La passera dalmata del matrimonio.

Quando i miei genitori si conobbero, mio padre acquistò da un profugo dalmato che l'aveva costruita per fuggire dall'isola di Lussino in Dalmazia, una passera dalmata di 9 metri. Mio padre poi ci fece la tuga e la alberò con un albero altissimo controbilanciandolo con una importante deriva. La tenemmo fino a quando avevo circa 6 anni, poi la vendette ad un dottore, ma me la ricordo ancora.

Quando i miei si sposarono, gli amici di barca, fecero loro per regalo di matrimonio una riproduzione scherzosa della Mariuccia, nome della barca che poi è il nome di mia madre.

Ora che sto vendendo l'appartamento di mia mamma visto che l'ho fatta venire a stare da me, a casa sua ho ritrovato questo modellino che per la bellezza di 61 anni stava sopra un armadio.







Neanche descrivere le condizioni, una volta era anche illuminato, ma costruito con materiale riciclato e per giunta anche grossolanamente.

Però lo scafo di questo modellino fin da piccola, mi è sempre piaciuto, ha qualcosa di vivo, ed allora ho deciso che è giunta l'ora di porvi rimedio.

Due caratteristiche di questo modellino che lascerò inalterate sono lo scafo, che è stato ricavato da un unico blocco di legno durissimo, presumo si tratti di Douglas, e le vele in lamierino di acciaio inox, ma il resto ho deciso di modificarlo e farlo realmente come era la "Mariuccia".

Quindi ho iniziato a disarmarla completamente.



...ed a scavare il gavone e il pozzetto per poi fare cabina e tuga. Durissimo veramente duro,

Thoula non è interessata molto al mio lavoro, però mi fa comunque compagnia.






Intavolato il ponte con legno tanganica, e iniziato il gavone.

Nella preparazione della tuga e della cabina, ho iniziato a passare i fili per l'illuminazione, solo con dei led più moderni dei pisellini di 60 anni fa, e inserito uno a poppa prima di montare i pulpiti.

Ricordi e ... tanto amore! 


Giorgio45

Sì Giorgio, veramente cari ricordi, e vedere l'entusiasmo di mia mamma mentre la sto rimettendo a posto, non ha prezzo.

E' un giocattolino, però è molto importante per me, perché mi ha fatta riprendere in mano il modellismo, che per vicissitudini, dolori e traslochi, avevo completamente tralasciato.

Ora ho montato gli oblò come erano realmente sulla nostra barca:

Giulia,
carina assai questa Mariuccia!
Sicuramente tra le tue mani rinascerà a nuova vita,
immagino tua madre, gli scorreranno davanti agli occhi sessant'anni in trenta secondi!
Buon prosieguo.

Ma quanti modellini di passere hai in casa? Diverso tempo fa una tela ho data io. una era da tua mamma ed ora ne stai restaurando un'altra oppure è sempre la seconda?

IGianni Giordano ha scritto:Ma quanti modellini di passere hai in casa?  Diverso tempo fa una tela ho data io. una era da tua mamma ed ora ne stai restaurando un'altra oppure è sempre la seconda?

Giulia ha detto chiaramente che è quella di sua madre e ora la sta' restaurando. quindi sono solo 2.

IGianni Giordano ha scritto:Ma quanti modellini di passere hai in casa?  Diverso tempo fa una tela ho data io. una era da tua mamma ed ora ne stai restaurando un'altra oppure è sempre la seconda?

Si Gianni, la tua è sempre sulla mensola del mio studiolo in bella mostra, questa era un regalo di matrimonio di mia madre e mio padre, l'ho presa a casa di mia mamma, ora le faccio un restyling e poi la terrò in salotto.

Giulia,
come procede con il restauro?
E' fermo?

Si purtroppo è fermo, da un po', ma mi sono ripromessa di ricominciare a breve, almeno nei ritagli di tempo, fra tutte le cose che devo fare ogni giorno, devo trovare le mezze ore libere per riprendere.

Giulia,
è vero, il tempo non basta mai ... magari tra le feste di fine anno ...