto un ottimo lavoro qualche anno fa, il mio rappresenterà la nave nel suo aspetto originale, come per l'Italia, non avendo le linee d'acqua, seguirò la stessa strada, semiscafo in legno pieno, dal quale ricaverò le ordinate, poi come al mio solito, semiscafi e alla via cosi, a risentirci.

Dovrebbe essere questa, ma aveva due gemelle, San Martino e Castel Fidardo, quindi non sono sicuro quale delle tre mostra.

Evvai che si riparte con l'ottone CLaudio!!!!

Ciao Umberto, ciao Giulia, ciao a tutti, ebbene si', si ricomincia, come sempre qualche dato sul modello.








le due tavole sono tratte dal volume "Le navi di linea Italiane" volume 1° (1861-1875) di F.Gay, edito dall'Ufficio Storico della Marina Militare, in pratica quasi tutto quello che ho.

Ciao a tutti, con mooolta calma ho cominciato a impostare lo scafo, non avendo piano di costruzione, mi sono regolato come per lItalia, mezzo scafo in scala ridotta, dal quale ho ricavato le ordinate e poi sono partito, solite foto.









come al mio solito, non faccio niente che non sia indispensabile, quindi il tutto appare abbastanza raffazzonato.

Non mi sembra che te la sia presa con calma, tutto lo studio e il lavoro manuale pre modellare il semiscafo non mi sembra roba da poco tempo. Sono molto incuriosito da questa tecnica e ti confesso che non ne so molto. Che legno usi per modellare lo scafo? Perchè, dopo che hai disegnato le semiordinate costruisci i due semiscafi invece di ottenere specularmente le ordinate intere, e quindi procedere in modo più tradizionale?

Ciao Giulio, fino a qualche anno fa ero molto più veloce, nel tempo passato tra la ricerca della documentazione e oggi, avrei già fasciato e, forse, lisciato lo scafo, riguardo i due semiscafi, sono anni che costruisco i miei modelli in questo modo, il vantaggio, secondo me, è l'impossibilità di svergolamento e/o, di inarcamento di tutta la struttura, riguardo i legni usati, per le ordinate quello che mi capita a tiro (ho usato perfino del truciolato!!!) per il fasciame quasi esclusivamente tiglio, in quanto lo trovo ottimo, è decisamente morbido, molto elastico, regge benissimo l'incollaggio con il vinavil e raramente si spacca durante l'inchiodatura, inoltre è relativamente economico, per le parti che richiedono un legno più nobile, faccio largo uso di pero.

Ciao Claudio,
è uno spettacolo. C'è solo da imparare.
Un saluto,

Concordo per il tiglio, è lavorabile e non presenta venature fastidiose nel tagliarlo e lisciarlo. Per la parte nobile forse dipende anche dal modello: un Riva va fatto in mogano, per un veliero un legno più chiaro per il ponte e uno più scuro tipo noce per il fasciame. Se poi realizzi modelli verniciati immagino che la scelta si riferisca ad altri particolari. Non ho mai usato il pero che so che si usa molto nel modellismo d'arsenale forse per la sua omogeneità. Ma dove lo trovi?
So che questi pazzi dell'arsenale partono in pratica dal tronco d'albero e lo affettano, lo piallano con macchinari che anche a saperli usare non saprei dove mettere
Comunque la mia domanda era relativa al legno usato per il semiscafo pieno che hai modellato e poi affettato per ricavare le ordinate. Personalmente impiego delle ore per modellare solo i blocchetti di prua...
PS:
il truciolato nooooooo non lo userò mai nel modellismo. Lo usavo solo quando mi autocostruivo delle casse acustiche Hi Fi (all'epoca così si chiamavano), e non perchè costasse meno, ma perchè non produceva risonanze ed era molto pesante, qualità adatte allo scopo. E nonostante questo l'ho sempre odiato!

Ciao Giulio, per il mezzo modello piccolo ho usato dei filarotti 20x40x 2200 mm comprati in un fai da te, in etichetta indicato come samba, è un legno giallastro molto più tenero del tiglio, se ne potrebbero ricavare anche listelli per fasciame, ma rispetto al tiglio tende a spezzarsi più facilmente, riguardo il pero è sicuramente un 'essenza ottima, duro, compatto, elastico e con venatura quasi inesistente, paragonabile al bosso (quest'ultimo molto difficile da trovare, perlomeno in pezzi di misura discreta ) inoltre accetta benissimo il mordente, è vero, io ho dovuto comprare, un po di anni fa, un tavolone 60x 200x 2000 mm, in falegnameria, c'è da tenere presente, inoltre, che da almeno trent'anni costruisco quasi esclusivamente navi moderne, quindi con scarsa presenza di legno naturale, questo ridimensiona molto il numero di essenze che adopero.

Ciao a tutti, in attesa che arrivino i listelli ordinati, mi porto avanti con altri particolari, parto con i cannoni, ho una valanga di mezze canne avanzate chissà da quando, la misura non è giusta, quindi le ho ripassate e ricalibrate inserendo un tubicino d'ottone, questo il risultato, come si vede la parte posteriore è di legno, tanto non si vedrà più niente, dato il forte spessore della murata, all'esterno uscirà solo una piccola porzione di canna  (come ho già detto, non faccio mai nulla che non sia necessario) alla prossima.

ciao a tutti, dopo i cannoni inizio con la torre comando corazzata, dalle foto si vede bene la procedura.

Io sono incantata da questi lavori con l'ottone. E' un piacere seguire i tuoi cantieri.

Claudio,
pregevole lavoro,
non ci crederai ma quello che più ha attirato la mia attenzione sono stati i due pezzi di flessometro appuntati tra loro a 90° ...

Ciao a tutti, accantonata momentaneamente la torre comando, sono passato al fumaiolo, purtroppo ho dovuto adoperare, in parte, l'alluminio per mancanza di materia prima, questo il risultato.

Questo particolare è già da solo un bel modellino.

Ciao a tutti, dopo il fumaiolo, riprendo la torre comando, avanzamento lavori.









il pagliolato non è certamente correttissimo, ma, data la scala, mi accontento, ci sarà senz'altro qualcuno che riesce a farlo con i fori quadri, ma questo non sono io!!!!!

Io c'ho provato, con la punta spezzata di una limetta quadrata e martello, ci si riesce, ma è un lavoraccio.

si, l'unica è usare una lima quadra a coda di topo però … non a prenderla a martellate!
Occorre segarla per una lunghezza di quanto basta per poter inserire una parte in un manico e far coincidere la base del manico stesso nella sezione che corrisponde alle dimensioni del foro che vogliamo "quadrettare" in modo da usarlo come battuta per fare i fori tutti della stessa dimensione.
Il problema però è un altro, essendo un paiolato con tantissimi fori vicini uno all'altro, facendo questo lavoro a mano, è molto facile sbagliare il parallelismo, ne basterebbe uno solo storto che si noterebbe subito.

Concludendo: meglio lasciarli tondi come ha deciso di fare Claudio!

Ecco.

Ciao a tutti, visto che i listelli non arrivano, continuo con i particolari, è il turno delle maniche a vento

Ma sono tondini pieni Claudio?